Liste d’attesa nella Sanità in Campania, nasce il Comitato Tecnico Regionale di controllo

Il tema affrontato al Convegno presso la Chiesa dei santi Apostoli organizzato da Cittadinanzattiva/Tribunale del Malato con il segretario Lorenzo Latella. Pierpaolo Polizzi, presidente Aspat Campania (Associazione Sanità Privata Accreditata Territoriale): «Adesso il cittadino penalizzato da liste d'attesa può reagire»

Liste d’attesa nella Sanità in Campania, nasce il Comitato Tecnico Regionale di controllo. «Ci sono le condizioni per cambiare passo, invertire una tendenza, per dare risposte ai cittadini. Per risolvere e superare quello che è, prima di tutto, un problema etico». Cosi Pierpaolo Polizzi, presidente Aspat Campania (Associazione Sanità Privata Accreditata Territoriale), al forum di Nola dove si parte dai diritti scolpiti nella Costituzione ed in quelli disciplinati dai nuovi interventi legislativi. In campo la sanità privata, il mondo dei medici e le strutture regionali. Il Convegno, presso la Chiesa dei santi Apostoli, organizzato da Cittadinanzattiva/Tribunale del Malato ha visto la partecipazione del segretario di Cittadinanza Attiva, Lorenzo Latella, che ha sottolineato «la fattiva collaborazione istituzionale del questi anni, e con la partnership di Aspat tiene al centro la questione delle liste d’attesa». Polizzi ha ricordato che «l’ASPAT, Associazione di Categoria maggiormente rappresentativa a livello regionale della Macroarea Specialistica Ambulatoriale, ha avviato una fattiva collaborazione on Cittadinanzattiva/Tribunale del Malato, Regione Campania sul tema delle liste di attesa in sanità». Tra le varie iniziative, «la prima intrapresa è stata costituire una Rete di strutture sanitarie per il monitoraggio ex-post delle prestazioni indicate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel ‘Nuovo Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa’, così come recepito dal Decreto Dirigenziale attuativo regionale», si legge in una nota.

LISTE D’ATTESA. Comitato Tecnico Regionale sulle Liste di attesa (CTRLa)

Il Piano Regionale di Governo delle Liste di Attesa, in linea con le disposizioni nazionali, prevede il rispetto, da parte delle Aziende Sanitarie Locali, Aziende Ospedaliere ed IRCCS, dei tempi massimi di attesa individuati per tutte le prestazioni erogate sul proprio territorio e che non devono essere superiori a quelli indicati dal Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa. Strutture preposte e dati precisi consentiranno il monitoraggio, il cittadino dovrà contare sul sistema pubblico privato per avere riconosciuti i suoi diritti. «Daremo con la nostra rete dati al nuovo Comitato Tecnico Regionale sulle Liste di attesa (CTRLa)» e «monitoreremo e consegneremo informazioni». Questa iniziativa assume «particolare significato ed efficacia in considerazione del blocco di ciascuna Branca Specialistica del privato accreditato, uno ‘Stop Erogativo’ per raggiunti limiti di spesa nell’ambito dell’assegnato budget trimestrale. La somministrazione dei questionari di Cittadinanzattiva avviene, infatti, in questa situazione di difficoltà».

Polizzi conclude, spiegando che ci sono aspettative rilevanti, in quanto l’operazione «si basa su una legittima aspettativa dell’utente. Il cittadino che avrà documentato il proprio iter procedurale con una offerta prestazionale in sede istituzionale (pubblico e privato accreditato) ed in intramoenia non corrispondente alle indicazioni in classe di priorità del medico prescrittore, potrà, secondo le nuove disposizioni regionali, ottenere le cure e gli accertamenti nella struttura sanitaria di propria fiducia e secondo i tempi stabiliti dalla normativa».


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