Case a 1 euro a Bisaccia, americani pronti ad acquistare. “Attivare i servizi di intermediazione”

“Se l’Italia, e quindi il Comune di Bisaccia rendesse più facile l’acquisto e la manutenzione di una casa, molti stranieri sarebbero interessati ad acquistare lì una casa per le vacanze”. Così Gayle Lapenna, una californiana di Laguna Woods che 5 anni fa ha acquistato una casa a Bisaccia insieme a suo marito, originario del comune altirpino, per mantenere un contatto con le sue origini e assecondare il sogno di una casa in Italia, vicina alla costiera amalfitana e alle isole di Ischia e Capri.

Con la pubblicazione del bando del Comune sulla vendita del patrimonio immobiliare del centro storico ad 1 euro, Gayle ha subito manifestato la disponibilità a pubblicizzare l’iniziativa in California, magari fra amici e connazionali, per stimolare l’interesse al mercato immobiliare altirpino oltre Oceano. “Adoriamo questo posto e ci piacerebbe vederlo prosperare. Le persone sono tanto gentili e amichevoli, la città è bellissima e ha molto da offrire ai turisti; senza contare che la posizione è centrale rispetto a molti luoghi da visitare” commenta Gayle. “Ma in questi anni abbiamo incontrato molte difficoltà per mantenere la nostra proprietà: le utenze come elettricità, gas e acqua non dispongono di pagamenti online né con bonifico bancario diretto né con carta di addebito, e a questo si aggiungono le tasse comunali. Se ci fosse stata un’agenzia che si sarebbe occupata del disbrigo di tutte queste faccende, noi avremmo avuto meno problemi” continua.

“Credo che molti americani e altri stranieri vorrebbero acquistare casa se i prezzi di vendita fossero più ragionevoli, e il prezzo di 1 euro incoraggia senza dubbio molte persone a farsi avanti. In questo modo la crescita economica sarebbe assicurata, e sarebbe addirittura più veloce se si riuscissero ad ottenere le autorizzazioni per aprire le imprese nel minor tempo possibile. Penso alle aziende impegnate nella ristrutturazione immobiliare, sul modello americano, e contraenti che possono gestire con grande flessibilità i loro interessi anche da lontano”.

Gayle ha acquistato la sua casa bisaccese nel 2014. “Ci sono voluti circa un anno di lavoro e il supporto di un avvocato in Italia e uno negli Stati Uniti. L’acquisto del nostro appartamento è stato inferiore a 50mila euro, ma è stato ristrutturato e completamente arredato. Le utenze erano ancora attive e dovevano solo essere trasferite a nostro nome. In un anno e mezzo siamo riusciti a completare tutto, ma siamo stati costretti a delegare una persona per curare i nostri interessi: pagare le tasse al Comune, risolvere una vecchia questione sulla proprietà che era suddivisa in due unità abitative, garantire la pulizia e la manutenzione della casa soprattutto nei mesi invernali, raccogliere la posta. Per noi è una vera sfida mantenere una proprietà a Bisaccia, ma adoriamo questo posto e continueremo a farlo di buon grado. Siamo pronti ad incoraggiare altre persone da ogni angolo del mondo a seguire il nostro esempio, così come auspichiamo che possa nascere un’agenzia che sostenga gli acquirenti e li accompagni in tutto l’iter della trattativa, della ristrutturazione e della gestione” puntualizza Gayle.

Nessuna lamentela dunque, ma spunti per migliorare la strategia di marketing e “promuovere la crescita e la prosperità. Sarebbe opportuno affiancare tre tipi di aziende: studi legali specializzati in materia, muniti di professionisti che abbiano dimestichezza con l’inglese, un’agenzia impegnata nella gestione della proprietà in grado di aiutare a realizzare l’approvvigionamento delle cose necessarie per vivere nella proprietà, e infine, una società di gestione che aiuta i proprietari mantenere l’appartamento, come pagare le bollette e rivolgersi ad imprese edili per riparazioni e modifiche. Sentiamo fortemente che Bisaccia ha delle potenzialità e può diventare un posto da visitare e in cui le persone vogliono vivere”. Infine i trasporti: “E’ necessario potenziare i collegamenti da Napoli nelle aree interne, altrimenti tutti gli sforzi rischiano di essere vanificati; che sia un pullman o un taxi, è indispensabile che i piccoli paesi possano avere mezzi di trasporto efficienti” conclude.

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