Conza della Campania

Con una lettera aperta il Gruppo di opposizione al Comune di Conza della Campania si rivolge direttamente ai cittadini,  rispondendo al Sindaco Ciccone. I consiglieri guidati da Pasquale Imbriani contestano al Primo cittadino l’esuberanza di una maggioranza che in questa fase sembra avere la meglio sulla Giunta. Di seguito il testo della riflessione.

Lettera alla cittadinanza

di Gruppo Progetto Comune

L’opposizione a Conza, scaturita dalla lista Progetto Comune per Conza capeggiata da Pasquale Imbriani, risponde al sindaco Ciccone e alla sua maggioranza rivolgendosi ai conzani, in quanto si scopre un Sindaco che fa proclami. Peccato che alle parole, però, non fa seguire i fatti.

Egli afferma di non essere ostaggio di nessuno in quanto “ha dignità da mettere al di sopra di tutto”: Ci spieghi allora perché, se non per assecondare il volere di qualche consigliere che lo tiene in ostaggio, appunto, ha provveduto a modificare il regolamento per la mensa scolastica, assumendo in capo alla maggioranza la presidenza che invece finora era sempre stata una prerogativa della minoranza, come direbbero la logica, la democrazia, il buon senso e la buona creanza, oltre che come recitano regolamento e statuto comunale. E’ politicamente dignitoso, invece, accompagnarsi, per una poltrona, con tutti quelli che nel 1998 l’avevano mandato a casa, ridando dignità al nostro comune (loro espressione)? Riguardo al fatto che alla maggioranza non risulta che le loro azioni sono dettate da spirito di rivalsa, basterebbe, infatti, che il Sindaco ascoltasse i suoi consiglieri, oppure cosa viene detto in Consiglio e non riportato nel verbale, oppure ancora che rileggesse le delibere che firma per vedere “nero su bianco” che è proprio quello lo spirito che prevale nella sua maggioranza. A proposito, invitiamo la cittadinanza a prendere visione delle delibere, quando queste vengono pubblicate sull’albo on line, per poter esprimere un giudizio oggettivo su ciò che è diventata la contesa politica a Conza da quasi 7 mesi a questa parte, mesi in cui chi amministra ha prevalso sulla nostra lista per soli 3 voti. Già da solo, questo risultato, sarebbe bastato perché si cercasse di ricucire un tessuto sociale diviso esattamente in 2, invece di alimentare ulteriormente divisioni che noi non vogliamo ma che, purtroppo, stiamo subendo, nostro malgrado.
Sull’eolico abbiamo già detto abbastanza e chi ha voluto capire si è complimentato con noi per la chiarezza e la trasparenza nella esposizione dei fatti, ora e sempre. Il Sindaco dimentica di aver fatto parte di quel consiglio che approvò diverse convenzioni per l’installazione di eolico, oltre che della lista capeggiata da Vito Farese (che ha fatto il Sindaco per 10 anni e non per 15), nel 2008, che tra i punti principali del programma riportava proprio lo sfruttamento delle energie alternative quali l’eolico.
Riguardo al parere espresso in conferenza dei servizi, noi che siamo persone serie, non abbiamo mai sconfessato Cappiello (ieri loro sostenitore ed oggi da loro continuamente attaccato per i 10 anni da assessore e 5 da sindaco) bensì abbiamo voluto solo precisare che è stato lui a rilasciare il parere favorevole non vincolante ai fini della concessione dell’autorizzazione regionale. Purtroppo, però, queste cose chi non fa politica non le può sapere. Così come non può sapere, evidentemente, che il Comune non può intervenire sulla proprietà privata, relativamente ai prefabbricati che vendette ai nostri poveri concittadini. A tal proposito, in riferimento all’ultima parte del post pubblicato da Ciccone, non abbiamo capito molto ma ha tutta l’aria di essere una velata minaccia verso qualcuno.
