Pd: la direzione approva le liste elettorali. “Al Comune di Avellino Luca Cipriano candidato del Centrosinistra”

La direzione provinciale dei Democratici ha approvato ufficialmente la proposta del segretario del partito, Giuseppe Di Guglielmo. Si sancisce l'asse D'Amelio-De Luca. Dure critiche al gruppo di Palazzo Caracciolo, per l'accettazione delle deleghe del presidente di centrodestra, Biancardi.

La direzione provinciale del Pd ufficializza la candidatura a sindaco di Cipriano ed approva il lavoro svolto dal segretario provinciale, Giuseppe Di Guglielmo, nei 46 Comuni al voto.

La riunione dell’organismo di via Tagliamento, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle componenti vicine a D’Amelio, Santaniello e Iannace (assenti invece i delegati di Festa), alle quali si è aggiunta Area Dem, pone un punto fermo nel lungo e movimentato percorso per la definizione delle alleanze e delle candidature nella Città di Avellino.

Un momento della Assemblea del Pd irpino per il Centrosinistra

Più incertezze e qualche malumore, invece, attorno ai risultati raggiunti ad Ariano Irpino e a Montoro, ma anche in tanti altri piccoli centri, dove i Democratici non saranno presenti con il simbolo di partito o giungeranno all’appuntamento elettorale, non solo divisi, con esponenti disseminati in più liste civiche, ma anche senza una scelta precisa del partito.

L’esecutivo provinciale, comunque, ha incassato il voto favorevole ed il sostegno della direzione provinciale e della maggior parte dei vertici del partito, soprattutto rispetto alla gestione della partita più importante e difficile, quella del Comune capoluogo. (Leggi l’articolo)

La Presidente del Consiglio Regionale Rosetta D’Amelio

«La sintesi raggiunta ad Avellino – ha affermato la presidente del consiglio regionale, Rosetta D’Amelio – è stata la migliore possibile per la Città. Si è compiuto un lavoro lungo e partecipato. E non può essere considerata un problema, la circostanza che il candidato sindaco non sia iscritto al Pd. Non è la prima volta che siamo andati in questa direzione. Anche nelle liste per le Europee ci sono energie esterne. Va considerato un valore aggiunto».

L’ex senatore e componente l’assemblea nazionale, Enzo De Luca, ha invece evidenziato l’importanza della sfida: «E’ una partita delicata per Avellino. Ci sono poteri forti che vogliono mettere le mani sulla città ed è nostro compito impedirlo. Il Comune è un’istituzione, non un’impresa».

Enzo De Luca, componente della assemblea nazionale del Partito Democratico

E’ stato poi lanciato un messaggio a chi non ha condiviso le scelte o è rimasto deluso: «La porta resterà aperta fino all’ultimo. Non escludiamo nessuno. E’ in questi momenti che si dimostrano le appartenenze. Mi aspetto che ci sia una risposta concreta da parte di tutti quelli che si riconoscono nel Pd».

Il componente della direzione regionale, Carmine De Blasio, ha ribadito che non ci sono diversi candidati democratici in campo: «Come ha sostenuto il segretario regionale, Leo Annunziata, il partito è soltanto dove c’è il nostro simbolo».

L’ex consigliere comunale, Ivo Capone, non ha nascosto le difficoltà incontrate: «Abbiamo incontrato davanti a noi molti ostacoli. La costruzione del centrosinistra in Città è stata faticosa. Il supporto offerto alla segreteria da Vignola e Grella, ma anche da Santaniello, ha dato uno sprint in più. Avellino ha bisogno di riscattarsi dopo l’esperienza del governo Cinque Stelle. Nel Pd però bisogna porre fine alla stagione degli scontri. Ormai sono rimaste solo le macerie».

Il dirigente di Area Dem e sindaco di Solofra, Michele Vignola, ha invece, sconfessato l’ipotesi delle primarie: «Proporle è stata solo una provocazione. La verità è che non c’erano le condizioni perché avessero il timbro della regolarità».

Michele Vignola, sindaco di Solofra e candidato alla presidenza della Provincia di Avellino

Non è mancato un riferimento alla questione della distribuzione delle deleghe a Palazzo Caracciolo, da parte del presidente del centrodestra, Domenico Biancardi, che ha coinvolto anche i consiglieri provinciali del Pd, Gerardo Galdo, Caterina Lengua e Rosa Anna Repole: «La vicenda della Provincia è scandalosa. Si assegnano e si accettano deleghe senza alcuna discussione». Un giudizio che è stato condiviso anche da Rosetta D’Amelio e da Ida Grella.

La riunione della direzione provinciale sancisce l’asse politico tra dameliani e franceschiniani, aprendo una nuova prospettiva nella gestione del partito. Dopo le elezioni è attesa una rimodulazione di degli organismi.


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