Nicola Zingaretti

In queste ore di vigilia per le primarie del Pd si moltiplicano gli appelli al voto da parte dei candidati nelle diverse liste a sostegno di Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti. Teresa Mele ed Anna Carbone, già componenti della giunta comunale fino allo scorso anno, lanciano un appello alla partecipazione popolare più ampia, spiegano, «in un momento cruciale per il Paese, ma denso di significati». Questo non è un week end qualunque, sottolinea Teresa Mele.

Teresa Mele, candidata alle primarie nella lista a sostegno di Nicola Zingaretti

«Nello stesso fine settimana di un anno fa si votava per la Camera e il Senato, era il 4 marzo. Allora sappiamo come è andata, qualcuno parlò di tsunami della politica, ad opera del Movimento Cinque Stelle. Come sono cambiate le cose solo dodici mesi dopo…», osserva l’ex assessore alle Politiche Sociali nel Capoluogo. «Il 3 marzo di quest’anno soprattutto da noi, nelle regioni meridionali tanto generose con il Movimento di Beppe Grillo, Luigi Di Maio e, soprattutto, di Davide Casaleggio, le primarie del Pd offrono l’opportunità di mandare un segnale chiaro a chi oggi si è chiuso nel Palazzo, dimenticando i problemi e le sofferenze della gente comune». Per Teresa Mele «si vorrebbe anestetizzare il disagio sociale con il contentino del reddito di cittadinanza, mentre si chiudono i cantieri, si fa volare il debito pubblico, si sprecano miliardi per non sapere gestire i rapporti internazionali e si espongono famiglie e imprese ad una nuova recessione, avendo già dilapidato il lavoro fatto dai governi precedenti».

Anna Carbone, candidata alle primarie nella lista s sostegno di Nicola Zingaretti. È stata assessore al Comune di Avellino

Per Anna Carbone «il Movimento Cinque Stelle ha dato la più ampia dimostrazione della propria approssimazione e irresponsabilità anche sul piano locale, come dimostrano i pochi mesi in cui hanno guidato il Comune di Avellino». E spiega: «Gli slogan e il nuovismo sono armi vincenti nella campagna elettorale, soprattutto quando ci si candida senza aver mai avuto impegni amministrativi, ma la soluzione dei problemi è un’altra cosa». Per questo, Anna Carbone chiede agli elettori avellinesi ed irpini una forte partecipazione alle primarie di domenica. «Occorre dare alla nostra provincia, così come al Paese, una alternativa in grado di assumere responsabilità e guidare di il Mezzogiorno e l’Italia fuori dalle secche in cui è stata gettata dal governo gialloverde». Per questo, aggiunge, «pur riconoscendo a tutti i candidati una credibilità ed uno spessore, ritengo che le idee e le capacità di chi ha guidato la Provincia di Roma e ora la Regione Lazio, possano raddrizzare una barca che con gli attuali timonieri offerti da Lega e Cinque Stelle, rischia di imbarcare acqua al punto di affondare».

Su questo punto Teresa Mele guarda già alla prospettiva delle prossime scadenze elettorali nazionali con le europee, sia a livello provinciale di quest’anno e regionali tra un anno. «Occorre dare forza al segretario nuovo del Pd, per questo è importante che venga eletto direttamente ai gazebo, in vista del confronto elettorale con il vero antagonista, la Destra di Matteo Salvini». Secondo Mele, su questo punto in accordo con l’analisi prevalente nell’Area Zingaretti, «il Movimento Cinque Stelle non reggerà al calo di consensi, che un’azione di governo sconclusionata accentuerà nei prossimi mesi, quando gli italiani si vedranno toccati nelle tasche». E aggiunge: «Al Pd serve un leader in grado di unire non le correnti, ma la gente con il partito, non tanto i partiti con i partiti, ma il sentimento popolare con le rappresentanze. Nicola Zingaretti è l’uomo giusto per far tornare a votare milioni di persone che non hanno frequentato le cabine elettorali rifiutando la lontananza di una politica chiusa nel proprio recinto».

Franco Russo, presidente del circolo avellinese del Pd di San Tommaso

Un invito a votare in massa alle primarie arriva anche da Franco Russo, riferimento del maggiore circolo del Pd nella città di Avellino, quello di San Tommaso. «Andiamo tutti a votare per scegliere la nostra guida per gli anni a venire, non solo per il partito, ma per il Paese: tifo per l’Italia e poi a seguire tifo per il centrosinistra, per il Partito Democratico e, in ultimo, tifo per Nicola Zingaretti come segretario nazionale e per Leo Annunziata come segretario regionale». Russo sceglie Zingaretti come segretario perché «per me rappresenta, in questo momento, la sintesi migliore del Partito e interpreta al meglio il giusto sentimento di cambiamento che tutti avvertiamo». Per l’ex consigliere comunale di Avellino occorre affidare al Governatore del Lazio il mandato per costruire l’alternativa. «Abbiamo un Governo giallo verde che sta facendo del male al nostro Paese e sta peggiorando le già difficili condizioni economiche degli italiani». Per questo «abbiamo bisogno di un Governo attento alle esigenze dei più sfortunati e più deboli, ma abbiamo anche bisogno di un Governo che assicuri la ripartenza del nostro sistema produttivo, che assicuri la crescita, con ovvie ripercussioni sulla occupazione dei giovani e meno giovani e che mantenga i patti con i nostri partners oltre frontiera per avere credibilità presso i mercati internazionali», spiega ancora Russo.


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