Sprar Conza, polemica dopo l’arresto di un rifugiato. La Onlus replica

«ISTITUZIONE OPERANTE DA UN DECENNIO, INTEGRATA NEL TESSUTO SOCIALE LOCALE». Dopo l'episodio che ha portato all'arresto di un uomo originario della Guinea, accusato di aver attentato alla vita di un connazionale al termine di una lite, lettera aperta alla consigliera comunale Giuseppina Tufano, delegata all’immigrazione, e per conoscenza al Tutor regionale. Mano tesa verso l'amministrazione: «Serve dialogo costruttivo»

A Conza della Campania non si placano le polemiche intorno al Centro Sprarr. Soprattutto dopo l’episodio che ha portato all’arresto di un uomo originario della Guinea, accusato di aver attentato alla vita di un connazionale al termine di una lite. Sulla vicenda torna l’Associazione 2000 Onlus, con una lettera aperta diffusa oggi e indirizzata alla consigliera  comunale di Conza Giuseppina Tufano, delegata all’immigrazione, e per conoscenza: al responsabile unico del procedimento per lo SPRAR del Comune di Conza della Campania, quindi al Capogruppo Minoranza Consiliare e al Tutor regionale dello SPRAR. Nella missiva si punta a chiarire l’episodio citato. Di seguito la nota.


Necessario riprendere il dialogo a Conza. Lettera aperta alla Delegata alla Immigrazione

dell’ing. Vito Del Buono*

E’ da un pò di tempo che si utilizza la stampa locale per mistificare la realtà dei fatti e strumentalizzare la disperazione di giovani vite senza riferimenti, come quella dell’ex beneficiario che in un momento di smarrimento il 14 u.s. ha compiuto un atto grave contro il suo migliore amico che con grande generosità cercava di aiutarlo, anche mettendo a rischio la propria incolumità. Tale modus di fare politica evidenzia esclusivamente la mancanza di rispetto per una tragica vicenda umana. In tale contesto fa male alla intera comunità irpina leggere la nota a firma della consigliera Tufano Prof.ssa Giuseppina. Fa ancor più male a chi, con impegno e dedizione quotidiana, fatica non poco per garantire la giusta accoglienza a chi fugge da guerre e persecuzioni,. Soprattutto perché questa strumentalizzazione dei fatti proviene da una educatrice di giovani ragazzi a pochi giorni dal convegno tenutosi nelle scuole di Conza della Campania, durante il quale, la relatrice Dott.ssa Vera Tufano, con passione commovente e grande professionalità, tentava di far giungere, al contrario delle parole riferite ai giornali dalla cugina consigliera, ai nostri bambini un messaggio per diffondere “… radici contro l’odio e seminare messaggi di pace”.

Ma veniamo alla verità dei fatti accaduti il 14 c.m.: il giovanissimo cittadino guineano, titolare di protezione umanitaria, giorni prima usciva dal centro SPRAR con uno specifico progetto di vita. Purtroppo, a distanza di pochissimo tempo, lontano dallo SPRAR, si è venuto a trovare in una situazione di completa emarginazione, senza alcun punto di riferimento e senza nessun sostegno. Unico luogo da lui conosciuto dove poter trovare ricovero e sostegno è stato lo SPRAR di Conza della Campania.

L’équipe multidisciplinare, al suo ritorno, si è mostrata immediatamente pronta ad ascoltarlo, vagliando tutte le possibili soluzioni per fornire aiuto ad una persona in stato di disagio, prendendo immediatamente contatti, sia telefonici che a mezzo mail, con il Tutor regionale, offrendo la propria disponibilità ad accogliere nuovamente l’ex beneficiario, considerato anche la disponibilità di posti liberi. Tuttavia, come ben noto, le recenti disposizioni normative introdotte con la c.d. legge Salvini, hanno di fatto impedito di percorrere tale soluzione.

L’apprendere, in un momento di estremo bisogno, l’impossibilità di essere riaccolto all’interno del Centro, ha evidentemente contribuito ad aggravare lo stato confusionale in cui riversava il ragazzo tanto da scatenare in lui sentimenti di rabbia così intensi che lo hanno portato a manifestare gravi turbe del comportamento con agiti aggressivi e, talvolta, pensieri deliranti a carattere persecutorio nei confronti degli operatori del nostro Centro e dei beneficiari, anche di quelli che considerava suoi amici.

Attesa la gravità della situazione, nella mattinata del 14 febbraio u.s. si è provveduto a segnalare la presenza del giovane guineano sia alla Prefettura che alla locale stazione dei Carabinieri, sia al Comune di Conza della Campania di cui la Prof.ssa Tufano è la delegata all’immigrazione, che al Servizio Centrale dello SPRAR.

Purtroppo, gli eventi sono precipitati durante la stessa mattinata: l’ex beneficiario, in un evidente stato di alterazione psichica, in preda a deliri persecutori e privo di qualsiasi controllo, ha tragicamente riversato la sua ira contro l’amico che tentava in ogni modo di aiutarlo. Gli operatori, allertati, si sono immediatamente recati sul posto ed hanno richiesto l’intervento dei Carabinieri, oltre che del 118. Dell’evolversi dei fatti l’Ass.ne Irpinia 2000 Onlus ha prontamente informato durante la mattina del 15 febbraio l’Amministrazione comunale di Conza della Campania, nella persona del Sindaco, ed il R.U.P., annunciando in quella stessa sede che avrebbe provveduto a dettagliare gli eventi con nota scritta, puntualmente inviata il successivo 16 febbraio.

Pertanto, mal si comprendono le infelici esternazioni della consigliera Giuseppina Nadia Tufano la quale bene farebbe a migliorare la sua comunicazione con il proprio Sindaco attesa la delega che gli è stata attribuita nonostante non avesse, come mostrato, conoscenza dei fatti avvenuti il mattino del 14 e del 16 c.m.

Infatti, attribuire, semplicisticamente, ai fatti accaduti una assenza di controllo, significa non saper (o non voler) cogliere la complessità delle mille faccettature che esistono dietro situazioni di disagio e di frustrazione, come quella che, suo malgrado, si trovava a vivere un ex ospite del Centro.

Così come non si comprendono affermazioni prive di fondamento secondo le quali la comunità locale avrebbe perso la tranquillità e stia temendo per la propria incolumità stante l’oggettiva assenza, da quando è stato attivato il centro SPRAR di Conza della Campania oltre 10 anni fa, di episodi degni di narrazione a danno della stessa.

Di contro, ignora la Tufano che le sue sventurate esternazioni, incluse quelle sciorinate ai giornali, giungono anche agli altri ospiti del Centro, che sul punto mostrano sdegno, dandone una lettura di manifestazione nei loro confronti di sentimento di odio e razzismo. Questo modo sconsiderato di fare politica rischia di minare la tranquillità della popolazione, dove per popolazione è ora che la Tufano inizi ad includere anche gli ospiti del Centro trattandosi anche loro di persone.

Si ricorda alla consigliera Tufano che l’Associazione sin dal mese di luglio 2018 attende di ricevere riscontro alla richiesta di confronto con l’Amministrazione. La delegata all’immigrazione deve ancora riscontrare la nota inviata all’amministrazione il 17/09/2018 con la quale l’Associazione auspicava un sano contraddittorio fondato sul dovere per entrambe le parti (ente titolare ed ente gestore) di svolgere un ruolo volto esclusivamente ai valori civili di cui TUTTI dobbiamo essere promotori e sostenitori.

(*): Presidente p.t. dell’Associazione Irpinia 2000 Onlus – Conza della Campania

 

 

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