L’ipotesi del centrosinistra torna all’ordine del giorno. Per la prima volta dopo anni di distanze e contrapposizioni, tutti i partiti del campo progressista riprendono il confronto e la coalizione diventa un’opzione possibile. E’ il risultato raccolto dall’assemblea pubblica organizzata dall’associazione Controvento, al centro sociale “Samantha Della Porta” di Avellino, al quale hanno partecipato rappresentanti di partiti, liste civiche ed associazioni, per avviare un ragionamento e verificare la praticabilità di un progetto politico ed amministrativo condiviso, sul futuro del capoluogo, che veda come protagonisti non solo le forze organizzate, ma gli stessi cittadini e le realtà sociali del territorio. (Leggi l’articolo)

All’appuntamento hanno partecipato, tra gli altri, la presidente del consiglio regionale, Rosetta D’Amelio, Vincenzo Alaia e Francesco Todisco, gli ex parlamentari Giuseppe De Mita, Giancarlo Giordano ed Enzo De Luca, l’ex presidente del Consiglio e sindaco di Nusco, Ciriaco De Mita.
Numerosi i consiglieri comunali di Avellino uscenti ed i segretari provinciali del Pd, Giuseppe Di Guglielmo, dei Popolari, Giuseppe Del Giudice, di Sinistra Italiana, Roberto Montefusco, e di Rifondazione Comunista, Toni della Pia. C’era anche il presidente del Conservatorio “Cimarosa” e portavoce di Mai Più, Luca Cipriano. Ed ancora l’ex direttore generale dell’azienda ospedaliera “Moscati”, Pino Rosato, il sindaco di Solofra, Michele Vignola, e molti dei protagonisti della stagione politica ed amministrativa del sindaco Antonio Di Nunno, a cominciare da Antonio Gengario e Generoso Picone, al tavolo dei relatori, in qualità di presidente di Controvento. Al suo fianco il vice, il primario di Cardiologia dell’ospedale “Frangipane” di Ariano Irpino.

Diverse le associazioni presenti all’incontro che hanno portato le loro testimonianze sulle emergenze sociali che si registrano in Città, ma anche le risposte che vengono dalla società civile e dal volontariato.

Durante il dibattito non sono mancati distinguo e critiche contro un determinato sistema politico, con i suoi limiti e le sue degenerazioni, ma è anche emersa la necessità di ritrovare i fili di un discorso, semmai in forme nuove, con linguaggi diversi e seguendo un metodo di confronto, che tenda ad includere e a concretizzarsi lontano dai luoghi istituzionali.
Un percorso, le cui condizioni – per molti interlocutori – sono tutte da verificare e da costruire, ma che di fronte ad una crisi generale della democrazia rappresentativa, ad una evidente difficoltà dell’ente di Piazza del Popolo e della stessa Città, appare come l’unica opportunità per un cambio di rotta.
Riaperto il dialogo, diventa necessario entrare nello specifico delle questioni, analizzando le criticità e proponendo soluzioni. Controvento, quindi, è pronta ad offrire nuove occasioni di discussione e di approfondimento.
Ma nei prossimi giorni dovrebbe essere convocato anche il tavolo del centrosinistra, da parte del vertice di via Tagliamento. Un luogo discussione più formale, che servirà a definire equilibri e successivamente candidature, se tutto dovesse andare per il verso giusto.

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