Il santangiolese Riccardo Romano è campione d’Italia di nuoto pinnato

Il 21enne di Sant'Angelo dei Lombardi ha conquistato il podio ai Campionati Italiani di Nuoto Pinnato che si sono disputati lo scorso 8-9 e 10 marzo a Lignano Sabbiadoro. Iscritto alla facoltà di ingegneria meccanica, incassa la doppia vittoria in vasca e all'università. In attesa della medaglia mondiale, si prepara a competere alla Word Cup, come componente della squadra del Torino, dove è attualmente tesserato

Lo scorso weekend il giovane Riccardo Romano originario di Sant’Angelo dei Lombardi ha conquistato il podio nazionale ai Campionati assoluti di nuoto pinnato a Lignano Sabbiadoro. Appena 21enne, Riccardo è in forza alla squadra di nuoto pinnato di Torino, e vanta partecipazioni nella nazionale italiana, ma è anche uno studente universitario impegnato alla Facoltà di Ingegneria Meccanica di Fisciano.

Tesserato come atleta di nuoto pinnato di una società torinese e ora si sta preparando per il Word Cup che si disputerà a fine mese a Lignano Sabbiadoro, e a cui concorrerà come componente della squadra di Torino. Una ulteriore tappa, insomma, che potrebbe consentirgli di raggiungere la qualificazione nella nazionale italiana alla fine della stagione sportiva. Riccardo oggi fa la spola fra Torino, Fisciano e Sant’Angelo dei Lombardi, conciliando tutti gli impegni e mantenendo un ritmo assai elevato di sacrificio e dedizione.

Ha già girato l’Europa per disputare gare, dove è sempre stato premiato il suo talento, e dove ha portato in alto l’Italia e il suo paese d’origine. Il titolo di Campione d’Italia è stato segnato da tempi record: nei 50 metri pinne ha battuto i 19 secondi e 83 centesimi; nei 100 invece 43 secondi e 76 centesimi. Infine nei 200 metri si è classificato secondo con 1 minuto, 39 secondi e 86 centesimi.

“Pratico il nuoto pinnato da quando avevo 5 anni e mezzo, praticamente faccio questo sport da 15 anni, e fino a due anni fa frequentavo la piscina di Cassano Irpino. Da quando è stata chiusa sono andato a Sturno, e quest’anno frequentando l’università a Fisciano, mi sono iscritto alla piscina di Mercato San Severino” racconta l’atleta al suo ritorno da Torino.

“Ero tesserato con una società di Cassano, ma la chiusura dell’impianto mi ha portato anche a prendere delle decisioni, quindi ho scelto di tesserarmi con la squadra del Torino, dove già conoscevo l’allenatore. Ho iniziato così un nuovo percorso, che mi ha consentito di fare un salto di qualità” continua. “Faccio la spola fra Torino e Fisciano, dove continuo i miei studi e cerco di sostenere gli esami al primo appello per garantirmi la possibilità di seguire gli allenamenti”.

Riccardo sostiene di portare avanti i suoi impegni trasferendo la stessa disciplina sportiva anche allo studio. “Lo sport e la competizione sportiva che anima i miei allenamenti per me è una palestra di vita quotidiana. Affronto le gare come esperienze che mi aiutano a crescere e mi insegnano il senso del sacrificio e la consapevolezza che nulla ci viene regalato, ma è frutto di impegno e determinazione”.

L’atleta conferma infatti di alternare lo studio allo sport con cadenza quotidiana: due ore al giorno in piscina, poi in palestra per gli allenamenti e le lezioni all’università. Gareggia dal 2015 all’estero: nella nazionale italiana giovanile a Belgrado, nel 2016 in Grecia, nel 2017 in Polonia e nel 2018 di nuovo a Belgrado. “Queste sono state tutte gare importanti, dove non ho conseguito alcun risultato, ma si sono rivelate una palestra importante, e che mi hanno fatto capire che non bisogna mai accontentarsi, ma- aggiunge Riccardo- spingere sempre l’asticella un pò più in là”.

La conquista del podio nazionale nella gara singola per il giovanissimo Riccardo Romano è stata una “doppia vittoria” come lui stesso l’ha definita. “Portare avanti gli esami e gli allenamenti non è facile, e i sacrifici sono davvero tanti. Conquistare il primo posto è stata una grandissima soddisfazione che ho condiviso con i miei genitori. Nonostante abbia scelto di iscrivermi nella squadra di Torino ho preferito iscrivermi qui all’Università, per avere un contatto diretto con la mia famiglia, ma mai dire mai: non escludo niente”.

La medaglia mondiale è l’obiettivo scolpito dall’atleta da raggiungere nei prossimi anni. “Voglio fare sempre meglio. Quando al Campionato di Lignano ho toccato il muro e mi sono voltato a guardare il tabellone per verificare i tempi della mia gara mi sono commosso. Per me è stata una vittoria inaspettata, frutto di dedizione, sacrifici e impegno” conclude.

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