Giuseppe Zingaretti

Ha destato sensazione e sentimenti di cordoglio ad Avellino e in provincia la notizia giunta in serata da Varese della avvenuta morte di Giuseppe Zamberletti.  Aveva 85 anni ma era malato da tempo, tanto che il decesso è avvenuto in ospedale.

Oggi, martedì 29 gennaio alle ore 10.30 nella basilica di San Vittore a Varese l’Arcivescovo monsignor Mario Delpini presiederà le esequie di Giuseppe Zamberletti, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Per diversi anni l’ex deputato e ministro democristiano è stato protagonista della difficile fase emergenziale post sismica in Irpinia e in Basilicata, quando fu incaricato dal governo di guidare la ricostruzione. La sua nomina avvenne con il decreto 57 del 1982, quando nel febbraio di quell’anno ricevette i poteri speciali ai sensi della legge 8 dicembre 1970, n. 996.

Già commissario nel precedente terremoto in Friuli nel 1976, la notevole esperienza maturata proprio in Irpinia e Basilicata, oltre che il convincimento che all’Italia attiva sismicamente e fragile idrogeologicamente necessitasse una struttura stabile di coordinamento degli interventi in caso di calamità naturale o emergenza, lo indussero a creare la moderna Protezione Civile.

Proprio nel 1982, durante lo svolgimento delle attività commissariali in Irpinia, da Ministro per il coordinamento della protezione civile, si pose a Capo del dipartimento omonimo creato per organizzare e mettere a disposizione dello Stato uno strumento efficace in grado di soccorrere tempestivamente la popolazione, salvando vite proprio nelle primissime fasi successive agli eventi calamitosi.

Iniziò dall’Irpinia e dalla Basilicata il suo percorso costituente della Protezione Civile, che lo impegnò per un decennio, fino alla approvazione della legge numero 225 del 1992.

La sua esperienza nel campo dell’organizzazione degli interventi in risposta all’emergenza, ma anche le notevoli conoscenze acquisite sulle fragilità del territorio nazionale, quindi nel campo della attività di prevenzione, lo hanno reso in questi ultimi quarant’anni una autorità riconosciuta della protezione civile sotto ogni profilo. Nel 2007 divenne presidente della Commissione Grandi Rischi, incarico che proseguì successivamente a titolo onorario.

Sant’Angelo dei Lombardi nei giorni dell’emergenza post terremoto
Giuseppe Zamberletti a Sant’Angelo dei Lombardi in occasione dell’anniversario del terremoto il 23 novembre 2016

L’ULTIMA VISITA A SANT’ANGELO DEI LOMBARDI E AVELLINO NEL 2016 E ’17. Per i suoi uffici commissariali prima, ma dopo il 1992 in occasione di convegni sul rischio sismico e la ricostruzione, Giuseppe Zamberletti era stato di casa in Irpinia, dove era tornato diverse volte sia ad Avellino che nell’area del cratere. In particolare era stato spesso a Sant’Angelo dei Lombardi, centro raso al suolo dal sisma del 23 novembre 1980, simbolo della potenza distruttiva scatenata dal sisma del 1980. E proprio lì l’ultima sua visita irpina nel 2016, su invito di Rosanna Repole, di nuovo Sindaco 36 anni dopo i giorni dell’emergenza, quando si trovò costretta ad indossare la fascia tricolore sotto la tenda dove era stata improvvisata la temporanea sede della giunta e del consiglio comunale. Nell’occasione Zamberletti ammise l’insufficienza della prevenzione sismica in Italia, nonostante gli sforzi e i risultati eccezionali ottenuti invece sul fronte della capacità di fronteggiare le emergenze. L’anno dopo, il 18 novembre 2017, tornò ad Avellino per incontrare di nuovo la Repole, in un convegno dove tra i relatori era stato invitato a partecipare da Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti, che nelle ore successive al terremoto a Sant’Angelo dei Lombardi tenne aperti gli uffici inagibili della locale Procura, con soluzioni di fortuna.

Il cuore di Sant’Angelo dei Lombardi sgretolato dal terremoto del 23 novembre 1980. Su quest’area non è stato ricostruito il fabbricato (peraltro nuovo) allora crollato

Di sicurezza pubblica si era occupato sin dai suoi esordi parlamentari alla Camera dei Deputati, nel 1968, con responsabilità precise in questo settore da Sottosegretario agli Interni nei governi di Aldo Moro e Giulio Andreotti.

Rosa D’Amelio, Presidente del Consiglio Regionale della Campania

IL CORDOGLIO DELLA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE ROSETTA D’AMELIO. “Esprimo cordoglio a nome di tutti gli irpini per la scomparsa dell’ex ministro Giuseppe Zamberletti. La mia terra, negli anni del dopo terremoto del 1980, lo ha conosciuto come commissario straordinario per la ricostruzione”. Su Facebook il ricordo di Giusepoe Zamberletti da parte della presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosetta D’Amelio. “Il terremoto dell’Irpinia fu però anche la definitiva scintilla che fece scattare in Zamberletti, sostenuto dall’ottimo presidente Pertini, la consapevolezza che fosse necessario distinguere la fase del soccorso in emergenza da quella imprescindibile della previsione e della prevenzione dei rischi naturali. Per questo motivo quell’evento drammatico, oltre che per le migliaia di vittime, viene ricordato per aver dato i natali alla Protezione civile e Zamberletti ne è ovunque riconosciuto come il padre”, si legge nella sua riflessione. “Se oggi l’Italia ha un sistema di Protezione civile tra i migliori al mondo per capacità di intervento in emergenza, lo dobbiamo a lui. Il nostro impegno deve essere invece a fare molto ancora di più in materia di prevenzione”.


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