"L'Irpinia cresce se diventa competitiva", Bruno (Confindustria): la politica tolga ostacoli a imprese e investitori

“L’Irpinia cresce se diventa competitiva. Spetta alla politica togliere ostacoli sul percorso delle imprese capaci e degli investitori davvero interessati, impiegando le risorse su obiettivi che migliorino i servizi, riducano la burocrazia, accelerino e stabilizzino il percorso delle opere pubbliche”. Giuseppe Bruno lancia il suo monito alla politica nei giorni in cui i nuovi sindaci sono alle prese con l’approvazione degli indirizzi di governo nelle decine di consigli comunali rinnovati. Lo fa intervenendo al Convegno “Innovazione e territorio: l’arte di creare valore”, nell’ambito del Goleto Festival in corso nell’abbazia di Sant’Angelo dei Lombardi, per iniziativa del locale Rotary Club. Coordinata dal giornalista Generoso Picone, la tavola rotonda ha visto la partecipazione di Ettore Mocella, Paolo Ricci e Francesco Todisco, con il contributo di due esperienze imprenditoriali irpine, quelle di Filippo Sessa Facto 3D srls e Nello Valentino Bhumi ceramiche. È intervenuta Giovanna Minieri, assessore del Comune di Cava de’ Tirreni, in rappresentanza del Sindaco Vincenzo Servalli. Il Presidente di Confindustria Avellino ha analizzato con preoccupazione, rivelando anche una certa delusione, i contenuti del dibattito pubblico sui temi economici, in relazione al futuro della provincia di Avellino nel contesto del Mezzogiorno. Bruno ha criticato l’impostazione diffusa tra quella che un tempo si definiva la classe dirigente. Troppa attenzione a ciò che poteva essere e non è stato, all’analisi su quello che ha lasciato un dopoterremoto che è ormai lontano quasi quarant’anni. Le Aree Interne nel contesto globale non esistono più, contano i fattori di competitività, dalle infrastrutture, alla burocrazia semplificata ad una giustizia civile che deve assicurare tempi certi, ha spiegato. Bruno ha invitato a considerare la realtà contemporanea, nella quale sono le imprese a determinare lo sviluppo in un quadro puramente competitivo. Se un tempo c’era chi poteva venire al Sud a prendere i soldi e scappare, oggi controlli e meccanismi europei lo rendono impossibile, oltre che inutile l’obiettivo oggi è produrre al minor costo e vendere col maggior margine. La sfida vera è sulla responsabilità di una classe dirigente che deve fissare con coesione e determinazione una agenda concreta di cose da fare, per migliorare le condizioni di competitività delle eccellenze che ci sono e di quelle che vanno invogliate ad esserci. Nel suo intervento in due tempi, il rappresentante irpino degli industriali ha invitato le istituzioni locali, i giornalisti, gli operatori, a mettere in primo piano le capacità imprenditoriali in grado di generare reddito, posti di lavoro e far crescere il prodotto interno lordo, in luogo di chi con vertenze estenuanti sottrae tempo e potenzialità al territorio. In un ragionamento improntato a richiamare alle proprie responsabilità la politica, in realtà Bruno suggerisce al territorio di valutare su chi puntare tra gli attori dello sviluppo e della industria. Citando alcuni esempi negativi, dalla Whirlpool di Napoli, alla vicina Industria Italiana Autobus, ha evocato tanti esempi di imprenditori anche del posto, come Altergon, che vanno sui giornali solo per gli investimenti che fanno. In questo quadro, Giuseppe Bruno ha espresso riserve sulla preparazione di molti amministratori locali, ma anche sulla mancanza (grave) di responsabilità di chi assume decisioni ai livelli più alti della Pubblica Amministrazione e del governo, ignaro o disinteressato delle conseguenze. Qui il riferimento esplicito ad un’opera, la Strada a Scorrimento Veloce Lioni Grottaminarda, che è stata incredibilmente fermata quando era arrivata già al Quadrivio di Sant’Angelo dei Lombardi.

LA LIONI GROTTAMINARDA SI È FERMATA QUA
Le recinzioni per il cantiere previsto per ultimo tratto della Lioni Grottaminarda: da Sant’Angelo dei Lombardi la strada dove ricongiungersi con Lioni e lo svincolo per Contursi

Ma il Presidente di Confindustria non è stato tenero nemmeno con la Regione Campania, quando ha lamentato la mancanza di investimenti veri in Irpinia da dieci anni, esprimendo riserve sulle ultime due legislature. Il giudizio è stato severo sulla politica nel suo complesso. Ha fallito se si fa dettare l’agenda dai Vescovi, come è accaduto a Benevento, con una meritoria iniziativa pensata ed attuata per colmare un vuoto, ha osservato in conclusione.

