Cena medievale di beneficenza al Castello Ruspoli per il Centro Giada

Il 5 agosto il Castello Candriano di Torella sarà la quinta che accenderà i riflettori sulle attività dei ragazzi del Centro Giada di Rocca San Felice, ma soprattutto sul tema della disabilità, a partire dalla presentazione del libro di Stefano Buonamico "La forza della terra" presso la sala consiliare alle ore 19.00, e a seguire con la Cena medievale presso il Ristorante Pizzeria Castello Ruspoli Dimore Candriano, in cui i ragazzi interpreteranno il ruolo di servitori di corte con costumi d'epoca

Il 5 agosto il Castello Candriano di Torella sarà la quinta che accenderà i riflettori sulle attività dei ragazzi del Centro Giada di Rocca San Felice, ma soprattutto sul tema della disabilità, a partire dalla presentazione del libro di Stefano Buonamico “La forza della terra” presso la sala consiliare alle ore 19.00, e a seguire con la Cena medievale presso il Ristorante Pizzeria Castello Ruspoli Dimore Candriano, in cui i ragazzi interpreteranno il ruolo di servitori di corte con costumi d’epoca.

Lo scopo della manifestazione sarà quello di recuperare fondi di sostentamento per il centro rappresentato da Michele Carifano, che ha incontrato la sensibilità del Comune di Torella guidato da Amado Delli Gatti e degli amministratori, ma anche dei gestori del ristorante Vincenzo, Michela e Giancarlo per promuovere una serata di beneficenza “fra amici speciali” come l’ha definita lo stesso sindaco Delli Gatti, e godere della loro compagnia, per abbattere le barriere culturali che separano la convivenza “fra noi e loro”.

I ragazzi del Centro Giada con i volontari dell’associazione

“Basta guardare il mondo con gli occhi del cuore” così come ha spiegato uno dei 12 ragazzi del centro di Rocca, per aprire uno sguardo al mondo e accogliere le sue diversità come “normalità”, e consentire loro di partecipare attivamente alla vita sociale, senza pregiudizi, nè timori. Nonostante le battaglie e l’impegno delle politiche sociali, intanto, la disabilità e la diversità stentano ad entrare nella normale convivenza fra le persone e la netta cesura che separa “noi e loro” crea in realtà un forte squilibrio nel campo delle opportunità. Opportunità di usufruire di servizi essenziali, ma anche di sostegno medico e terapico, oppure semplicemente a scopo ricreativo.

Il Centro Giada che ha sede a Rocca San Felice è nato per questo scopo: offrire ai ragazzi dell’Alta Irpinia la possibilità di condurre una vita normale e accettata dalla società. Il Centro è sostenuto dai genitori dei ragazzi per il 70 per cento, di concerto con una associazione di volontari, e gode del supporto della Fondazione Officina Solidale Onlus. Le varie e variegate attività che conducono i ragazzi sia all’esterno che nei laboratori sono utili alla società per divulgare la conoscenza delle diversità. “L’egoismo è ancora predominante rispetto a queste problematiche” rivela il presidente Carifano. “La disabilità e la diversità vengono ancora considerati come eventi eccezionali, ma dovremmo imparare a convivere con questo e offrire a tutti le stesse opportunità” continua.

La rivoluzione culturale deve partire innanzitutto dall’approccio al tema. “L’approccio non deve essere quello della commiserazione nei confronti della diversità: il concetto di normodotato va al di là della logica e non può essere parametrato. Fra i ragazzi del Centro c’è una sola ragazza, che tutti gli altri considerano una principessa. Si incontrano due volte a settimana, con attività laboratoriali varie: sono state addirittura prodotte delle bomboniere per una laurea, ma i ragazzi amano soprattutto la musica e dal 2017 portiamo avanti un progetto ‘Cantando insieme’, che è uno spettacolo autogestito di due ore, in cui suonano e cantano, mostrando una grande capacità di tenere la scena. La cosa sorprendente è che loro stanno sul palco per divertirsi, stare insieme e sostenersi l’uno con l’altro, una cosa che a noi non succede più”. Dopo diverse esibizioni nei comuni altirpini, lo spettacolo farà tappa il 7 agosto a Conza, l’11 a Lioni e il 18 a Montella.

Amado Delli Gatti sindaco di Torella dei Lombardi

La disabilità è una realtà ancora sommersa che stenta a venire fuori, e compito della politica e del welfare è quello di cogliere la sfida e far emergere chi è ancora vittima dei pregiudizi della società, e sostenere le famiglie nell’apertura e condivisione di certe problematiche, per lenire il carico psicologico e affrontare le criticità nel migliore dei modi. Su questo argomento è particolarmente sensibile il sindaco Delli Gatti che denuncia l’assenza delle ragazze disabili dai centri e chiede un maggiore sostegno delle politiche sociali a tale proposito.

“Il Castello ospita già un’altra associazione per diversamente abili, ‘L’albero della condivisione’, da ben 10 anni radicata a Torella e che testimonia il problema di certe esclusioni dalla società” ha annunciato il sindaco. “Sono lieto di prendere parte alla presentazione del libro di Stefano, che è un nostro concittadino, e nonostante lui abbia una disabilità importante la sua famiglia gli ha consentito di vivere serenamente in mezzo a noi e di partecipare a tutte le iniziative pubbliche. Siamo attenti alle difficoltà dei singoli, e cerchiamo di non trascurare nessuno: lo scorso anno abbiamo ospitato il garante regionale della disabilità, e quest’anno siamo parte attiva del tour della ciclopedalata di ‘Io dono’. Purtroppo raccogliamo in silenzio l’incapacità di dare risposte ai genitori, che pressano sulla “Dopo di noi” argomenta.

La forte preoccupazione delle famiglie riguarda il futuro dei figli, soprattutto in prospettiva di assenza dei genitori stessi. “Testimonio la mortificazione delle istituzioni che non sanno cosa rispondere ai genitori. Le politiche sociali sono fondamentali, specie per le donne disabili, in quanto la maggior parte delle iniziative vedono la partecipazione esclusiva degli uomini, e vorrei sollevare con gli addetti ai lavori la questione per sollecitarli a verificare e indagare se sussistono condizioni di ‘reclusione’. Credo che la società civile invece debba interrogarsi sulla necessità di abbattere i pregiudizi” conclude. Il 15 agosto il Comune di Torella infatti partecipa al “Pic nic della condivisione” nel bosco del Girifalco, nei pressi della Chiesa dei santi Giovanni e Paolo.

ARTICOLI CORRELATI