Da Melito a Berlino. Anita Di Pietro porta la cucina irpina in Europa

La giovane melitese dal 26 al 28 gennaio sarà in Germania per un laboratorio di pasta fatta a mano. Proporrà ai più sofisticati palati internazionali, piatti della tradizione irpina.

Anita Di Pietro, 35 anni. Prepara con le mani (e non con l’impastatrice) la pasta fatta in casa. E la esporta. Si reca all’estero e mostra l’arte dell’impasto. “Perchè la pasta – afferma la devi sentire”.

Cuoca presso la trattoria di famiglia, Anita a fine gennaio si reca a Berlino per portare gli odori, l’arte casereccia di qualità eccelsa, le materie prime e il talento irpino. Ambasciatrice dell’italian style e della sua personale e unica capacità di combinare quantità e materie prime, la giovane approderà a Berlino il 26 gennaio. Presentazione di alcuni piatti tipici e laboratorio di pasta fatta a mano. Ospite e protagonista del Wagner Cocktail Bistrot nella capitale tedesca. “Sono stata contattata – ci dice – si tratta di un produttore di vini naturali. Francese. Ha promosso questo evento e ha fatto il mio nome. Ne sono onorata. E’ un modo per portare l’Irpinia in Europa. Preparerò la minestra maritata, i cicatielli con il pulieo e poi un laboratorio sulla pasta”. Già avvezza alle trasferte in Europa, Anita fa delle peculiarità della sua terra la sua forza. “E’ una contaminazione. Si apprende anche dal confronto con altre culture e stili alimentari. Porto quello che sono e che faccio in cucina abitualmente. Siamo immersi in una realtà globalizzata e industrializzata. C’è il rischio perdiamo la capacità di saper fare”.

Lo staff della Trattoria Di Pietro a Melito Irpino

Restia a relegare la preparazione di un piatto ai robot da cucina, Anita rispetta quanti utilizzano le nuove tecnologie per realizzare una ricetta, ma fa una scelta diversa. Manuale. Un modus operandi che “ripete quello che ho visto fare da mia madre che ho affiancato per sette anni”. Poi il rispetto per gli elementi da utilizzare. “Non faccio cucina sottovuoto, ma comprendo chi lo fa e davvero non ho nulla in contrario. Per me però è importante impiegare del tempo e trattare in un certo modo i prodotti”. Un pò “stretta” nella bella irpinia, come tanti giovani, Anita a volte vorrebbe varcare altre mete. “Mi piace osare. Sono considerata ribelle in famiglia. Però mi sento realizzata”. E la scelta di “approfondire la mia cucina a Melito Irpino” l’ho realizzata durante un viaggio a Londra. Perchè alla fine è il mondo che cerca lei e se fosse altrove forse molta della sua maestria potrebbe essere intaccata e non sarebbe magistrale come lo è nel suo paese natale.


INFO | TRATTORIA DI PIETRO A MELITO | mesali.org


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