Voto ad Avellino: diviso il Pd, M5S verso l’unità

La riunione della deputazione regionale, convocata dalla presidente Rosetta D'Amelio, avvia il confronto nel centrosinistra per le elezioni comunali del capoluogo, ma nel Pd e nella coalizione restano tensioni e differenze di posizione . Nei Cinque Stelle il passo indietro dell'ex sindaco Ciampi, che potrebbe preludere ad una mediazione con i dissidenti, guidati da Tiziana Guidi

Primi cauti passi per il centrosinistra, questa mattina, con la riunione convocata a via Tagliamento dalla presidente del consiglio regionale, Rosetta D’Amelio, che ha avviato il confronto con i rappresentanti della maggioranza che sostiene la giunta De Luca: Maurizio Petracca, Vincenzo Alaia, Francesco Todisco. Obiettivo: verificare le condizioni per costruire un’alleanza per le prossime elezioni amministrative del Comune di Avellino e degli altri Comuni al voto, in particolare Ariano Irpino e Montoro.

«C’è la necessità – ha affermato la numero uno di Palazzo Santa Lucia – di definire un percorso unitario se sarà possibile. Da parte nostra siamo pronti a dare un contributo per raggiungere il risultato, consapevoli però che i rappresentanti istituzionali non possono sostituirsi alle forze politiche e ai movimenti».

Sull’assemblea organizzata dall’associazione Controvento, D’Amelio ha espresso la propria opinione: «Tutto ciò che si muove è positivo. C’è bisogno di confronto e di ascolto. Altra cosa, invece, è ciò che debbono fare i partiti, a cominciare dal Pd, ormai unica forza realmente presente sul territorio. Il nostro compito è trovare sintesi, non chiudersi».

Poi ha precisato che subito dopo l’assemblea sarebbe stato convocato il tavolo dei partiti di centrosinistra dal segretario provinciale dei Democratici, Giuseppe Di Guglielmo.

A proposito dei compagni di strada con i quali condividere il percorso ed in merito alla questione delle liste civiche, la presidente del consiglio regionale ha precisato: «L’alleanza si sancisce con chi ci sta. Festa e Cipriano sono legittimamente in campagna elettorale. Ognuno è libero di compiere le scelte che ritiene. Ai partiti spetta fare sintesi e definire una linea».

Anche il consigliere regionale Maurizio Petracca è intervenuto sull’assemblea lanciata da Controvento: «Si sta dando un’importanza eccessiva alla cosa. Ogni associazione può ovviamente organizzare iniziative, ma è il partito più grande della coalizione, il Pd, che dovrà guidare il processo». Una posizione di segno diverso rispetto a quella di D’Amelio, ma anche di altri esponenti dei Popolari, come il segretario Giuseppe Del Giudice e dell’ex deputato Giuseppe De Mita, che hanno dato pieno appoggio al protagonismo del sodalizio guidato da Generoso Picone e Gennaro Bellizzi.

Proprio sulle divisioni interne ai partiti del centrosinistra non è mancata una mezza ammissione di Petracca dei problemi che da tempo si registrerebbero tra gli esponenti di vertice dei centristi: «Bisogna trovare l’unità in tutto il centrosinistra. Nel Pd è più complesso perché è una forza politica più grande, altrove sarà più semplice trovare una sintesi».

Intanto, sul fronte del Movimento Cinque Stelle si registra il passo indietro dell’ex sindaco di Avellino, Vincenzo Ciampi, che si è dichiarato indisponibile ad una ricandidatura per Piazza del Popolo. Una mossa che potrebbe ricomporre le fratture interne, con la componente grillina vicina al Meet Up, guidato da Tiziana Guidi.

«Come è noto – ha affermato l’ex primo cittadino in un post pubblicato sul suo profilo Facebook – ho subordinato la mia ricandidatura alla dichiarazione di dissesto in quanto convinto che esso rappresenti l’unico rimedio utile per affrontare, gestire e risolvere la grave crisi finanziaria in cui versa il Comune di Avellino. Del resto, avendolo approvato in giunta ritenevo doveroso verso gli avellinesi continuare il mio impegno qualora fosse stato confermato dal commissario. Siccome, a tutt’oggi, la decisione del commissario non è ancora pervenuta, le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale si avvicinano sempre più e continua lo stato di incertezza al riguardo, comunico la mia decisione di non ricandidarmi».

Ciampi ha poi precisato che non è in discussione il suo sostegno al Movimento: «Ovviamente, colgo l’occasione per confermare la mia piena appartenenza e la mia convinta adesione ai valori, ai principi e al progetto politico del M5S».

Anche l’ex assessore Maura Sarno ha affidato ai social il suo commento alla scelta di Ciampi: «Rispetto la tua decisione ma non la condivido. Tu per me sarai sempre il “sindaco buono” mandato a casa dagli avvoltoi. Avellino ha perso una grande occasione».

La rinuncia dell’ex sindaco però potrebbe aprire scenari nuovi tra le fila dei Cinque Stelle. La dissidente Tiziana Guidi, che insieme ad altri militanti sta allestendo una lista che richiederà l’accreditamento del nazionale, potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di una mediazione, in una compagine rinnovata nei nomi e nei metodi. In caso di bocciatura da parte dei vertici romani del movimento ha comunque già precisato che non ci sarebbe stata nessuna fuga in avanti.

I parlamentari irpini della formazione politica, a cominciare dal sottosegretario Carlo Sibilia potrebbero individuare un nome nuovo su cui puntare, nel tentativo di riaggregare le fazioni.

 

 

 

 

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