Per ciò che riguarda “il ripianare e risolvere questioni che vengono da lontano ereditate negli ultimi 15 anni”, suggeriamo di non tornare troppo indietro (il Sindaco dovrebbe ricordare di averne condivisi 10 col Sindaco Farese, quando da consigliere di minoranza, aderì alla maggioranza con la prima amministrazione Farese, approvando scelte ed atti messi in campo, tant’è che alle elezioni successive si candidò proprio nella lista capeggiata da Farese e nella terza legislatura seguì tutto l’iter per la formazione della lista. Evidentemente, però è politicamente dignitoso rinnegare sé stessi e gli amici di sempre pur di “fare il Sindaco” in cambio del soddisfacimento del desiderio di vendetta dei nuovi “amici”). Tornando troppo indietro, infatti, si corre il serio rischio di arrivare fino alle colpe attribuite ad Adamo ed Eva, alle guerre puniche o altro ancora, per non risultare troppo dispersivi e tornare, invece, coi piedi per terra per dare dimostrazione, innanzitutto, che i cittadini sono tutti uguali e che non si amministra guardando a chi ha votato per l’ amministrazione vincente e chi no, favorendo i primi a danno dei secondi, come avviene quotidianamente da quando si è insediata questa nuova compagine.
Essere un amministratore senza fare politica non può diventare motivo di vanto, in quanto denota proprio la mancanza di capacità di essere un buon amministratore. Fare politica, Sindaco, vuol dire pensare al futuro delle generazioni che verranno e solo con una visione lungimirante si possono realizzare i migliori progetti per la comunità ed il paese, invece che navigare a vista come, evidentemente, è abituato a fare chi ritiene di non essere un politico.
Sindaco, pensi ad abbatterli i muri alzati da alcuni di voi già da qualche anno e che non fanno per niente bene al nostro paese, invece di minacciare i giovani che se non agiranno come vuole la maggioranza, si vedranno alzare un muro davanti. E’ inaccettabile questo linguaggio, oltre che questo atteggiamento: lasci che i giovani organizzino, liberamente, tutto ciò in cui credono e come vogliono, senza imposizioni, o ci ritroveremo un paese ancora più “spento” di quanto non sia già diventato da qualche anno a questa parte.
Il consenso non può essere lo scopo dell’impegno civico, politico ed amministrativo ma una conseguenza che giunge al termine di un lavoro realizzato al meglio ed apprezzato dai propri cittadini, non è corretto accusare i giovani di “fare” allo scopo di mettere l’amministrazione in cattiva luce.
Noi contiamo sulla saggezza che la Sua età non più proprio giovanile, Le conferisce perché rinsavisca e faccia tesoro delle parole che il Presidente Mattarella nel suo discorso di fine anno, ha rivolto a tutti noi Italiani che, sostanzialmente, dice: “Sentirsi comunità significa condividere valori, prospettive, diritti e doveri; significa pensarsi dentro un futuro comune, da costruire insieme; significa responsabilità, perché ciascuno di noi, è in misura più o meno grande, protagonista del futuro del nostro Paese. Vuol dire anche essere rispettosi gli uni degli altri, essere consapevoli degli elementi che ci uniscono e nel battersi, come è giusto, per le proprie idee, rifiutare l’astio, l’insulto, l’intolleranza, che creano ostilità e timore”.
Noi abbiamo iniziato già da tempo. Aspettiamo che lo facciate anche voi, passata l’euforia per la “grande” vittoria, cominciando finalmente a pensare a mantenere fede agli impegni assunti in campagna elettorale, ormai conclusa da 7 mesi. Mettete in atto i vostri propositi consistenti, principalmente, nella costruzione della Pace Sociale e nell’amministrare bene il nostro paese, in quanto fino ad ora, di certo, non possiamo ritenerci soddisfatti (da ultimo evidenziamo come è stata mal gestita l’emergenza neve). Per il resto, non avevate un programma elettorale, né amministrativo, per cui non vi resta che realizzare il nostro, così come già avete iniziato a fare.

ARTICOLI CORRELATI