Il paziente colpito da ictus, incontro-dibattito all’Azienda ‘Moscati’

L’importanza di un’adeguata gestione dei processi diagnostici e terapeutici al centro di un convegno in programma alle ore 8,30, nell’aula multimediale dell’Azienda Ospedaliera di Avellino. L’evento si aprirà con i saluti del manager dell’Azienda “Moscati”, Renato Pizzuti, del Direttore Sanitario, Rosario Lanzetta, e del Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Avellino, Francesco Sellitto

L'area dell'Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’Azienda Ospedaliera “Moscati”

Il paziente colpito da ictus è il tema dell’incontro-dibattito in programma domani, sabato, all’Azienda ‘Moscati’. Sarà l’occasione per «illustrare le ultime evidenze scientifiche sullo stroke cardioembolico, con un focus sulla prevenzione e sulle modalità di trattamento», si legge in una nota diffusa dall’Azienda di contrada Amoretta. L’appuntamento avrà inizio alle ore 8,30, nell’aula multimediale dell’Azienda Ospedaliera di Avellino (Plesso ospedaliero, primo piano, settore B, sala attigua all’aula magna). Interverranno come responsabili scientifici il Direttore del Dipartimento Cardiovascolare, Emilio Di Lorenzo, e il Dirigente medico dell’Unità Operativa di Cardiologia e Utic, Vittorio Ambrosini.  L’evento si aprirà con i saluti del manager dell’Azienda “Moscati”, Renato Pizzuti, del Direttore Sanitario, Rosario Lanzetta, e del Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Avellino, Francesco Sellitto. A entrare nel merito dell’argomento saranno esperti di diverse discipline, dalla cardiologia alla neurologia, alla farmacologia, alla chirurgia.

Il Presidente dell’Ordine dei Medici di Avellino, il dr. Franco Sellitto

«È fondamentale una presa in carico multidisciplinare del paziente con ictus», spiega Ambrosini. «La causa di questa patologia, infatti, è spesso riconducibile a problemi non direttamente cardiaci ma, per esempio, di tipo neurologico. Se si considera che il 25-30% della popolazione mondiale presenta un forame ovale pervio, ovvero un’anomalia cardiaca in cui l’atrio destro comunica con il sinistro, si comprende quale importanza rivesta un’attenta valutazione delle caratteristiche cliniche del paziente e dell’anatomia del forame per guidare nella scelta terapeutica personalizzata». L’ictus rappresenta la terza causa di morte al mondo, dopo le malattie cardiovascolari e i tumori, e la prima causa di disabilità: «Su circa 1 milione di persone, in Italia, sopravvissute all’evento acuto – sottolinea Di Lorenzo -, il 30% è costretto a una qualità di vita gravemente compromessa e che incide, anche economicamente, sulle famiglie e sulla comunità. Un’adeguata gestione dei processi diagnostici e terapeutici può risultare fondamentale per ridurre i rischi nell’immediato e nel futuro».


LEGGI ANCHE: 

Ospedale Landolfi, il Moscati apre i cantieri

Moscati, Cesare Gridelli oncologo top al mondo per Expertscape

 

 

ARTICOLI CORRELATI