‘Le voci del mondo’ di Robert Schneider

L’atmosfera che pervade il romanzo appare piena di tensione: l’irrequietezza e la solitudine di Elias sembrano rispecchiarsi nelle tempeste di vento, il “fohn”, che imperversano nel paese

LE VOCI DEL MONDO di Robert Schneider. Recensione di Ilde Rampino

Una musica del cuore è quella che trasporta Elias in un mondo particolare di sensazioni che avverte soltanto lui; nonostante egli sia dotato di una musicalità straordinaria, non riesce ad imparare la musica, ma la esprime con naturalezza. Il luogo in cui vive risente di una profonda crisi spirituale e religiosa, che a volte può assumere tracce di superstizione.

La sua nascita è avvolta da un’aura di mistero, anche per il fatto che gli viene dato, durante il battesimo, il nome del parroco. Elias è senza dubbio una persona particolare, la sua voce di giubilo è simile a una sorta di fischio e lo immerge nel mondo della natura, di cui si sente pervaso, ne ascolta le voci , ”il suono dell’universo”. Avverte il richiamo di una roccia, una pietra che emana una forza speciale, vede l’aria condensarsi e ascolta i suoni degli animali e del paesaggio e poi il battito del cuore di colei che sarebbe stata la sua amata. Elias è un diverso e deve essere rinchiuso in casa e tenuto lontano dagli altri, perché potrebbe essere pericoloso; persino la sua famiglia ha paura di lui, soprattutto per i suoi ”occhi gialli”, che sembrano appartenere a qualcosa di inumano.

La sua infanzia sarà oscura e solitaria, circondato dall’indifferenza di tutti. Soltanto Peter, suo cugino, sarà l’unico a rimanere accanto a lui e a condividere i suoi segreti, come il suo amore per Elsbeth, di cui avverte la nascita,  come qualcosa di molto forte, un’esperienza indimenticabile. Elias è colto dalla disperazione per la sua voce, diversa dagli altri, cerca a tutti i costi di trasformarla, anche attraverso le letture domenicali. L’unica chiave che ha per entrare in punta di piedi nel mondo degli altri, è la musica, la sua “compagna di vita”, il suo alter ego. Comincia a suonare l’organo e a comporre e avviene qualcosa di assolutamente magico: durante la Messa di Natale, ”i testi gli obbedivano da soli”, come se lo strumento dovesse a poco a poco ritrovare la sua anima.

L’atmosfera che pervade il romanzo appare piena di tensione: l’irrequietezza e la solitudine di Elias sembrano rispecchiarsi nelle tempeste di vento, il “fohn”, che imperversano nel paese. Il grande incendio che viene appiccato da un ragazzo per vendicarsi del padre rappresenta l’acme della rabbia repressa e della cattiveria che riempie il cuore degli uomini. Elias riesce a salvare la piccola Elsbeth e se ne innamora perché si compisse la volontà di Dio. L’incendio provoca una terribile strage di persone e di animali, ma è seguita da una vendetta terribile nei confronti di un innocente, in cui è coinvolto anche il padre di Elias ed egli è dilaniato da questo dolore, ma non ne parlerà con nessuno. Si chiude in sé e l’unico sentimento che prova è il legame che sente nei confronti della bambina, mentre le parla con il cuore e col pensiero.

Elsbeth si sente attratta dallo strano carattere di Elias, mentre suona l’organo in chiesa ed è circondato da un’ aura particolare, che lo rende capace di eseguire le musiche con una maestria sublime e che gli farà conquistare la stima del popolo.I due giovani non rivelano l’uno all’altra i propri sentimenti finchè lei rimane incinta di un altro e ciò scatenerà la vendetta di suo fratello Peter, ma farà cadere Elias in uno stato di profonda prostrazione, in cui egli arriverà ad accusare Dio della sua sfortuna. In un momento di profondo turbamento interiore, ha l’apparizione del Bambino; miracolosamente riacquista il colore normale degli occhi e si libera dei lacci della passione d’amore che lo tenevano avvinto a Elsbeth. Prende la decisione di morire, perché la vita non ha più alcun significato per lui, ma nel suo cuore rimane, come segno indelebile, la passione della musica ed egli, durante un concerto, effonde tutto il suo lirismo e il suo tormento attraverso il suono dell’organo che diventa ribellione contro Dio.

Immerso in un’ atmosfera inquietante, le note si trasformano in danza e rimandano al senso della morte, i momenti belli e quelli brutti diventano musica che scuote gli animi, in un impulso di improvvisazione e passione. L’esistenza di Elias ha ormai assunto una connotazione tragica e la passione per Elsbeth, mai domata, lo trascina in un baratro in cui soccombe, senza cercare una via di uscita, assumendo persino funghi allucinogeni per rimanere sveglio. La morte lo libererà dalle catene a cui in un certo senso ha scelto di essere avvinto. Significativa è la domanda con cui termina questo bellissimo e originale libro, che il bambino rivolge a sua madre Elsbeth: “Cos’è l’amore?” che racchiude un mondo di sofferenza e mette la parola “fine” a un’esistenza così travagliata.

 

 

 

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