Stazione sciistica del Laceno. Le piste del Lago Laceno a Raiamagra e la seggiovia

Con una nota l’ex concessionario degli impianti invernali del Laceno, la societá Giannoni Sas, interviene con una propria nota, inserendosi nella polemica sul progetto di ammodernamento annunciato dal Comune di Bagnoli. «Circa quanto apparso sui giornali e tv locali in relazione alla vicenda che coinvolge l’Altopiano del Laceno, e quindi la questione delle seggiovie, ritengo necessario che si faccia chiarezza su alcuni punti della vicenda», si legge nel comunicato diffuso da Marzio Giannoni. «Devo dire che quanto dichiarato dal vice sindaco, con delega al turismo, mi lascia colpito ma non sorpreso; che non vi fossero fondi disponibili o opportunità di investimento immediati lo sostengo da tempo. La cosa che resta inspiegabile è come mai oggi si fa appello ai privati e a tutti quanti possano offrire un aiuto al Laceno, per risollevarne le sorti«, scrive Marzio Giannoni. «Ebbene, la dichiarazione è imbarazzante per chi l’ha fatta e rappresenta e smaschera una volta per tutte chi ha millantato disponibilità di denaro inesistente», prosegue Giannoni, che spiega la posizione del suo gruppo.

La mappa degli impianti invernali del Laceno

«L’IMPEGNO DI GIANNONI PER IL LACENO» FINO AL 2017. «La società che rappresento e che ha creato con investimenti privati la realtà sciistica del Laceno, pur continuando a investire le proprie economie, ha subìto istanze di sgombero sulla scorta di fantomatici investimenti da effettuare. Con determinazione e costanza tutte le amministrazioni, compresa l’attuale, hanno intrapreso ogni azione per cacciarci». Nonostante ciò, prosegue, «una ipotesi di soluzione l’avevamo offerta già nel 2014 con la sottoscrizione di un accordo poi rinnegato dall’amministrazione del tempo». Secondo l’ex concessionario «il contenzioso rappresenta solo un alibi per il Comune che, come da dichiarazione fatte, non ha alcuna soluzione pronta ed anzi non l’ha mai realmente avuta. Questo deve far riflettere su tutte le cattiverie riferite a chi ha creato gestito a proprie spese quello che oggi viene definito un fiore all’occhiello». Poi, nel 2017, «pur consapevole della possibilità di dover lasciare tutto, la società che rappresento stava effettuando i lavori di manutenzione per far funzionare gli impianti per altri 10 anni; invece di ricevere un sostegno dalla Comunità Bagnolese, ci veniva imposto di riconsegnare le aree: motivo per cui i lavori non sono terminati». Secondo Giannoni l’Esecutivo di Bagnoli Irpino ha ulteriormente peggiorato le cose: «L’attuale amministrazione si è saputa distinguere: ha emesso l’ordinanza per vietare l’utilizzo di bob, slittini nell’area sciabile che in passato per oltre 40 anni, chi ha gestito non era mai riuscito ad ottenere. Una scelta dei tempi che cambiano: non c’è più ‘Pantalone Giannoni’ che paga per eventuali infortuni dei turisti. Ed infine, credo importante che tutte le persone che hanno intenzione di offrire un supporto si informassero bene sulle cose utili da fare, per non rischiare di riempirsi la bocca di sole belle parole», si conclude la nota.

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