Corso di laurea in zootecnia da settembre. Intesa Regione Campania-Università Federico II

L'annuncio del Consigliere del Governatore in Agricoltura, Franco Alfieri: sarà attivato il corso di laurea in magistrale in ’Precision Livestock Farming’ della Federico II, primo nel suo genere in Italia». La sede individuata presso Eboli è l'Azienda Agricola Sperimentale Regionale Improsta. Il Presidente dell'Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno, Antonio Limone: in Campania la ricerca deve supportare produzione e produttori

Da settembre al via il Corso di laurea in zootecnia. Intesa Regione Campania-Università Federico II. «L’innovazione e la formazione saranno determinanti per il futuro della nostra agricoltura e, in particolare, della zootecnia che, grazie ai numeri del comparto bufalino e della sua produzione d’eccellenza, la mozzarella di bufala campana DOP, è un pilastro dell’economia regionale. Per questo motivo, abbiamo deciso di sostenere l’attivazione del corso di laurea in magistrale in ’Precision Livestock Farming’ della Federico II, primo nel suo genere in Italia». Così Franco Alfieri, consigliere del Presidente De Luca per le politiche agricole, alimentari e forestali, caccia e pesca nel corso del convegno “La ricerca e l’innovazione tecnologica per lo sviluppo rurale e la tutela dei consumatori: dal campo alla tavola”, organizzato dalla Regione Campania nell’ambito della partecipazione del Psr all’Innovation Village, in programma al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa.

Franco Alfieri, Consigliere Delegato all’Agricoltura della Regione Campania

Come hanno ricordato Giuseppe Campanile e Gianluca Neglia, del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Ateneo federiciano e rispettivamente ideatore e coordinatore del nuovo corso di laurea a numero chiuso che partirà a settembre, l’obiettivo è quello di formare professionisti con competenze ingegneristiche in grado di migliorare le produzioni, la salute e il benessere degli animali da reddito ed incrementare la sostenibilità delle filiere riducendo l’impatto negativo della produzione zootecnica sull’ambiente.

«LE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE E RICERCA NELL’AZIENDA REGIONALE SPERIMENTALE IMPROSTA». «La Regione Campania – ha detto Alfieri – trasforma le promesse in fatti concreti e sostiene con convinzione la formazione e la ricerca. II corso di laurea in Zootecnia di precisione sarà ospitato presso la nostra Azienda sperimentale Improsta: abbiamo messo in campo 1,5 milioni di euro per la ristrutturazione e l’adeguamento funzionale delle strutture che accoglieranno le aule per la didattica, i laboratori e la foresteria per discenti e docenti». Il consigliere del Presidente De Luca ha sottolineato che «la scelta è caduta sull’Improsta non solo perché dispone di spazi idonei, ma soprattutto perché è collocata nel cuore della Piana del Sele, una delle aree a più forte vocazione zootecnica della Campania, ed è dotata di un allevamento con oltre 150 bufale adulte da latte, un caseificio sperimentale inaugurato nei mesi scorsi e diversi laboratori».

Antonio Vito Limone, Direttore dell’Istituto Zooprofilattico durante un convegno

LIMONE: «RICERCA APPLICATA ALLA PRODUZIONE». All’incontro di stamattina ha partecipato anche Antonio Limone, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, il quale ha evidenziato che «la ricerca deve essere funzionale alle esigenze dei produttori al fine di migliorare la qualità dei prodotti ed assicurare una sempre maggiore tutela della salute dei consumatori, tema sul quale la Campania è all’avanguardia; inoltre la ricerca deve essere aperta, senza barriere e preclusioni perché solo in questo modo si genera vera innovazione da mettere al servizio delle imprese del settore primario». Ai lavori di stamattina sono intervenuti anche Leopoldo Angrisani, direttore del CESMA Università “Federico II”, che ha illustrato obiettivi e risultati del progetto TRANSFER, considerato un modello per l’innovazione della filiera bufalina, ed Aniello Anastasio, vice-direttore del Dipartimento di Medicina Veterinaria della “Federico II”, Raffaele Marrone, del Dipartimento di Medicina Veterinaria della “Federico II” e Maria Luisa Balestrieri, del Dipartimento di Medicina di Precisione dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, che hanno relazionato sul tema “Benessere animale, dry aging e molecole funzionali”.

APPROFONDIMENTI | Innovation Village – Museo Pietrarsa Portici

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Azienda Agricola Sperimentale Regionale Improsta a Eboli

L’acquisizione del complesso di beni patrimoniali “Improsta”, avvenuta nell’aprile 2003 da parte della Regione Campania, è stata ispirata dalla volontà di dare una risposta alla crescente esigenza di ricerca applicata, sperimentazione e servizi reali concentrati in un unico sito. La disponibilità di superfici agricole, di infrastrutture e di personale specializzato consente di pensare all’Improsta come ad un Centro regionale di servizi avanzati ed ad un’azienda pilota nel sistema agro-alimentare, al servizio di tutti i comparti produttivi. Il centro aziendale è costituito da diversi edifici di notevole interesse storico-architettonico. Oltre al maestoso Palazzo dell’800 è possibile ammirare l’antica “Bufalara”, struttura rurale del ‘600 che serviva da ricovero al personale addetto alla cura del bestiame, simbolo dell’instancabile lotta dell’uomo contro la palude.

L’Azienda Agricola Sperimentale Regionale Improsta presso Eboli

La gestione dell’azienda è stata affidata al Centro per la Ricerca Applicata in Agricoltura (C.R.A.A.), un’associazione senza fini di lucro che annovera tra i suoi soci, oltre alla Regione Campania, l’Università degli studi Federico II di Napoli, l’Università degli studi del Sannio, l’Università degli studi di Salerno e la Eureco Spa.


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