A Teora presentazione del Progetto Pilota Alta Irpinia

PRIMO INCONTRO PUBBLICO SUL PIANO DI INVESTIMENTI CON IL QUESTION TIME. Alla Pinacoteca comunale alle ore 17 il Vicesindaco Rosetta Casciano promuove il primo 'incontro dal basso' con amministratori e associazioni dell'Alta Irpinia per avviare un confronto sulla progettazione e dare la possibilità al territorio di interagire

La Pinacoteca comunale di Teora ospita il primo Question Time sul Progetto Pilota. Sarà il presidente dell’assemblea dei sindaci Ciriaco De Mita a rispondere alle domande che arriveranno dagli amministratori altirpini e dal mondo dell’associazionismo, che rappresentano la vera trama sociale sui cui si poggia la quotidianità dei piccoli paesi dell’entroterra. L’incontro sul territorio e con il territorio – il primo da quando è stato formalizzato il tavolo di programmazione- è stato promosso dal numero due dell’amministrazione Farina, Rosetta Casciano, militante storica dell’area popolare, e dal vice sindaco di Conza della Campania Gigi Fiore, che annunciano “la rinascita dell’Alta Irpinia e dei popolari”.

Professoressa Casciano, come nasce l’idea del Question Time e quali obiettivi si pone?

“Si tratta della prima iniziativa dal basso promossa in uno dei comuni dell’area del progetto pilota. Il tavolo di confronto e decisionale di Nusco è frequentato soltanto dai sindaci o da loro delegati, mentre la maggior parte degli amministratori, così come le associazioni e le parti sociali non sono soliti partecipare alle assemblee. Vorremmo fare il punto della situazione: cosa è stato realizzato in questi cinque anni e cosa possiamo ancora fare”.

Rosetta Casciano vice sindaco di Teora

Si tratta della prima convocazione anche per l’associazionismo, che rappresenta un pilastro determinante per i servizi e in Alta Irpinia colma non poche lacune del servizio pubblico. 

“Si apre un dialogo con il territorio. Ho voluto promuovere questa occasione di confronto, in qualità di esponente dell’area popolare, ma ho invitato tutti gli amministratori e le associazioni presenti, indipendentemente dal colore politico, per promuovere una reale opportunità di condivisione di un progetto di sviluppo per il territorio. Le associazioni rappresentano una ricchezza enorme per le nostre comunità, e alimentano anche le attività di valorizzazione del territorio e di riscoperta delle tradizioni. Vorremmo che si faccia chiarezza su alcuni aspetti e alcuni argomenti, di cui sappiamo veramente poco”.

Il presidente De Mita ha accettato di buon grado la partecipazione al question time.

“Il presidente è stato favorevole fin da subito ad incontrare il territorio, in quanto ha più volte sollecitato l’apertura di un interfaccia con la popolazione e con i portatori di interesse. E’ interesse anche nostro informarci per capire come possiamo incidere positivamente alla realizzazione del progetto e delle attività in corsa”.

La locandina

Cosa si aspetta da questo question time?

“Certo non vorremmo parlare di poltrone, nè che ci siano passerelle politiche. Mi auguro che attraverso le informazioni che saranno rese, ognuno possa farsi un’idea e avanzare proposte nuove”.

L’appuntamento ha una chiara connotazione politica, e cita espressamente “la rinascita dei popolari”.

“Sono una militante di quest’area e dopo un confronto con Giuseppe De Mita e con Giuseppe Del Giudice, io e il vice sindaco di Conza Fiore abbiamo deciso di dare un tema all’incontro. Tengo a precisare che i nostri sindaci- come Stefano Farina in primis- ci aggiornano in maniera costante e puntuale sull’iter dell’assemblea del tavolo, e che l’iniziativa è tesa soltanto ad ampliare la rosa delle partecipazioni”.

Il question time potrebbe aprire un metodo di ascolto del territorio per la presidenza, e di partecipazione per la cittadinanza. 

“Non escludo infatti la possibilità di prevedere altre iniziative, magari con tavoli tematici, per aprire un dialogo più settoriale e specifico. Così come non escludo di proporre che gli incontri possano essere itineranti sul territorio: abbiamo bisogno di parlare e confrontarci, di valutare le proposte per esaminare le ricadute che queste progettazioni spalmano sulla trama sociale”.

Qual è la sua opinione in generale del Progetto Pilota?

“Ritengo sia un valido progetto e una vera opportunità di cambiamento e riqualificazione dei servizi. Bisogna prendere coscienza che da soli non si va da nessuna parte e che il futuro è l’unione. Io intendo rimanere qui- non voglio andarmene- e intendo impegnarmi per dare risposte ai miei concittadini”.

Quanto sono pronti i campanili a trasformarsi in Città dell’Alta Irpinia?

“Già sui servizi, a causa delle ristrettezze economiche e imposizioni legislative, siamo stati costretti a interagire e a pianificare insieme. Adesso è arrivato il momento di costruire dal basso quella che sarà la nuova trama sociale del nuovo contesto geografico ed economico in cui dovremo vivere. Per questo è importante capire a che punto sono le attività del Progetto Pilota”.

 

 

 

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