Un cantiere stradale

«Le procedure di gara per l’appalto dei lavori del terzo lotto della Pianodardine-Paolisi sono ancora in alto mare. Auspico che la vicenda si chiuda il prima possibile. Per la Valle Caudina si tratta di un’infrastruttura di notevole importanza». E’ la preoccupazione rappresentata dal consigliere provinciale e vicesindaco di Cervinara, Caterina Lengua, rispetto ai ritardi registrati in Regione, per la firma dei decreti attuativi.

Caterina Lengua, Vicesindaco di Cervinara

«I fondi – precisa l’esponente del Pd – sono stati stanziati da tempo. Ma l’iter non è andato avanti. Bisogna indire una gara europea del valore di 80 milioni di euro. Il committente è il Consorzio Asi di Avellino. Della vicenda si è recentemente interessato anche il presidente della Provincia, Domenico Biancardi, chiedendo ai vertici di Palazzo Santa Lucia, di poter assumere il ruolo di ente attuatore, ma la proposta non ha visto accoglimento».

La storia della Pianodardine-Paolisi nasce da lontano. E’ una delle tante opere incompiute d’Irpinia, della Campania e più in generale d’Italia. Un asse attrezzato a scorrimento veloce, che dovrebbe collegare la città capoluogo con la Valle Caudina, innestandosi nella fondovalle Isclero, fino a Caianello, e connettere le rispettive aree industriali. Ma l’iter è stato lungo e tortuoso. I primi passi dell’intervento risalgono al 1988, ma se ne parla da prima ancora. La realizzazione è stata divisa in quattro lotti. Finora soltanto i primi due sono terminati, quasi interamente sul versante sannita, la cui stazione appaltante era la Provincia di Benevento.

Sul versante irpino, invece, è ancora tutto in alto mare. Il terzo lotto, finanziato con i fondi della programmazione europea 2007-2013, ma non ancora appaltato, va da Roccabascerana ad Altavilla Irpina. Il quarto, al momento senza copertura economica, prosegue fino al nucleo industriale di Pianodardine.

Nel 2007 fu l’assessore ai Lavori pubblici pro tempore della giunta regionale Bassolino, Enzo De Luca, ad annunciare il via libera di Bruxelles agli stanziamenti per il prosieguo dell’intervento, inserito tra le quindici opere di rilievo del Por Campania, rassicurando così comunità locali ed amministratori pubblici, che erano in attesa di segnali concreti delle istituzioni competenti.

Successivamente, è stato il governatore Stefano Caldoro a rivendicare lo sblocco dei fondi. Il suo mandato è terminato, ma nulla di concreto si è mosso. Il copione, invece, si è ripetuto. Nuovo governatore, stessi impegni. Il presidente della giunta, Vincenzo De Luca, ha sostenuto fin dall’inizio del suo governo che si sarebbe fatto carico di sbloccare con la massima urgenza le procedure, ma a tutt’oggi l’iter è fermo.

Dai territori, però, si sono sollevate ben poche voci di protesta. I lavori della Piaodardine-Paolisi restano l’argomento principale da riproporre ad ogni campagna elettorale.

Il prossimo passaggio, dunque, è l’approvazione del bando pubblico per la tratta Roccabascerana-Altavilla e l’impegno di spesa nella programmazione dei fondi Ue 2014-2020, per la copertura finanziaria dell’ultima lotto dell’asse viario.

Ma, visti i precedenti, è impossibile dire quanto tempo trascorrerà prima che l’opera sia completata.

 

 

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