Goleto Festival al via ieri sera con un monito: “Arte e idee salveranno (l’ecosistema e) il futuro dell’Irpinia”. Una riflessione a più voci ha accompagnato la mostra di Giovanni Spiniello dedicata alla madre terra, tra sofferenza e sogno. “L’arte è cancellare la linea di terra e percorrere la strada del cielo, dei sogni, delle favole. È il gesto del contadino, nella mia semina del colore”. Questo l’adagio della mostra artistica di Giovanni Spiniello “La terra è stanca”, già esposta a Matera nell’ambito di Matera capitale europea della cultura. Con questo prezioso contributo artistico si è aperto ieri sera nella magica atmosfera dell’Abbazia il Goleto Festival, promosso dal “Rotary Club Sant’Angelo dei Lombardi Hirpinia Goleto”. Fino al 28 luglio proporrà eventi culturali, artistici, sociali e musicali. La serata inaugurale è stata introdotta dalla presidente del Rotary Club Hirpinia Goleto di Sant ‘Angelo dei Lombardi, Rosanna Repole, presentando una manifestazione che si sta consolidando negli anni. Moderato dal giornalista Annibale Discepolo, il confronto ha proposto gli interventi dell’architetto Angelo Verderosa, del sindaco di Calitri Michele Di Maio e di Alessandra Bonfanti, Responsabile del dipartimento Sviluppo Locale di Legambiente. “Questa terra è stanca e rischia di esserlo anche in Irpinia” ha commentato la presidente, richiamando il legame fra la mostra e il tema dell’ambiente. “Il Rotary club ha il merito di avere legato l’Abbazia del Goleto ad eventi di grande qualità e di carattere culturale”. La Presidente ha sottolineato il tema del Festival, che propone il binomio tra arte e ambiente, accanto alla conferma della musica: bellezza e armonia costituiscono la cifra di un evento, che intende richiamare tutti alla responsabilità di ciò che il territorio sta diventando e diverrà. “Possiamo fare di più per questa nostra terra ed è precisamente il nostro impegno”.
A sottolineare la necessità di invertire la rotta sull’ambiente è stata Alessandra Bonfanti di Legambiente, che torna al Goleto dopo l’esperienza di Castelli di Pace del 2007. “L’Irpina deve diventare laboratorio di economia circolare, innovazione, scienza e tecnologia. Qui si può sperimentare la ricetta per superare questo momento”.
IL SINDACO DI CALITRI, MICHELE DI MAIO: LA TERRA D’IRPINIA MINACCIATA DA OGNI PARTE, MENTRE I GIOVANI FUGGONO. I rischi di contaminazione ambientale non escludono l’Irpinia. Lo conferma Michele Di Maio, sindaco di Calitri. “Putroppo questa terra è attaccata continuamente, dal rischio trivellazioni petrolifere alla saturazione dell’eolico. Siamo favorevoli alle energie alternative, ma c è stata una aggressione che non è più possibile controllare”, ha spiegato il sindaco. “Ho scongiurato la costruzione di tre parchi eolici a Calitri e anche se ci battiamo, la Regione concede autorizzazioni ogni giorno. Sotto Cairano erano previste 6 pale eoliche da 120 metri, evitate a fatica, e ci siamo battuti contro la mega discarica sul Formicoso. Le risorse umane ci sono, ma le perdiamo in prospettiva per il crollo demografico e ora perché i giovani sono costretti ad andarsene: perdiamo un paese ogni anno. Servirebbero a breve grandi investimenti, dalla Regione, dall’Europa e dal Governo centrale. Ci cimentiamo nel Progetto Pilota, ma i risultati sono minimi perché i fondi investiti sono troppo pochi. Abbiamo bisogno di mille posti di lavoro subito per invertire la direzione. Da 4 anni, abbiamo avviato la procedura sul contratto di fiume, a giorni saranno licenziate le linee guida, così da poter avviare la nostra progettazione” ha concluso.
LA MOSTRA. La mostra ha inizio con una lunga striscia di terra su un telo a sfondo bianco, dipinto e coperto di terra, che occupa il corridoio della catacomba. Termina con una ulteriore striscia orizzontale, tale da costruire una T di terra. Lungo le pareti della catacomba insistono le opere pittoriche e sculture che simboleggiano la natura, l’arte e la scienza. La rappresentazione pittorica che detta la metrica della mostra è accompagnata da un Orione ‘a terra’, particolarmente suggestiva.
IL PROGRAMMA DI OGGI. Oggi 25 luglio, il programma prevede la mostra di Alessandro Di Blasi “Un migrante di nome Gesù” e l’incontro a più voci “Dalla loro parte” con l’autore, con S.E. Mons. Pasquale Cascio, Antonio Zollo giornalista, Salvatore Esposito Presidente della Rete Comunità solidali, Adriana Valerio teologa, Gianni Farese responsabile SPRAR Irpinia 2000 e il contributo e le memorie di Giovani migranti.
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