Il Governatore Vincenzo De Luca, la Presidente del Consiglio Regionale Rosa D'Amelio e la manager dell'Asl Avellino Maria Morgante Bisaccia, per inaugurare i nuovi reparti dell'ex ospedale Di Guglielmo (repertorio)

Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca ha affermato che «per la legge la Sanità della Campania è fuori dal commissariamento». Il Presidente della Giunta Regionale ha spiegato che bastano tre «anni di bilanci in equilibrio per uscire dal piano di rientro», soglia che la Campania ha superato da tempo: «Abbiamo i conti in ordine oramai da sei anni».

Il Ministro della Salute Giulia Grillo

Per il Governatore, dunque, rappresenta una forzatura (il Presidente ha usato parole più forti), anche alla luce del punteggio raggiunto nella griglia ministeriale la qualità dei livelli essenziali di assistenza: «Abbiamo sfondato quota 170 punti», ha rimarcato, ricordando che la sufficienza si ottiene a 160 punti. «Non c’è nessuna ragione per mantenere ancora in piedi il piano di rientro della sanità», quindi, ha tirato le conclusioni: manca solo il timbro del Governo, ma nella sostanza «la Campania è uscita dal commissariamento».

Il Viceministro dell’Economia, Massimo Garavaglia ospite di Sky

Vincenzo De Luca è intervenuto a margine dell’inaugurazione di un nuovo reparto al Policlinico di Napoli, dove ha parlato di autonomia differenziata, criticando l’ipotesi di una «frantumazione del Servizio Sanitario Nazionale o di una regionalizzazione del sistema scolastico. «Possiamo discutere di tutto a patto che ci si dica esattamente quante sono le risorse che arrivano al Sud».

L’area dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’Azienda Ospedaliera “Moscati”

«RICOSTRUITO IL SISTEMA SANITARIO IN CAMPANIA, ORA CON I POTERI ORDINARI SAR à RIFERIMENTO NEL PAESE». Il Presidente De Luca attende il via libera al ripristino dei poteri ordinari (dopo 12 anni consecutivi di regime controllato dai Ministeri vigilanti, Piano di Rientro e commissariamento) a partire dalla prossima estate, quando si concluderanno le procedure presso il Mef, Ministero di Economia e Finanza. De Luca ha parlato di «lavoro immane compiuto», ma ha annunciato la prosecuzione degli sforzi per completare la ricostruzione del Servizio Sanitario Regionale, oggi tornato a livelli più che sufficienti, ma migliorabile fino a diventare un modello per il Paese. Ed ha indicato gli obiettivi su cui concentrare l’attenzione: ridurre ancora le liste di attesa, migliorare gli screening oncologici, ultimo ambito su cui si registra qualche ritardo: «Per qualità medico chirurgico e le qualità professionali che abbiamo già oggi siamo in grado di competere con la migliore sanità d’Italia che è quella lombarda», ha affermato. Ma soprattutto, «la sfida per il prossimo anno riguarda l’organizzazione della medicina territoriale, con più distretti e capillarità, per contenere la domanda di assistenza al pronto soccorso».

«IL GOVERNO SBLOCCHI LE RISORSE CHE SPETTANO AI CITTADINI E AGLI UTENTI DELLA CAMPANIA». Dopo le polemiche continue sulla improbabile prosecuzione del Piano di Rientro, ha concluso De Luca, occorre restituire alla Campania le sue risorse. A cominciare «dai fondi per gli investimenti, cioé dal miliardo e 80 milioni bloccati». Il Governatore chiede di consentire l’attivazione di un Piano Ospedaliero ormai ampiamente approvato, permettendo di impiegare i finanziamenti connessi, «perché questo significa partire con le progettazioni per nuovi ospedali e intervenire in situazioni di emergenza come San Giovanni Bosco e Incurabili».


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