Pratola Serra, salta il tempio della cremazione. Esultano le opposizioni

Il Sindaco annuncia che ritirerà formalmente in consiglio comunale il progetto proposto poche settimane fa. Dice di cedere di fronte a pregiudizi e cattiva informazione. La minoranza parla di vittoria della comunità, che sarebbe contraria all'ipotesi

Il Tempio della Cremazione

«Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Pratola Serra hanno deciso di revocare la delibera sulla realizzazione del tempio per la cremazione». Esultano le opposizioni, che parlano di vittoria. Di seguito le posizioni degli uni e degli altri.

La maggioranza: «Sconfitti dai pregiudizi»

Emanuele Aufiero, sindaco di Pratola Serra

Con una nota diffusa in serata il Sindaco Emanuele Aufiero ha confermato l’annuncio che aveva già fatto in diretta televisiva nel corso della trasmissione “Studio Sera” condotta da Norberto Vitale su Telenostra. «La decisione sarà ratificata nel prossimo Consiglio Comunale richiesto dallo stesso gruppo di maggioranza, che in questa fase non si è espresso in merito alla realizzazione dell’impianto, preferendo intercettare le reazioni della popolazione», si legge ancora.

«Compito di un buon amministratore è anche quello di garantire tranquillità ed un clima sereno ai cittadini, pertanto la maggioranza ha ritenuto opportuno ritornare sui suoi passi, anche perché l’argomento è stato ampiamente discusso in termini negativi, facendo terrorismo psicologico e linguistico», spiega ancora il Primo cittadino Emanuele Aufiero. «Già il fatto che la minoranza si ostinasse a chiamare il progetto ‘forno crematorio’ fa ben pensare a macabre immagini di uno dei periodi più tristi della storia, che niente hanno a che vedere con tale impianto», osserva non senza amarezza il Sindaco. «Alla base di tali affermazioni c’è stata certamente molta disinformazione che ha contagiato l’opinione pubblica», anche se «ascoltando i diversi commenti della popolazione, molte sono state le persone entusiaste del progetto che hanno invogliato la maggioranza a continuare, come pure ci sono stati i timorosi e i contrari».

Il simbolo del gruppo Terra Nuova

Al contrario, prosegue, «la maggioranza resta convinta della bontà dell’iniziativa, da considerarsi sotto l’aspetto culturale e di emancipazione sociale, in un periodo in cui la cremazione resta una delle pratiche di sepoltura in costante aumento». Il Sindaco si sofferma sul problema delle emissioni inquinanti. «Il sistema di abbattimento delle emissioni inquinanti in atmosfera, grazie alla tecnologia avanzata dell’impianto che si andava a realizzare, è stato ritenuto dalla normativa europea in materia ambientale come la migliore tecnologia disponibile, pertanto il rischio di inquinamento era da considerarsi ininfluente». Questo passaggio appare curioso, se si considera che la cremazione riguarda corpi di persone. Nella storia dell’uomo, in particolare nel bacino del Mediterraneo, la pira dei defunti è una pratica antichissima, che avveniva al cospetto dei parenti e degli amici, spesso dell’intera comunità, stretta attorno al defunto. Per non parlare delle pire con i soldati morti in battaglia che per millenni hanno concluso campagne militari. Famose le citazioni di Giulio Cesare a proposito della guerra civile in cui sconfisse le truppe romane guidate da Pompeo. Cesare osservò come l’odore dei roghi era lo stesso per i barbari e per i romani.

Sul piano giuridico, il Sindaco ricorda che «secondo il DPR 285/90 art. 78, il Tempio per la Cremazione va realizzato all’interno del cimitero, pertanto è stata la ditta a sceglierne il luogo più adatto a tal fine, per la facilità di accesso dalla strada provinciale». Ma il punto vero rilevato dalla amministrazione riguarda la forte domanda di cremazioni che arriva dalla popolazione locale, come nel resto del Paese. Non è raro vedere esequie celebrate nei paesi irpini senza tumulazione, in attesa del trasporto del feretro nei centri specializzati del Cilento, per la cremazione, prima del ritorno nel proprio cimitero. «Non era certo il fattore economico a motivare la costruzione dell’impianto, in quanto gli introiti per l’Ente Comune nel breve periodo sono minimi». E conclude: «Non è la vittoria di nessuno, ma è soltanto buon senso che avvalora ancora di più la priorità dell’Amministrazione Comunale che è quella di garantire la tranquillità e la serenità dei cittadini. Solo ed esclusivamente per questo motivo si procederà con la revoca della delibera in Consiglio Comunale».

L’Opposizione: «Finalmente alle spalle la vicenda del forno crematorio»

Pratola Serra dall’alto

«Il gruppo di opposizione “SiAmo Pratola Serra” dopo essersi opposto fermamente alla costruzione del forno crematorio nel cimitero della frazione San Michele, accoglie con grande soddisfazione il dietrofront annunciato dal sindaco in diretta tv pochissimi minuti fa», si legge in una nota. «Ormai alle spalle la penosa vicenda del Forno Crematorio, manifestiamo la grande soddisfazione per aver portato avanti una battaglia decisa e decisiva per le sorti di Pratola Serra.

«Non gioiamo per la vittoria perché riteniamo che questa sia la VITTORIA dell’intera comunità che ci a seguito incessantemente in questi giorni perché fortemente preoccupata per le sorti delle nuove generazioni», aggiungono. «Avremmo consegnato alla storia, non un Tempio come l’hanno chiamato per farlo sembrare più bello, ma l’ennesimo Scempio figlio di decisioni scellerate assunte da questa amministrazione che con voce tremante annuncia la mesta ritirata cercando di svincolarsi dall’enorme imbarazzo».

L’attacco è politico. «Il sindaco dice che hanno fatto solo un esperimento per vedere come la pensava la comunità, ma questo andava fatto prima di votare il progetto senza dare spiegazioni in consiglio comunale». Ma «a noi poco interessano queste spicciole polemiche, l’importante è che venga convocato il consiglio comunale, che noi abbiamo richiesto, per votarne la revoca. Il popolo unito non sarà mai vinto».


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