Comune di Avellino, verso l’archiviazione del dissesto. Si approva il bilancio di previsione

VIA AL RIORDINO DEI CONTI COME PREMESSA DEL RISANAMENTO E DEL RILANCIO DELLA SPESA PUBBLICA DESTINATA AGLI INVESTIMENTI. Con il documento di programmazione saranno approvati tutti gli altri provvedimenti: gli equilibri di bilancio dello scorso anno, il completamento del Consuntivo 2018 con l'individuazione delle coperture, il Preventivo 2019 e il Piano di riequilibrio. Il nuovo sindaco in primavera potrà guidare un'amministrazione libera da vincoli in un percorso obbligato di rigore ed efficienza

Il bilancio preventivo del Comune di Avellino e tutti gli atti riguardanti la situazione finanziaria dell’ente saranno approvati entro la prossima settimana. Il commissario prefettizio Giuseppe Priolo, insieme al viceprefetto vicario Silvana D’Agostino, e al subcommissario Francesco Ricciardi, sono al lavoro per definire una strategia di gestione del disavanzo, dimensionato oggi in circa 36 milioni di euro.

CONFRONTO A TAPPE SERRATE. Sta per concludersi l’esame degli atti e dei controlli prodotti negli ultimi anni, da parte della Corte dei conti, del Ministero delle Finanze, dei Revisori dei conti e degli stessi uffici di Ragioneria del Comune, quindi la ricognizione dello stato finanziario dell’ente, alla luce dell’andamento delle entrate e della gestione dei contenziosi. Un approfondimento di cui si è fatto carico innanzitutto il dirigente di prima fascia Ricciardi, l’esperto del settore inviato ad Avellino dal Ministero degli Interni per stabilire la linea di intervento. Con il bilancio saranno approvati tutti gli altri provvedimenti: gli equilibri di bilancio dello scorso anno, il completamento del Consuntivo 2018 con l’individuazione delle coperture, il Bilancio di Previsione 2019 e il Piano di riequilibrio. Alla luce degli elementi che emergono e delle valutazioni pregresse, anche se non è stata ancora assunta nessuna decisione in merito, appare improbabile supporre che si vada verso la dichiarazione di dissesto del Comune. Plausibile, invece, ritenere che sia predisposto a supporto del Bilancio 2019 e del Consuntivo 2018 un Piano di rientro in quindici anni, come suggerito anche dal dirigente alle Finanze, Marotta. Il lavoro dello staff commissariale sarebbe potuto terminare anche molto prima se l’amministrazione uscente, guidata dall’ex sindaco Vincenzo Ciampi, avesse comunque predisposto gli atti necessari, essendo stati peraltro pure diffidati dalla Prefettura a farlo, per l’approvazione degli equilibri di bilancio, ma anche di una strategia d’intervento alternativa all’ipotesi del dissesto, sulla quale ha preferito concentrarsi, benché non fosse stata indicata dai tecnici.

Palazzo di Città e la Torre dell’Orologio, simbolo di Avellino

LA LINEA DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO: RISANAMENTO E RIPRESA DEGLI INVESTIMENTI CON IL RIORDINO PREVENTIVO DEI CONTI. Un impegno notevole, dunque, quello profuso sull’opera di riordino e aggiustamento dei conti, prima ancora che di risanamento. Per questo, il lavoro fin qui svolto dalla terna commissariale è andato avanti di pari passo con l’azione di recupero delle risorse relative a programmi di intervento finanziati dall’Unione europea. Il Comune ha già la delega della Regione Campania per il Pics, il Piano Integrato Città Sostenibile, approvato dal consiglio comunale su proposta della giunta di Paolo Foti nei giorni che hanno preceduto il voto della scorsa primavera, ripreso successivamente anche dall’esecutivo Ciampi. Ha già sbloccato la riorganizzazione del sistema dei servizi sociali del Piano di zona A4, assumendo direttamente il coordinamento dell’ambito e con il via libera ai passaggi necessari per la costituzione dell’azienda consortile. Sono in corso la gestione di contenziosi e lo sblocco di lavori importanti, come quelli inerenti la bonifica e la riqualificazione di Piazza Castello, questioni di cui renderà conto alla città con il via libera al bilancio 2019.

IL COMUNE DI AVELLINO POTRÀ ESSERE AMMINISTRATO SENZA IPOTECHE DAL NUOVO SINDACO. La nuova amministrazione che si insedierà dopo le elezioni di primavera troverà, dunque, un quadro chiaro ed un percorso avviato. Lo spinoso nodo dell’eventuale dichiarazione di dissesto perciò non potrà essere, ancora una volta, argomento di campagna elettorale. Sarà il commissario Priolo ad assumersi la responsabilità di decidere sulla terapia da adottare per il risanamento dei conti.

Il Palazzo di Governo al corso Vittorio Emanuele II ad Avellino

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