L'area industriale di Solofra

Cento persone denunciate, 7 aziende chiuse e altrettante sanzionate per il lavoro nero; altre 17 sono state chiuse perchè risultate irregolari per violazione di norme dell’inquinamento ambientale. Fra queste spicca il caso di una conceria che impiegava 9 lavoratori in nero su 13 complessivi.

Questi i risultati di una vasta operazione avviata dalla task force dei carabinieri che sta operando in coordinamento con la Prefettura di Avellino, con il Dipartimento Sicurezza sui Luoghi Sicurezza dell’Asl di Avellino, la Direzione Provinciale del Lavoro e con l’Arpac.

Il Comando provinciale dei Carabinieri ad Avellino

L’operazione è stata realizzata dall’Arma dei Carabinieri attraverso la sinergia tra i Nuclei Forestali, Operativo Ecologico e quello dell’Ispettorato Lavoro dei Carabinieri, in collaborazione con le stazioni dell’Arma sparse sul territorio. Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino ha intensificato per tutto il 2018 i servizi finalizzati al contrasto dell’inquinamento ambientale, del lavoro nero e quelli atti a garantire il rispetto delle norme che riguardano al sicurezza sui luoghi di lavoro.

Questa task force ha operato negli ultimi 5 mesi rivolgendo particolare attenzione al Distretto Conciario di Solofra, per accertare violazioni delle norme sullo smaltimento o il trattamento dei rifiuti speciali non pericolosi. E ancora, si sono verificate l’illecita immissione di scarichi di acque reflue industriali nella rete fognaria pubblica; l’attività di stoccaggio dei rifiuti in assenza di autorizzazione e con superamento del limite quantitativo e temporale; la sussistenza di locali privi di adeguati sistemi per la sicurezza degli operai; la presenza di lavoratori non sottoposti a visita medica preventiva prima di essere adibiti a mansioni che comportano le esposizioni ad agenti chimici, pericolosi per la salute.

I Carabinieri di Solofra

Con una nota, diffusa dal Comando provinciale dei carabinieri, sono stati illustrati i risultati di questa imponente operazione per la legalità sui luoghi di lavoro. Sui due fronti principali, sono state controllate: per il contrasto al lavoro nero 41 aziende di cui irregolari sono risultate 14, per la presenza complessiva di 27 lavoratori in nero. Per 7 di esse è stata disposta la sospensione delle attività con maxi sanzione, alle restanti 7 sono state contestate solo le altre sanzioni amministrative.

Sul fronte dell’inquinamento ambientale sono state controllate 35 aziende, di cui sono risultate irregolari 17, per tutte è scattato il sequestro e la sospensione delle attività per deposito di rifiuti non autorizzato e/o scarico di acque reflue industriali non autorizzato.

Complessivamente tra titolari e legali rappresentanti delle aziende sono state denunciate 100 persone. Nella nota l’arma dei carabinieri comunica che “di concerto con la Prefettura di Avellino, proseguiranno con cadenza settimanale i controlli al fine di sottoporre a verifica sui settori del lavoro irregolare, dell’inquinamento ambientale e della sicurezza sul lavoro tutte le ditte operanti su territorio provinciale”. L’obiettivo è contrastare le violazioni sul lavoro “ancora troppo spesso scenario di incidenti, le cui conseguenze sono rese maggiormente tristi dal fatto che il più delle volte risultano corollario del rispetto delle normative vigenti”.

Il Palazzo di Governo, la sede della Prefettura di Avellino

 

 

 

 

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