Sono ore cruciali per conoscere il futuro assetto della Sanità in Campania. Il Ministero della Salute dovrà decidere, di concerto con il Dicastero all’Economia e con il Governo, se accogliere o respingere la richiesta venuta dalla Regione Campania lo scorso 17 dicembre.

Al Ministro della Salute Giulia Grillo è stato sottoposto il Piano triennale di fuoriuscita dal commissariamento della Regione Campania. Nella sostanza, il Governatore e Commissario ad Acta per il Piano di Rientro, Vincenzo De Luca, ha depositato un documento attestante il raggiunto equilibrio finanziario ormai da cinque anni, fino ad ora ostacolo principale al ripristino dei poteri ordinari. Il piano di fuoriuscita dal commissariamento rappresenta una novità assoluta per la Campania. Con una durata di tre anni, esso va presentato per consentire (al termine del commissariamento) al Ministero dell’Economia e della Salute di coordinare e accompagnare la fase di passaggio verso la definitiva autonomia costituzionale.

Il Ministro della Salute, Giulia Grillo

Da parte del Ministero va verificato nel merito dei documenti il passaggio deciso dalla Regione Campania, che appare ben decisa a rivendicare in ogni sede il proprio diritto a riacquistare la propria piena operatività nella programmazione in materia sanitaria e ospedaliera.

Il confronto tra Vincenzo De Luca e Giulia Grillo era avvenuto prima della riunione del tavolo tecnico, che ha approvato il Piano Ospedaliero, nell’ambito dell’incontro tra la delegazione della Conferenza delle Regioni e il Ministro della Salute, in vista della riunione che ci sarà nei prossimi mesi per la definizione del Patto per la Salute che servirà a definire l’intesa tra Governo e Regioni sulla programmazione sanitaria.

La conferenza stampa del Governatore Vincenzo De Luca

“Dopo un lavoro di approfondimento, di discussione, di confronto serrato con le strutture centrali del Ministero, è stato approvato il Piano Ospedaliero definitivo della Regione Campania” a “un decennio dal vecchio Piano che prevedeva tagli drammatici di strutture e chiusure di interi ospedali”, aveva dichiarato il Governatore dopo aver consegnato gli atti. “È stata approvata una programmazione ospedaliera equilibrata, seria e rigorosa che tiene conto delle esigenze dei territori e tutela fino in fondo del diritto alla salute dei nostri concittadini”, ha proseguito, sottolineando l’avvenuto via libera ministeriale al nuovo Piano Ospedaliero.

il passaggio, definito “di straordinario valore”, consente di definire entro la fine dell’anno “il Piano dettagliato per l’assunzione del personale e la stabilizzazione delle centinaia di precari in attesa da anni e anni”.

Il Governatore Vincenzo De Luca, Commissario per il Piano di Rientro della Sanità in Campania e, a sinistra, il consigliere delegato Enrico Coscioni

A fronte di questo risultato “il Presidente De Luca ha rivolto il proprio ringraziamento all’intera struttura tecnica della Regione Campania, ai dirigenti delle Asl e delle Aziende ospedaliere per la collaborazione assicurata e per l’importante lavoro di svolta e riorganizzazione pienamente in corso nella sanità campana, ormai risanata sul piano finanziario”, si legge in una nota diffusa dopo la riunione romana.

“È acquisito per il 2017 un punteggio nella griglia Lea pari a 152 punti, che rappresenta un incremento che ha dell’incredibile di quasi 50 punti in relazione al 2015. Con questo spirito di concretezza e rinnovamento proseguirà il lavoro nei prossimi mesi, per una sanità sempre più vicina ai bisogni dei cittadini e delle famiglie”, aveva concluso.

La Presidente del Consiglio Regionale, Rosa D’Amelio

Per la Presidente del Consiglio Regionale Rosa D’Amelio l’esito dell’approfondimento in corso a Roma non può che essere positivo. “La richiesta formalmente presentata al governo, che sta valutando l’istanza si basa sui dati presentati, che sono oggettivi”, aveva dichiarato nei giorni scorsi D’Amelio. “Credo, quindi, che per la Sanità campana si aprirà una fase nuova”.

Se inizialmente “è probabile che vi sia una sorta di accompagnamento”, aveva ipotizzato, “il primo risultato importante che incasseremo è lo sblocco del turn over”, cioè l’opportunità di “immettere personale medico ed infermieristico, per garantire nuovi servizi, una qualità migliore e condizioni di lavoro più adeguate per gli addetti”.

ARTICOLI CORRELATI