Presentata nella sala “De Sanctis” di Palazzo Santa Lucia a Napoli la prima rete regionale dedicata alla preservazione della fertilità in pazienti oncologici.

Sono intervenuti i vertici e i responsabili del progetto del Policlinico Federico II e dell’Azienda Moscati di Avellino, presente il Presidente della Giunta Regionale della Campania, Vincenzo De Luca.

Sono l’Azienda San Giuseppe Moscati di Avellino e l’Università degli Studi Federico II di Napoli a garantire il cuore della rete che offre percorsi diagnostico-terapeutici per tutelare la salute riproduttiva del malato oncologico. Dopo tre anni di sperimentazione e collaudo in Campania la rete regionale per la preservazione della fertilità nelle donne colpite da tumore consentirà, si avvarrà di tecniche all’avanguardia per la conservazione del tessuto ovarico oltre che dei gameti. Anche i maschi potranno conservare i gameti prima dei trattamenti oncologici. Nell’organizzazione regionale, L’ospedale Moscati e la Federico II sono Hub della Regione Campania, dotati di una piattaforma informatizzata accessibile on-line.

Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca stringe la mano al Direttore Generale del Moscati, Angelo Percopo

Il Presidente della Giunta Regionale della Campania, intervenuto alla conferenza anche nelle vesti di Commissario per la Sanità, ha rivendicato il livello di avanguardia ed eccellenza raggiunto dalla Campania in questo delicato segmento della medicina a tutela della vita e in difesa della famiglia. «Siamo la prima Regione italiana a mettere in campo un servizio di questo livello», ha commentato, non senza un punta di orgoglio.

Nel campo la Campania vanta effettivamente una serie di eccellenze. Ad esempio, il Centro regionale di riferimento per la Procreazione medicalmente assistita, che vede l’Azienda Ospedaliera universitaria Federico II di Giuseppe De Placido operare in rete con l’Unità Anti-sterilità del Moscati di Avellino, sotto la responsabilità del primario Cristofaro De Stefano e con altri centri per la preservazione della fertilità, tra i quali quello di Salerno. Inoltre, è attiva la prima “Biobanca di Tessuto Ovarico del Mezzogiorno”, che vede il coinvolgimento del dipartimento di Medicina clinica e chirurgia, Unità complessa di Oncologia medica, dell’Università Federico II di Napoli di Sabino De Placido, il dipartimento di Senologia, unità complessa di Oncologia medica senologica del Pascale di Napoli di Michele De Laurentiis e la sezione di Endocrinologia dell’Università Federico II di Napoli.


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