Gesualdo, in via Cappuccini la sede unica scolastica

L'amministrazione comunale ha recuperato i finanziamenti disponibili per un altro edificio pubblico, convogliandoli su un programma in corso di efficientemento energetico nell'edificio delle ex scuole elementari di via Cappuccini. Il Sindaco Edgardo Pesiri: «Il fabbricato sarà riqualificato conservando gli interventi già posti realizzati per l’isolamento termico e ai pannelli fotovoltaici»

A Gesualdo l’ex scuola elementare di via Cappuccini diventerà sede unica per la scuola primaria e secondaria di primo grado grazie allo sblocco dei fondi destinati, in un primo momento, all’Istituto “Cillo Palermo” dichiarato inutilizzabile per alta vulnerabilità sismica.

È il risultato raggiunto dall’Amministrazione comunale di Gesualdo, guidata dal Sindaco Edgardo Pesiri, si legge in una nota. «Dopo un’attenta valutazione siamo riusciti ad ottenere dalla Regione Campania, quale unica soluzione possibile, il trasferimento dei fondi destinati alla scuola media ‘Cillo Palermo’, non sufficienti a coprire le spese di adeguamento sismico della detta struttura», ha dichiarato il primo cittadino.

«Invero, la nuova proposta progettuale, avanzata dalla nuova Amministrazione e accolta dalla Regione, andrà a sostituire la soluzione originaria della vecchia Amministrazione del tutto irrealizzabile dal punto di vista economico e ormai datata quanto agli interventi tecnici». Il finanziamento della Regione servirà invece per mettere in sicurezza una struttura già oggetto di lavori di efficientamento energetico che hanno richiesto una spesa di circa 1 milione di euro. «L’ex scuola elementare, attualmente chiusa nonostante la rilevante spesa per il cennato efficientamento energetico, potrà infatti essere riqualificata in base agli attuali requisiti dettati dalle normative antisismiche, conservando gli interventi già posti in essere relativi all’isolamento termico e ai pannelli fotovoltaici», fanno sapere dalla Amministrazione comunale.

Edgardo Pesiri, sindaco di Gesualdo

PESIRI: «RECUPERATI I FONDI REGIONALI, EVITATO UN CONTENZIOSO, GARANTITO UNA SEDE INNOVATIVA». Il Sindaco Edgardo Pesiri enumera i risultati ottenuti: «In primo luogo, abbiamo scongiurato la perdita di un finanziamento per circa 1 milione e 400mila euro destinato a una struttura che presenta innumerevoli problematiche strutturali, da rendere irrealizzabile l’opera o realizzabile tramite un finanziamento di gran lunga superiore a 1,4 milioni di euro». Inoltre, «riusciremo a recuperare una struttura che è, invece, più facilmente riqualificabile e in grado di ospitare più scuole». In terzo luogo, «il Comune riesce a mettersi al riparo da un eventuale contenzioso, pregiudizievole per la comunità di Gesualdo, causato dalla vecchia Amministrazione, che ha utilizzato un finanziamento ‘energetico’ su una struttura inagibile, ad oggi ancora chiusa, in dispregio agli obblighi e ai vincoli afferenti il finanziamento stesso». Per questo, «Sono orgoglioso, unitamente a tutta la Amministrazione, di aver risolto la problematica scolastica ereditata e aggravata dalla precedente Amministrazione. Abbiamo lavorato tanto per raggiungere questo obiettivo».

Il castello di Gesualdo

IL PROGETTO. Sull’edificio di via Cappuccini, oggetto del finanziamento regionale appena autorizzato, in conformità a quanto disposto dalle linee guida del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, «si interverrà con la tecnica dello svuotamento, una tecnica innovativa che permetterà di preservare l’involucro esterno e tutti i lavori di efficientamento energetico, ottenendo, al contempo, dei vantaggi in termini di flessibilità architettonica e funzionale». Già definita la distribuzione degli ambienti interni: «Dei circa 2.400 metri quadrati a disposizione saranno allocate le aule della scuola primaria, attualmente ubicate nella Casa Canonica, e della scuola secondaria di primo grado, ora dislocate nel Comune di Frigento. Il riuso e l’adeguamento sismico dell’edificio (ex scuola elementare) rappresenteranno la rinascita di un’area che, nel corso degli ultimi anni, si è deprivata di quella storica e vivace identità associata alla formazione scolastica. Il recupero della struttura comporterà, inoltre, la rivitalizzazione  dell’intera Comunità  che solo così può ritrovare  nel proprio territorio le condizioni sociali di un vivere quotidiano decoroso e dignitoso».


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