Pd, D’Amelio e De Luca uniti ai congressi

Dopo oltre due anni di dissidi i due protagonisti del rilancio in provincia di Avellino del Pd negli anni della scissione demitiana si ritrovano convergenti nei congressi regoonale e provinciale. Quindi nel provinciale...

Nel gennaio di undici anni fa si ritrovarono spalla a spalla uniti nel tentativo, poi riuscito, di salvare l’unità del Pd irpino, scosso dalla fuoriuscita di alcuni dirigenti e amministratori locali, al seguito di Ciriaco De Mita, protagonista di un clamoroso strappo nella Assemblea nazionale, in polemica con Walter Veltroni. Enzo De Luca da candidato al Senato, Rosetta D’Amelio estromessa dalla lista per la Camera nei minuti finali della chiusura delle liste, condussero insieme quella campagna elettorale che portò il primo a Palazzo Madama, la seconda di nuovo in Consiglio regionale nel 2010.

La presidente del consiglio regionale, Rosa D’Amelio

A distanza di oltre un decennio i destini dei due si incrociano ancora una volta in un momento delicatissimo per il Pd irpino, fiaccato da due anni di lotte intestine costate quasi tutto: oggi i Democratici di via Tagliamento hanno perso la guida della città capoluogo, della amministrazione provinciale, i seggi parlamentari, una parte importante di consensi. De Luca e D’Àmelio si trovano a ricostruire un partito che ha pagato a caro prezzo non essere riuscito a gestire il suo rapporto con le rappresentanze importate da altre forze politiche. La stessa divisione tra i due, fin quando è formalmente durata, con Rosetta D’Amelio dal 2015 Presidente del Consiglio Regionale e Enzo De Luca non più a Palazzo Madama, non ha mai fatto venir meno il rispetto politico e istituzionale, che prosegue al di là dei ruoli. Tuttavia, quando c’è stata, la divisione nell’assise per esprimere la guida di via Tagliamento ha indebolito il partito, attraversato da troppe correnti esterne. L’epilogo del centralismo fiorentino e le nuove fasi congressuali nazionale e regionale consolidano un dialogo mai davvero interrotto tra i due, nemmeno nei giorni difficili e tormentati dei ricorsi contro il congresso provinciale. In comune hanno certamente la concezione del partito, che considerano con una qualche sacralità la casa comune.

Enzo De Luca

Probabilmente insieme nel sostenere Nicola Zingaretti al nazionale, ieri sera si sono ritrovati proprio a via Tagliamento per accogliere e salutare Leo Annunziata, candidato alla Segreteria Regionale del Partito Democratico campano. Coordinamento provinciale affollato come non lo si vedeva da molto tempo, presenti le componenti che fanno riferimento ai due leader, ieri sera si è avuta la percezione chiara di una svolta imminente, se non già consumata.

Entrambi si sono ritrovati nelle considerazioni svolte dal candidato regionale, il Sindaco di Poggiomarino, che nel sostenere la inderogabile necessità dell’unità come fattore di credibilità presso l’elettorato, ha stigmatizzato la linea del candidato Del Basso De Caro, che misura il suo grado di libertà dalla distanza con il Governatore. Una posizione rimarcata come singolare, visto che l’indipendenza, l’autonomia e l’autorevolezza di un candidato si musurano nella sua capacità di dialogo e concretezza.

Visti i numeri che D’Amelio e De Luca hanno in termini di consenso tra gli iscritti, appare a questo punto probabile una risposta positiva di entrambi all’appello lanciato fa Nicola Zingaretti,  che dalle Alpi alla Sicilia chiede coesione interna, cone presupposto per costruire intorno al Pd una vasta coalizione dall’identità riformista, europeista e repubblicana, in grado di riportare il partito a guidare i processi di rinnovamento e di crescita a livello locale, regionale e nazionale.

Nicola Zingaretti durante una iniziativa politica a Latina

ZINGARETTI IN VANTAGGIO SU MARTINA NEI CIRCOLI. Dal 7 gennaio si sta votando nei circoli per il segretario nazionale e il dato premia chiaramente il Governatore del Lazio. Dopo i primi 150 circoli Zingaretti è in vantaggio con poco più di 2.300 voti, pari al 48,8% nazionale. Maurizio Martina segue con il 36,1%. Per il ticket Giachetti-Ascani c’è il 12,8%, mentre sotto l’1% sono gli altri tre candidati, messi in fila da Maria Saladino che si avvantaggia su Corallo e Boccia.


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