Il tavolo dei relatori al convegno “Innovazione e territorio: l’arte di creare valore”
Francesco Todisco, Delegato del Governatore Vincenzo De Luca per le Aree Interne tavolo di Benevento promosso dai Vescovi

IRPINIA E AREE INTERNE AL TAVOLO DELLA PROGRAMMAZIONE EUROPEA 2021-27.  Presente alla tavola rotonda, il Delegato del Governatore alle Politiche per le Aree Interne della Campania (Irpinia, Sannio e parte delle province di Salerno e Caserta), Francesco Todisco ha invitato i presenti e l’opinione pubblica a pesare il segnale di novità offerto dalla Regione Campania con l’istituzione del tavolo per le Aree Interne, anche sulla scia della illuminata interlocuzione avviata dai Vescovi con le istituzioni per il rilancio economico di questi territori. Todisco ha voluto ricordare il risultato ottenuto in occasione dell’insediamento di quella che in realtà sarà una cabina di regia istituzionale dove Regione e Comuni si incontrano. La novita consiste nell’avvenuto riconocimento delle Aree Interne quale interlocutore accreditato a partecipare al confronto sulla nuova Agenda dei fondi europei. Il Tavolo istituzionale difenderà l’interesse dell’entroterra in un confronto diretto con Napoli e le Aree Costiere. Francesco Todisco ha invitato le autonomie locali a valutare questa opportunità superando logiche campanilistiche di comprensorio. La visione che deve improntare la nuova programmazione non deve limitarsi alla Bassa o all’Alta Irpinia, ha spiegato, ma deve riflettere il ruolo dell’intero territorio provinciale ed interno nel contesto della Campania. In questo senso, un invito anche alla città di Avellino a ritrovare l’orgoglio delle sue radici millenarie. Al contrario, Todisco ha invitato gli amministratori locali a maturare maggiore consapevolezza su linee di tendenza e realtà sociali locali, leggendo con accuratezza il territorio. A questo proposito, ha anticipato il prossimo studio di un gruppo di geografi della Università Federico II, che si appresta a rivelare come l’Altirpinia rappresenti un polo attrattore per la migrazione dall’estero.

Un momento del tavolo di confronto a Napoli tra il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca e il Ministro del Sud Barbara Lezzi

UN FUTURO DIFFICILE TRA LE BELLEZZE NATURALI E UN’INNOVAZIONE NON SOLO TECNOLOGICA. Il dibattito, animato da Generoso Picone, ha vussuto di molti spunti e temi, dalla bellezza dei centri storici purtroppo sempre più disabitati, alla carenza di strumenti per misurare l’efficacia delle politiche di sviluppo intraprese. Sullo sfondo è comparsa la questione della Autonomia Differenziata, che i relatori hanno non senza ragione valutato con un interesse molto contenuto. Fermo restando il tentativo della Regione Campania di portare la discussione nazionale sul dimensionamento del fabbisogno, hanno riconfigurato il tema. Il problema al Sud non riguarda il bilanciamento dei poteri tra Stato e Regioni, ma come semplificare e rendere efficiente la Pubblica Amministrazione nel suo complesso. Su questo, in particolare, ha dato il suo contributo alla discussione Paolo Ricci, professore ordinario di Economia aziendale alla Università del Sannio, docente anche alla Federico II,  presidente dell’Associazione nazionale GBS (Gruppo di studio per la ricerca scientifica sul Bilancio Sociale) di Milano e dell’Accademia di belle arti di Napoli.

La suggestiva scenografia allestita all’Abbazia del Goleto per il Festival

AL GOLETO FESTIVAL INIZIATO IL PERCORSO MUSICALE. Ieri sera il primo dei tre concerti previsti dal programma. Si sono esibiti i Sonora Junior Sax, diretti dal Maestro Domenico Luciano. Saranno di scena I cantori di Ippocrate, esperienza leccese di volontariato sociale e Fabrizio e Aurelio Fierro junior con la loro Capri selection band live, tutti presenti ieri sera. Aperta ieri e disponibile fino a domenica la mostra “Le mani sapienti”, percorso fra Arte e Artigianato di ieri e oggi, con più di 40 espositori di livello regionale.

Il logo de Il Goleto Festival

QUESTA SERA IL GOLETO FESTIVAL È DEDICATO AL CLUB ROTARY HIRPINIA GOLETO. Il programma di questa sera, 27 luglio, è dedicato al «Club Rotary Hirpinia Goleto e al percorso di questi 6 anni, durante i quali ha costruito il proprio ruolo sul territorio. «Alla presenza di tanti rotariani provenienti anche da altri club campani, della Past Governator Maria Rita Acciardi sarà inaugurata l’aiuola Rotary realizzata grazie al contributo dell’ANCE all’interno dell’Abbazia per testimoniare la volontà del club di essere sul territorio, di voler lavorare concretamente per coniugare la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale con l’impegno sociale». Inoltre, «l’ingresso di due soci onorari Antonio Verderosa e Davide Maraffino, due imprenditori di successo, rappresentano il riconoscimento di un lavoro prezioso e continuo per la Comunità Irpina».

Matera capitale europea della cultura 2019

DOMANI LA CHIUSURA DEL FESTIVAL CON UN PONTE SU MATERA. Domani, domenica 28 luglio, coordinato da Generoso Picone con il direttore della Fondazione Matera Paolo Verri “L’Irpinia e Matera, ipotesi di un percorso comune” si concluderà il percorso del Festival Goleto 2019 che vuole essere un invito alla Comunità ed un momento di condivisione e di festa per rinsaldare amicizie, stringere nuovi rapporti, anche con i nostri “nuovi cittadini” in spirito rotariano.


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