Al Palazzo Baronale torna il “Prata Jazz Festival”

Il 6 luglio riparte l'evento musicale di eccellenza. Si parte alle 19.00 con gli 8 elementi della Louis Armstrong Band che suoneranno in stile dixieland, percorrendo le strade principali del borgo storico. A seguire il connubio tra tradizionale cucina pratese e musica con le delizie enogastronomiche tipiche dell'area a DOCG del Greco di Tufo

Dopo 6 anni torna la rassegna musicale più attesa per tutti gli appassionati di jazz e di buona musica in provincia. Nella splendida cornice del Palazzo baronale e tra i suggestivi vicoli del borgo vecchio, il 6 Luglio, con inizio alle 19, riparte l’evento musicale simbolo di Prata. Giunto alla XVI edizione, il festival Prata Jazz, prima della lunga pausa, è stato sempre caratterizzato da un crescendo in termini di qualità e presenze.

Moltissimi gli artisti nazionali e internazionali che si sono esibiti nelle passate edizioni sul palco della rassegna nel piccolo borgo irpino. Molte le novità rispetto al passato: dalla banda dixieland itinerante nei vicoli al ritorno in una sede prestigiosa, quale il Palazzo Baronale degli Zamagna. Si celebra il Jazz, con la direzione artistica del sassofonista Luca Roseto, come forma artistica in tutte le sue varianti, tra standard ed innovazioni sperimentali. Musica, quindi, come comunicazione universale. Si parte alle 19.00 (per l’aperitivo) con gli 8 elementi della Louis Armstrong Band che suoneranno in stile dixieland, percorrendo le strade principali del borgo storico. Suggestiva e coinvolgente, la band, nata nel 2006, vanta partecipazioni a prestigiose manifestazioni nazionali ed internazionali non solo Jazz.

L’Organic Trio, sul palco, unisce diversamente tre elementi campani in un progetto musicale originale tra jazz e sonorità funk, rock e swing, proponendo brani originali rielaborati. The Young Quartet ( con brani influenzati da jazz, fusion e musica classica) e gli avellinesi Am Bros One completeranno la rassegna pratese. Quest’ultimi presenteranno il loro primo lavoro, Kitamornica: un viaggio tra contaminazioni jazz, progressive, rock e folk. Sperimentazioni quindi che chiuderanno la serata con le sonorità techno dell’underground di Nicola Albanese DJ ed il sax di Carlo Gravina, talento già esibitosi ad Umbria Jazz nel 2009 e che vanta esperienze musicali prestigiose a livello internazionale.

Non mancherà il connubio consolidato tra tradizionale cucina pratese e musica con le delizie enogastronomiche tipiche dell’area a DOCG del Greco di Tufo. La Pro Loco di Prata, insieme ad Igers Avellino, ha organizzato anche un challenge fotografico che si propone di raccontare attraverso le vostre immagini il Prata Jazz festival (le foto vincitrici saranno esposte nei prossimi eventi).

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