Sant’Angelo dei Lombardi è per l’acqua pubblica. Delibera su Alto Calore

Il voto favorevole espresso dall'amministrazione Marandino favorevole alla proposta di aumento di capitale sociale di Alto Calore Servizi, con le modifiche statutarie, al fine di preservare il valore netto della quota societaria oggi detenuta

Il consiglio comunale di Sant’Angelo dei Lombardi ha approvato le determinazioni per procedere all’aumento di capitale sociale dell’Alto Calore Servizi Spa. Nella seduta del 20 dicembre scorso, l’assise presieduto dal sindaco Marco Marandino si è confrontata sulla necessità di ricapitalizzazione della società di Corso Europa, affrontando un dibattito sull’opportunità di preservare l’acqua come un bene pubblico da non affidare alla gestione dei privati, incontrando la “perplessità” sull’operazione- e quindi il voto contrario- della minoranza consiliare rappresentata da Nicola Santoro.

Mentre per la consigliera Rosanna Repole, l’auspicio è che le quote invendute della società possano essere assorbite da una società pubblica, per Santoro “L’aumento di capitale ci deve essere, ma con la sottoscrizione dell’acquisto delle quote da parte dei comuni” come ha spiegato.

La sede dell’Alto Calore, in corso Europa ad Avellino

La narrativa del deliberato ratifica che: il Consiglio prende atto del Piano di ristrutturazione del 2016 e approvato dall’assemblea dei soci il 30 luglio scorso, che prevede come misura prioritaria un aumento oneroso di capitale, in prima battuta di 25milioni di euro da offrirsi in opzione ai soci, come prevede il regolamento. Il Comune non esercita il diritto di opzione per l’acquisto delle quote di nuova emissione in proporzione a quelle già possedute; e dà atto che l’aumento di capitale costituisce un’azione necessaria ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali e certi all’Ente. Infine, acconsente alle modifiche che saranno apportate allo statuto della società, necessarie a consentire l’ingresso di nuovi soci.

Il Comune partecipa al capitale sociale di Alto Calore Servizi Spa con una quota pari allo 0,6 per cento. “Alto Calore è una società a totale partecipazione pubblica che opera da oltre 70 anni nei territori delle province di Avellino e Benevento per la gestione della risorsa idrica e per questo riveste un ruolo strategico per la comunità locale nella gestione del servizio pubblico idrico, stante la natura di bene primario dell’acqua per i cittadini di Sant’Angelo e dell’intera provincia” si legge nel deliberato.

La narrativa cita espressamente una “consapevolezza” dell’ente sulle criticità affrontate dalla società, dovute a cause esogene ed endogene, che hanno spinto il Comune ad attivarsi – come prevede la legge- al risanamento dell’azienda. L’amministrazione comunale dunque, prende atto del piano di risanamento sottoposto ai comuni- soci, il cosiddetto Piano Pozzoli; e considera che nell’assemblea di luglio 2018 l’assemblea dei soci dell’Alto Calore ha approvato un Piano di Ristrutturazione.

Il Piano di ristrutturazione aziendale citato, è incentrato su proposte mirate alla risoluzione delle criticità esposte e vuole dimostrare la sussistenza di concrete prospettive di recupero dell’equilibrio economico delle attività svolte. Le azioni proposte affrontano le tematiche analizzate finora, che si riassumono in: riduzione della morosità, riduzione delle unità lavorative, manovra sui costi dell’energia, aumento delle tariffe del servizio idrico, finanziamento della Regione Campania a sostegno degli investimenti, e manovra finanziaria sull’aumento di capitale.

Un momento della conferenza stampa del Sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, Marco Marandino, con gli assessori e i consiglieri di maggioranza

Al contrario, “l’ipotesi di liquidazione della società comporterebbe necessariamente l’avvio di una procedura concorsuale e/o fallimentare con la conseguente perdita patrimoniale relativa al valore della partecipazione. L’ipotesi di scioglimento diretto della società comporterebbe un possibile danno indiretto derivante dal mancato realizzo delle somme dovute al Comune di Sant’Angelo a titolo di canoni di fognature e depurazione; ma anche un possibile danno derivante dagli altri creditori sociali connesso al rischio di insolvenze per i dipendenti, gli effetti sull’occupazione collegati alla chiusura della società” si legge.

L’Amministrazione si pronuncia dunque anche a sostegno della forza lavoro, soprattutto alla luce della grave crisi finanziaria che ha duramente colpito l’occupazione, e delle incertezze dal punto di vista normativo sulla tutela del personale in esubero.

Inoltre, si considerano “le conseguenze dell’inerzia dell’amministrazione in caso di mancata approvazione dell’aumento di capitale così come proposto dal management, considerando che la scelta fra ricapitalizzazione e liquidazione sia ormai una scelta indifferibile, e che la mancata delibera di ricapitalizzazione implica automaticamente lo stato di liquidazione e scioglimento della società”.

Lo statuto della società, inoltre, prevede per la sottoscrizione dell’aumento di capitale anche il diritto di opzione per l’acquisto di quote societarie proporzionale alle quote già possedute, ovvero l’eventuale esercizio del diritto di prelazione sulle quote non vendute.

Le ragioni motivate dal Comune sulla ricapitalizzazione risiedono nel fatto che “bisogna determinare tutte le condizioni favorevoli per la piena operatività della società che opera nel settore fondamentale della gestione della risorsa idrica, al fine di accedere ai finanziamenti regionali e comunitari, e ai benefici contributivi della nuova programmazione europea e orientarli verso le province di Avellino e Benevento. Le finalità che giustificano il voto favorevole del Comune- pur senza che ad esso segua la sottoscrizione- sono rinvenibili con i fini istituzionali alle linee programmatiche dell’Ente, nell’investimento che il management intende effettuare, in termini di aumento del capitale della società e che consente in prospettiva, di promuovere e sostenere maggiormente la gestione della risorsa idrica”.

Peraltro, la possibilità che ad Alto Calore possa partecipare eventualmente un soggetto investitore che consenta un recupero della stabilità economico- finanziaria ed un ritorno di operatività della società, o la possibilità di attrarre finanziamenti europei e regionali sul territorio funzionali anche alla ristrutturazione delle reti idriche oggi fortemente danneggiate, consentono di giustificare, alla luce dell’interesse pubblico della comunità, il voto favorevole alla proposta di deliberazione di aumento di capitale sociale, con le conseguenti modifiche statutarie.

Il voto favorevole espresso dall’amministrazione però, non implica l’acquisto ex novo di partecipazioni sociali, e non comporta impegni finanziari a carico del bilancio comunale. Stante la funzione della proposta operazione straordinaria, finalizzata al risanamento della situazione economico-finanziaria della società, il Comune ritiene opportuno deliberare in senso favorevole alla proposta di aumento di capitale sociale di Alto Calore Servizi, con le modifiche statutarie, al fine di preservare il valore netto della quota societaria oggi detenuta, senza modificarne la misura nominale, nella consapevolezza che il mancato esercizio del diritto di opzione comporterà un decremento in termini percentuali della partecipazione al capitale sociale finale.

La delibera puntualizza infatti che le previsioni bilancio 2019 non consentono al Comune di sottoscrivere la quota di aumento di capitale ad esso spettante, per cui l’amministrazione non potrà esercitare nè il diritto di opzione, nè il diritto di prelazione.

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