Livio Petitto

Una nuova lista civica targata Livio Petitto, pronta a raccogliere una parte degli scontenti del centrosinistra, in appoggio alla compagine di Gianluca Festa.

E’ il progetto che starebbe portando avanti l’ex consigliere comunale di Avellino, più volte campione di consensi a Piazza del Popolo e riferimento dell’area De Caro in Città, per le prossime elezioni amministrative.

Il palazzo degli uffici in piazza del Popolo, sede della amministrazione comunale di Avellino

Nel Pd, dunque, si consumerebbe un nuovo strappo dopo quello del rappresentate di Davvero, al termine del percorso congressuale nazionale, che ha visto la netta affermazione della mozione Zingaretti, mentre Petitto ed i suoi hanno sostenuto l’ex reggente del Nazareno, Maurizio Martina, che in Irpinia ha sopravanzato il governatore del Lazio.

Tutto ciò accade proprio quando a via Tagliamento sembra tornare il sereno o quantomeno si profila una schiarita, anche se non priva di tensioni latenti, e si apre la possibilità di un confronto con i partiti del centrosinistra ed il coinvolgimento delle associazioni di area progressista e di una serie di realtà sociali del territorio.

Tra gli elementi di novità: il ritiro da parte di Michelangelo Ciarcia del ricorso in Tribunale contro l’elezione del segretario provinciale, Giuseppe Di Guglielmo, che avrebbe visto la condivisione più o meno convinta dell’ex senatore Enzo De Luca, dell’ex deputato Luigi Famiglietti e del parlamentare Umberto Del Basso De Caro; l’intenzione del segretario di includere negli organismi dirigenti rappresentanti delle altre componenti e la convocazione di un’assemblea del centrosinistra, ad opera dell’associazione “Controvento”, con l’adesione di Popolari, dell’aggregazione di sinistra “Si Può” e della civica moderata del consigliere Vincenzo Alaia.

 

Iniziative che non avrebbero entusiasmato Petitto, che aveva espresso una linea differente, tesa alla contrapposizione con l’area D’Amelio e alla decapitazione del segretario Di Guglielmo, e contraria alla riproposizione di un accordo con gli ex alleati demitiani, che a loro volta avevano posto un veto contro di lui e contro Festa.

Uno scenario, dunque, che avrebbe determinato un’accelerazione del progetto autonomo ed il rafforzamento dell’asse con Davvero. La situazione lascerebbe intendere che, nonostante la disponibilità manifestata dal circolo cittadino del Pd “Il coraggio di cambiare” (vicino a Festa e decariani) ad aderire al percorso di costruzione di una lista ufficiale di partito, da parte dell’ex vicesindaco non vi sia la reale volontà di attenersi alla linea dei Democratici o perlomeno si preferisce continuare a restare in bilico, giocando su eventuali trattative.

L’intesa tra Festa e Petitto, anche se quest’ultimo non si ricandiderebbe personalmente al Comune di Avellino, sembra confermare le voci di un patto di lunga durata tra i due, che prevede un secondo tempo, costituito dalle elezioni regionali, con l’esponente decariano pronto a giocarsi la partita per un seggio a Palazzo Santa Lucia.

Gli interrogativi e le incertezze attorno all’operazione restano tante, ma gli ex consiglieri comunali starebbero lavorando per allargare la compagine anche ad ulteriori soggetti.

Nella componente De Caro però cresce il malcontento e si allarga il solco che esiste tra Petitto ed altri rappresentanti della Città, come Enza Ambrosone, ma anche dell’Alta Irpinia, come il consigliere provinciale e comunale di Sant’Angelo dei Lombardi, Rosanna Repole, o lo sganciamento degli ex lettiani, che fanno capo a Lello De Stefano, già presidente dell’Alto Calore.

Se e come reagirà il Pd di fronte all’ennesima fuga in avanti di un pezzo del partito è tutto da verificare, anche se da più parti si chiede, ormai da tempo ed in maniera inascoltata, il rispetto delle regole e provvedimenti conseguenti per chi le disattende.

 

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