Cgil: applicare alla Lioni Grotta il decreto Toninelli ‘sblocca-cantieri’

L'intervento del segretario irpino Franco Fiordellisi che attacca frontalmente il Ministro e la deputazione pentastellata: «Siamo al Giano bifronte, ad uno sdoppiamento incomprensibile, dei nostri rappresentanti locali di Governo che a livello nazionale ammettono necessità di Commissari ad Acta mentre a livello locale li rinnegano».

La Cgil chiede al Governo di applicare alla SSV Lioni Grottaminarda i princìpi del decreto che il Ministro Danilo Toninelli ha annunciato per riformare lo “Sblocca Cantieri” approvato dal Governo Renzi nel 2014.

«Il decreto legge in arrivo, permetterà l’uso in maniera massiva di commissari ad acta ‘in tutti i casi in cui si presentino ostacoli con l’iter dell’opera, Commissari in casi di inchieste della magistratura, in casi di fallimenti dell’impresa appaltatrice, in casi di procedure bloccate, in casi di ritardi progettuali o esecutivi molto gravi’, recita la norma».

Uno dei viadotti in costruzione lungo la Lioni Grottaminarda
Il segretario provinciale della Cgil, Franco Fiordellisi

Questo è esattamente il caso della Lioni Grottaminarda, conclude il segretario provinciale della Cgil, che non nasconde le perplessità del sindacato sul sistematico ricorso a commissariamenti per rendere realizzabili lavori pubblici che invece dovrebbero seguire un iter ordinario. In ogni caso, la riflessione della Cgil è semplice: non si può far saltare la struttura commissariale operativa per un’opera in avanzato stato di realizzazione, come la Lioni Grottaminarda, e poi prevedere invece commissari per decine di altri cantieri oggi bloccati per motivi procedurali o di altra natura connessa alla messa in esecuzione.

Il sottosegretario agli Interni, Carlo Sibilia

«Se questo è l’intento del Governo, accantonando la posizione contraria della Cgil sulla norma appalti, voglio focalizzare l’attenzione sulla previsione dei commissari ad Acta, e in particolare capire, facendo rilevare qual è la contraddizione che si è creata tra rappresentanti del Governo nazionale e rappresentanti delle Governo di elezione Irpina, in particolare del Sottosegretario di Stato, On. Carlo Sibilia», scrive testualmente Franco Fiordellisi.

«In quanto rappresentanti dei Lavoratori, vorremmo capire perché la previsione massiva di Commissari del Decreto legge previsto, proprio per la gestione delle attività complesse, che gli uffici preposti non riesco a gestire nell’ordinarietà, per la complessità delle opere da farsi, è stato invece negato per la gestione dell’opera pubblica Lioni Grottaminarda, in cui il commissario c’era e, di sicuro, dovrà tornare per completare l’opera», scrive l’esponente sindacale, che con i colleghi delle altre sigle, con i rappresentanti degli enti locali e di Confindustria, ha diffidato il Governo Conte dall’ottemperare allo sblocco dell’opera, salvo riservarsi azioni definite anche “eclatanti”.

Il Commissario di Governo per la realizzazione dell’Asse a scorrimento veloce Lioni-Grottaminarda, Filippo D’Ambrosio

«Le associazioni sindacali ed Imprenditoriali, unitamente alle Istituzioni locali, da tempo avevano richiesto ai rappresentanti del Governo e alla deputazione locale, sempre di governo, di rinnovare il Commissario ad Acta Ing. D’Ambrosio, ma con superficialità e protervia a mezzo stampa, ci è stato fatto sapere che tutto andava al Provveditorato alle opere pubbliche perché dei Commissari se ne poteva far a meno», osserva Fiordellisi. Ma così facendo hanno bloccato di fatto le attività in Irpinia mentre a Roma lavorano alò varo di un decreto che li estende: c’è qualcosa che stride, non va bene, e crea problemi occupazionali e limita l’Irpinia».

«LA LEGGE DEL MINISTRO M5S IMPONE IL COMMISSARIO PER LA LIONI GROTTAMINARDA. HANNO ADESSO UNA SOLA SCELTA». Alla luce dell’azione legislativa in corso da parte del Ministro pentastellato Toninelli, quindi, si richiama l’Esecutivo Conte alle proprie responsabilità. «Negare la necessità del commissario ad acta mette a rischio il completamento dell’opera Lioni Grottaminarda, su cui sono già apportate anche risorse regionali. Praticamente il mancato rinnovo del Commissario ad Acta blocca le attività e porta anche il concreto rischio di licenziamento per i mancati pagamenti dei lavori già fatti, stato avanzamento lavori». Fiordellisi rileva una contraddizione. «Siamo al Giano bifronte, ad uno sdoppiamento incomprensibile, dei nostri rappresentanti locali di Governo che a livello nazionale ammettono necessità di Commissari ad Acta mentre a livello locale li rinnegano». Per questo , prosegue, «come Cgil, unitamente a Cisl Uil, Categorie sindacali degli edili, Amministratori Locali e Industriali stiamo chiedendo tavolo specifico al Presidente Conte, Il Vice premier Di Maio e il Prefetto di Avellino, quale garante, per l’urgente riavvio dei lavori, scongiurando licenziamenti e blocco dell’opera». In conclusione, «il Governo deve garantirci il completamento della Lioni Grottaminarda, con specifico Decreto di nomina Commissario ad Acta», provvedendo a indicare per far presto, lo stesso ingegnere D’Ambrosio. «Confidando nel buonsenso e ragionevolezza degli interessati che vorranno certamente smentirmi nell’averli indicati come “Giano Bifronte” in questa delicatissima vicenda che riguarda la Nostra terra».

LA NORMA IN ARRIVO ANTICIPATA DAL MINISTRO DANILO TONINELLI. Nei giorni scorsi il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha preannunciato una norma ‘Sblocca cantieri’ urgente, per anticipare alcuni punti della riforma del Codice Appalti. L’intervento in affiancamento alla revisione del Codice degli Appalti, in previsione della quale procede il ciclo di audizioni con le proposte di modifica. Tra le novità attese: la reintroduzione dell’appalto integrato, l’estensione della progettazione semplificata alle manutenzioni straordinarie, l’eliminazione dei limiti al subappalto, il mantenimento  dell’obbligo di mandare in gara il progetto esecutivo, la riduzione delle stazioni appaltanti e lo sblocco delle assunzioni. Parlando delle nuove norme in arrivo, a margine di un incontro con l’Associazione nazionale costruttori edili, il Ministro ha sottolineato l’esigenza di cambiare il Codice dei contratti pubblici «in modo organico e non affrettato», ma, nel contempo, «ci sono delle modifiche che possono essere anticipate in un decreto legge sblocca-cantieri ormai assolutamente necessario e improrogabile per dare presa concreta agli investimenti su cui il governo sta facendo un grande sforzo e per accelerare il rilancio del settore delle costruzioni».


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