Foggia, in cantiere nuova pista per l’aeroporto. Il co progettista Nappa: sarà riferimento per l’Irpinia

INTERVISTA ALL'ARCHITETTO LIONESE NEL POOL DI PROGETTAZIONE DELL'OPERA. «Grazie al potenziamento sarà uno scalo strategico per l'industria dell'Ufita e del Calaggio, a supporto dell'Alta Capacità. E' individuato fra le infrastrutture di riferimento della protezione civile nel Mezzogiorno». Nel Piano strategico previsti collegamenti con Milano, Londra e Parigi

A Foggia è in cantiere da oggi la nuova pista per l’aeroporto, un’innovazione che permetterà allo scalo un salto di qualità dai voli low cost all’inserimento nella rete logistica della Protezione Civile e delle reti industriali e commerciali. Il co progettista Nappa nell’intervista rilasciata a Nuova Irpinia spiega perché sarà un riferimento per l’Irpinia che si prepara a costruire la stazione ferroviaria europea ad alta capacità. L’architetto lionese Nappa fa parte del gruppo di progettazione dell’opera. Guidata dall’Associazione professionale Studio Valle Progettazioni di Roma, nella compagine figurano l’architetto irpino Gerardo Nappa, lo studio di ingegneria Cavaliere e Associati di Foggia e l’ingegnere Andrea Colafrancesco di Foggia, in qualità di mandanti.  Il Governatore della Puglia Michele Emiliano ha posto oggi la prima pietra per i lavori di prolungamento della pista di volo RWY 15/33 dell’Aeroporto Gino Lisa, gettando lo sguardo a ciò che accadrà dopo l’avvenuto completamento, prevista esattamente entro un anno. Così come in provincia di Avellino, segnatamente in Valle Ufita,  si guarda ai nuovi orizzonti che si aprono per la Campania interna e per l’Irpinia in particolar modo, che “in aggiunta al completamento della stazione ferroviaria dell’alta capacità, potrà uscire definitivamente dall’isolamento e pianificare il decollo dell’economia locale” come ha spiegato l’architetto di Lioni nell’intervista a Nuova Irpinia al termine della cerimonia.

Architetto Nappa, lei oggi vanta un doppio risultato: la sua presenza nel gruppo di lavoro come progettista, e la possibilità di partecipare alla costruzione di un tassello determinante per l’economia delle aree interne. 

“Vorrei evidenziare l’importanza di questa infrastruttura ha per l’intero Mezzogiorno, oltre che per le aree interne e l’Irpinia: per noi irpini si tratta di un polo aggiuntivo che insieme alla stazione Hirpinia dell’alta velocità rappresenta un ulteriore volano di sviluppo per il Sud. Trattandosi di una struttura molto vicina geograficamente, anche l’Irpinia tratta enormi benefici da questo intervento”

Si tratta di una infrastruttura che dovrebbe avere multipla funzione, non solo deputata al trasporto passeggeri e turisti, ma anche merci.

“In controtendenza rispetto alle altre grandi opere, che sembrano ferme al palo, si è compreso finalmente l’importanza di realizzare infrastrutture di una certa rilevanza, non solo per garantire servizi, ma per dare lavoro e sviluppo, valorizzare l’area del Gargano, il santuario di Padre Pio, e tutta la zona del nord della Puglia che confina con l’Irpinia”.

Altro elemento tutt’altro che trascurabile è la sicurezza: l’aeroporto è stato classificato come sede di protezione civile deputato alle emergenze. 

“Tema più importante di quest’opera infatti è la sicurezza: l’aeroporto diventa elemento di controllo del nostro verde, e non solo per la Puglia ma anche per tutta la Campania. E’ stato autorizzato il finanziamento europeo grazie e questa opzione e alla possibilità utilizzare l’aeroporto per la protezione civile. Si tratta di un elemento importante perchè ci garantirà maggiore sicurezza contro gli incendi, e quello di Peschici sul Gargano di qualche anno fa è stato la molla determinante per la realizzazione di questa infrastruttura, con la predisposizione dello spazio aereo per canader”.

Per l’Irpinia- e in particolare per la Valle Ufita e l’Alta Irpinia- l’aeroporto a Foggia rappresenta una dotazione infrastrutturale tesa a rafforzare soprattutto le aree industriali e a valorizzare il potenziale delle Zes. 

“L’aeroporto a mezz’ora dal Calaggio e dalla Valle Ufita rafforza intanto la necessità di realizzare la catena dei collegamenti e trasporti dell’Irpinia, che oggi è fortemente disagiata. L’aeroporto a Foggia dal canto suo, come ha detto anche il Presidente Emiliano  si mantiene solo se l’uso è promiscuo e riesce a fare servizio di sicurezza, oltre che il trasporto passeggeri, merci e turismo. Il discorso irpino sulla stazione Hirpinia deve essere lo stesso: collegare la stazione alta capacità alle stesse multiple finalità. Non possiamo pensare solo al trasporto delle persone, ma anche a tante altre opportunità. Questa è un’opera che riesce a colmare diverse lacune della nostra terra: ora bisogna intercettare tutti gli elementi strategici che riescono a convogliare più sistemi di sviluppo”.

Quali sono i tempi di attesa di quest’opera?

“Ci auguriamo di rispettare la tabella di marcia e di completare i lavori entro un anno. Mi auguro che anche la stazione Irpinia sia completata nel minore tempo possibile, in quanto la Puglia è una terra che si sta sviluppando molto, e le aree interne hanno un orizzonte a cui poter guardare. In realtà per noi irpini che viviamo una posizione baricentrica è opportuno guardare ad entrambi i mari: noi siamo al centro di questo sistema e possiamo favorire lo sviluppo di entrambe le aree geografiche, sia golfo tirrenico che adriatico, con al centro la Baronia, la Valle Ufita e l’Alta Irpinia”.

 

 

 

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