Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, reparti

Ospedale Moscati e San Pio, Ferrante e Pizzuti ridisegnano la Macroarea irpino sannita. Al vertice dei due ospedali arrivano due profondi conoscitori delle due realtà. Mario Ferrante è stato commissario dell’Asl Avellino fino al 2016, dopo essere stato Direttore sanitario ai tempi del manager Sergio Florio e ha maturato un’esperienza ospedaliera a Caserta. Pizzuti ha diretto l’Ospedale di Benevento fino ad oggi, apprestandosi ora a guardare alla realtà della macroarea irpino-sannita dal versante opposto. La scelta dei due manager è legata a doppio filo, visto che Mario Ferrante e Renato Pizzuti (il primo ha rilevato il secondo a Benevento, sostituendo il non confermato Angelo Percopo) avranno modo di scambiarsi opinioni e impressioni nella collaborazione istituzionale che la Regione Campania gli chiede di stabilire rapidamente.

Vincenzo De Luca durante la conferenza stampa convocata per illustrare i contenuti del Piano di Edilizia Sanitaria in Campania

TERNE DIRETTIVE RINNOVATE NEI DUE OSPEDALI. Leggendo le nomine del Governatore sotto questa luce, non stupisce che cambino anche i Direttori Sanitari e Amministrativi. Ad Avellino i giochi sono fatti, anche se si dovranno attendere i primi giorni della prossima settimana per gli annunci ufficiali. Il Direttore Sanitario al Moscati sarà un ex manager vicario dell’allora Rummo di Benevento, Rosario Lanzetta.

Germano Perito, Direttore Amministrativo dell’Azienda San Giuseppe Moscati (in pectore)

Con lui arriverà da Salerno il Direttore Amministrativo, Germano Perito, ex collaboratore nella Direzione Amministrativa dell’Asl di Salerno, proviene dall’Azienda Ospedaliera Della Colli di Napoli, dove ha concluso un mandato triennale, assunto nel 2016 in arrivo dall’Istituto Tumori Pascale di Napoli, che ha un collegamento con il Crom di Mercogliano, come è noto. Perito ha un passato nell’Arsan ed una esperienza approfondita della Sanità campana sotto il profilo economico e finanziario. Il respiro dell’operazione progettata da Vincenzo De Luca ad Avellino appare più ampio di quanto preventivabile alla vigilia e denotano le mosse di un commissario straordinario di governo che è consapevole di essere ad un passo dal riprendersi i poteri ordinari. Proprio pochi giorni fa, nel presentare il pano di edilizia sanitaria in Campania, Vincenzo De Luca ha fornito le cifre degli investimenti mirati ad elevare il Landolfi al livello del Moscati sul piano funzionale e tecnologico.

NUOVA LINEA PER L’OSPEDALE MOSCATI E PER L’AZIENDA SAN PIO. Questi nomi confermano la linea di cambiamento strategico nella Macroarea irpino sannita, pur nella continuità dei manager, che vengono riposizionati. Sia Ferrante (proveniente dall’ospedale di Caserta) che Pizzuti (fino a domenica in forza a Benevento) detengono la piena fiducia del Presidente della Giunta Regionale della Campania, che li chiama a scrivere una pagina nuova. Sono le politiche dei due ospedali che vanno cambiate nel segno di una nuova complementarietà imposta dal Ministero della Salute.

San Pio (ex Rummo). La sede dell’Azienda Ospedaliera di Benevento
Renato Pizzuti

PER L’OSPEDALE MOSCATI RESTA IL RISCHIO DI ACCORPAMENTO NEL 2022 CON IL SAN PIO. La presenza dei due DEA di II livello nella macroarea rappresenta un’eccezione derivata da una condizione preesistente,  che «troverà la sua naturale evoluzione nel corso del triennio, in riferimento all’applicazione dei Piani di efficientamento e allo studio dei volumi», aveva spiegato all’inizio del 2018 il Commissario ad Acta della Campania per il Piano di Rientro, che aveva ottenuto la deroga dai Ministeri Vigilanti (Finanze e Salute) per prolungare nella Macroarea irpino-sannita la compresenza di due Dea di II Livello. Nell’attuale Piano Ospedaliero, appena reso operativo, la operatività di due ospedali in un territorio dal ridotto bacino demografico quale è quello risultante dalla unione dei perimetri provinciali beneventano e avellinese, le due gestioni dovrebbero essere accorpate a norma di legge. «Le due ASL di Avellino e Benevento sono contigue con una popolazione residente complessiva, utilizzata per determinare il fabbisogno ex DM 70/2015, di 713.977 abitanti», si legge nella relazione. Per il momento De Luca è riuscito ad evitare la fusione grazie al doppio accordo realizzato nel Sannio e in Irpinia tra le Aziende Ospedaliere e Sanitarie. La recente programmazione regionale ha disposto l’annessione del Presidio Ospedaliero di Sant’Agata dei Goti all’AO G. Rummo dall’ASL di Benevento, così come il Moscati ha assorbito l’ex presidio ospedaliero Landolfi di Solofra. Ed è proprio qua che si è consumata la scelta del nuovo management. Ad Avellino si è confermata alla guida dell’Azienda Sanitaria Locale Maria Morgante, che ha dato impulso con rapidità allo scorporo di uno dei suoi tre presìdi, il Landolfi realizzando in un anno il riassetto dell’ex presidio di Bisaccia, dove sta per essere inaugurato l’Ospedale di Comunità, dimostrando efficienza nel far dialogare direzioni sanitarie e plessi territoriali, in linea con il mandato stabilito a Napoli dal Commissario De Luca. Si è invece completamente cambiato il vertice ospedaliero del Moscati, alla luce dei risultati non maturati sul fronte della fusione effettiva tra le sedi di Avellino e Solofra. Via il Manager Angelo Percopo, vengono congedati anche Maria Concetta Conte (che aveva assunto il compito di ridisegnare l’ex presidio Asl di Solofra) e Antonio Pastore. E non è un caso che arrivi il manager uscente di Benevento, al di là dei problemi ambientali imputabili, ora accompagnato da direttori esperti delle realtà sanitarie metropolitane e campane.

La sede dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino
Mario Ferrante, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera San Pio di Benevento

IL COMMIATO DI MARIO FERRANTE A CASERTA. Il neo Direttore Generale del San Pio di Benevento assumerà il nuovo incarico lunedì, dopo aver salutato il suo staff presso l’«Azienda ospedaliera di Caserta Sant’Anna e San Sebastiano». Il suo saluto allo staff e al personale è stato un momento gratificante. Ha lasciato la città della Reggia tra gli applausi e gli abbracci, con il risultato riconosciuto di aver messo ordine in una azienda in passato al centro di vicende complesse. Oggi viene riconosciuto come un ospedale di alta specializzazione. Arrivato nel giugno del 2017, Ferrante viene spostato a Benevento, nella piena continuità stabilita per l’«Azienda ospedaliera di Caserta Sant’Anna e San Sebastiano», dove i Direttori Sanitario e Amministrativo resteranno quelli attuali. Da lunedì Ferrante si occuperà di una realtà vicina a quella di casa sua, essendo nato e residente a Luogosano, nell’ottica probabilmente di una composizione sempre più stretta dei rapporti ospedalieri tra Benevento e Avellino.


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