Piano Lavoro, sì da quasi la metà dei Comuni campani

Sono 56 le amministrazioni locali irpine, a cominciare da quella del capoluogo, pronte a reclutare personale nel corso-concorso unico, previsto nel 2019. Presente anche la Comunità Montana Valle Ufita. L'obiettivo dei 10.000 posti di lavoro complessivi sarà mantenuto, lo conferma la dirigente regionale, Roberta Santaniello.

Piano Lavoro nelle Pubbliche amministrazioni della Campania: hanno risposto quasi la metà dei Comuni. Si è conclusa la manifestazione di interesse per l’adesione degli enti locali al corso-concorso unico che sarà bandito nel 2019 dalla Regione,  per l’assunzione di 10 mila potenziali dipendenti da immettere negli organici di Palazzo Santa Lucia e delle istituzioni pubbliche, che hanno deciso di partecipare al progetto.

Sono complessivamente 273 gli enti che hanno partecipato al bando: 263 Comuni (su 550), 5 Comunità montane, 2 Corti d’Appello, la Provincia di Benevento, il Consorzio Asi di Salerno e l’Agenzia regionale per il Turismo. In particolare, in Irpinia hanno aderito 56 Comuni (su 118), tra questi Avellino, Ariano Irpino, Monteforte, Atripalda, Calitri, Baiano, Montella e Lioni, e la Comunità montana “Valle Ufita”. L’elenco completo degli enti che hanno aderito

Palazzo di Città e la Torre dell’Orologio, simbolo di Avellino

Tra i capoluoghi di provincia della Campania l’unico assente è Napoli.

Dopo la sottoscrizione dei relativi accordi di collaborazione con la Regione Campania, ogni singolo Ente comunicherà al Formez il proprio fabbisogno di personale necessario all’avvio delle procedure selettive per il corso-concorso.

L’iter proseguirà con la pubblicazione del bando, nel quale saranno specificati il numero complessivo di posti, con le specifiche figure di area D e C, riservate a diplomati e laureati, che verranno selezionati a copertura delle posizioni già vacanti e di quelle che si libereranno a seguito dei pensionamenti previsti nel prossimo triennio. Obiettivo dell’iniziativa è garantire un turn over efficace ed efficiente e contribuire ad innalzare la qualità dei dipendenti pubblici che operano negli enti locali campani, attraverso la progressiva immissione in ruolo di risorse capaci, selezionate e formate sulle competenze necessarie.

Le persone che parteciperanno al concorso, che dovrebbe essere pubblicato intorno al mese di aprile, dovranno sottoporsi prima ad una pre-selezione, che servirà ad effettuare una scrematura delle numerose domande si presuma verranno presentate, e successivamente alle prove selettive vere e proprie. I concorrenti ammessi parteciperanno al percorso formativo, somministrato a distanza con supporto on-line, al quale seguirà un tirocinio direttamente presso l’ente al quale si dovrebbe essere assegnati. Al termine della formazione, che avrà la durata complessiva di 10 mesi, retribuiti con borse di studio di 1.000 euro al mese, erogate dalla Regione, si terrà l’elaborato scritto finale. La graduatoria dei vincitori e degli idonei sarà stilata sulla base dei risultati di tutte le prove alle quali si saranno sottoposti i partecipanti.

Un unico concorso predisposto con il supporto del Formez e della commissione interministeriale Ripam, che consentirà ai singoli enti aderenti di non doversi fare carico di procedure e relativi costi degli stessi, ed ai partecipanti di avere una visione complessiva di tutti i posti messi a bando nella pubblica amministrazione, con la possibilità di partecipare ad un corso retribuito, che per la Regione avrà un costo massimo di 100 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti 6,5 milioni circa, necessari alla realizzazione delle procedure curate dal Formez.

Roberta Santaniello, dirigente nell’Ufficio di Presidenza

«Le adesioni degli enti raccolte – ha affermato Roberta Santaniello, dirigente dell’Ufficio di gabinetto della presidenza della giunta regionale – hanno pienamente soddisfatto le aspettative della Regione e consentiranno di raggiungere i livelli occupazionali previsti. Questo significa non solo che vi era una concreta esigenza da parte delle amministrazioni locali di dare seguito ad un piano assunzionale, ma anche la volontà di aderire ad un progetto ritenuto valido, grazie al supporto formativo che fornisce nella selezione di personale qualificato».

Alla manifestazione di interesse è stata affiancata un’attività di informazione ad uso degli amministratori locali e dei cittadini, come ha spiegato Santaniello: «Così sono stati fugati dubbi e perplessità sulle procedure e sugli obiettivi del Piano lavoro, garantendo una risposta di ampie proporzioni, che ha consentito a circa la metà dei Comuni delle cinque province di aderire. Si tenga conto, inoltre, che al fabbisogno di personale di questi enti, che costituirà il bacino di posti che verrà messo a concorso, si aggiungeranno quelli della stessa Regione e delle sue agenzie».

 

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