IIA annuncia il 6 agosto i piani su Flumeri. Operai all’attacco

ASSEMBLEA CON LE RAPPRESENTANZE SINDACALI NEL POMERIGGIO: DOCUMENTO UNITARIO IN TRE PUNTI: «PRONTI AD ADIRE LE VIE LEGALI». Il Capo del personale Saverio Lopes illustrerà alle rappresentanze dei lavoratori le strategie aziendali sul rilancio della fabbrica ufitana e i piani di riassorbimento dalla Cigs delle unità ancora in forza nello stabilimento irpino. Ma intanto sale la tensione tra i dipendenti che chiedono l'avvio immediato della ristrutturazione dello stabilimento

IIA - Industria Italiana Autobus

La IIA Flumeri ha convocato la rappresentanza delle organizzazioni sindacali per il prossimo 6 agosto, mentre sindacato e lavoratori hanno concordato un documento rivendicativo in tre punti con cui annunciano battaglia se non sarà avviata subito la ristrutturazione dello stabilimento, proprio in vista del confronto con l’Azienda della prossima settimana. L’invito, firmato dal Capo del Personale Saverio Lopes, è rivolto alle rappresentanze di Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil, Ugl Meralmeccanici, Fismic e Failms. Al centro dei colloqui, dunque, una informativa sul Contratto di programma con Regione Campania e Invitalia, la situazione della cassaintegrazione e della riprogrammazione del lavoro nel sito di Valle Ufita, quindi le prospettive industriali di Flumeri nel secondo semestre del 2019.

Saverio Lopes, manager della IIA. È il responsabile del Personale alla Industria Italiana Autobus

DAI MINI-MINIDIBUS E IL SOGNO DELL’ELETTRICO AL BRAND DI BREDA. «L’Accordo di Programma tra il Ministero dello sviluppo economico e la Regione Campania è finalizzato al sostegno di un contratto di sviluppo presentato dalla società Industria Italiana Autobus S.p.A. (nata nel 2014 dalla fusione dell’ex Bredamenarinibus S.p.A. e Irisbus Italia S.p.a ex Fiat Iveco di Flumeri) per la realizzazione di un programma di sviluppo industriale relativo alla riattivazione del sito produttivo, ex Irisbus, di Flumeri. L’accordo è cruciale per le sorti future di Valle Ufita e dei suoi operai, perché riguarda la riconversione dello stabilimento, che nel programmi originari dovrà realizzare di veicoli a motorizzazione anteriore e posteriore appartenenti al segmento dei mini-midibus. Nel ribadirlo come condizione essenziale per il rilancio dell’Azienda, il Ministero per lo Sviluppo Economico lo ha indicato nel febbraio scorso come  «una operazione di rilevante impatto sulla competitività del sistema produttivo regionale, che consentirà sia il recupero e la riqualificazione dello stabilimento ex Irisbus che la salvaguardia occupazionale». Il Mise lo ha messo al centro della sua mediazione con la IIA, sottolineando i vantaggi reciproci per Azienda e Operai. «Il programma di investimento prevede il progressivo riassorbimento dalla CIGS, di circa 300 unità impiegate presso il sito di Flumeri e la conservazione, da parte della Industria Italiana Autobus S.p.A., di uno stratificato e localizzato know how nella produzione di autobus», disse sei mesi fa il Vice Capo di Gabinetto del Ministro, Giorgio Girgis Sorial. A tutto questo si aggiunge il ruolo di Invitalia, chiamata alla valutazione del nuovo piano industriale dell’impresa anche alla luce del progetto di Flumeri. La partenza dell’Accordo è vitale in una fase in cui in campo c’è il marchio di Breda, più che quello di IIA e, soprattutto, alla luce della necessità di aggiornare e qualificare il personale alle evoluzioni tecnologiche intercorse. Con l’ultimo incontro al Mise è venuto fuori con chiarezza il peso di Bredamenarinibus nelle strategie della IIA. Per il territorio il rischio è di veder scemare la forza lavoro locale per il progressivo pensionamento delle unità, oggi l’unica ragione per cui si parla ancora di una fabbrica di pullman a Flumeri.

ALTA TENSIONE NEL POMERIGGIO. ALL’ASSEMBLEA DEI LAVORATORI EX IRISBUS. Nel frattempo «i lavoratori di Valle Ufita protestano contro l’immobilismo dell’attuale fase che vede la fabbrica di Flumeri sempre più in difficoltà, nonostante le rassicurazioni di Governo e Azienda», si legge in una nota inviata dalla Fismic, diffusa dopo l’assemblea organizzata dalle RSA di stabilimento, cui hanno partecipato i segretari provinciali di FISMIC, FAILMS e UGLM. «Oggi dopo l’Assemblea organizzata dalle RSA è stata effettuata un’ora di sciopero ed è stato approvato un documento che impegna tutte le organizzazioni sindacali sui seguenti punti che saranno oggetto di confronto con la Direzione del Personale martedì 6 Agosto alle 10,30», si legge ancora. Ecco i tre Punti: «Si chiede l’inizio immediato della ristrutturazione con la chiusura dello stabilimento per velocizzare la costruzione delle linee di produzione e favorire il rientro di tutti i lavoratori accorciando i tempi previsti dalla società; per evitare denunce agli enti preposti si diffida la Direzione di continuare a far lavorare i dipendenti in condizioni di rischio infortuni; si chiederà l’immediata estensione dell’ integrativo di Bologna anche ai dipendenti di Flumeri evitando le attuali gabbie salariali, non escludendo in caso di rifiuto di adire alle vie legali».

La sede di Invitalia a Roma

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