L’Irpinia come la Toscana, set per i grandi matrimoni del 2019

UNA CENA DI NATALE PER UN PROGETTO AMBIZIOSO. Wedding planner ed esperti in organizzazione di matrimoni, provenienti da tutta la Campania, si sono ritrovati al Bistrot di Sirignano per conoscere l’anteprima del progetto Hirpinia Wedding Destination

Una richiesta crescente di un target medio-alto e internazionale ha aperto una finestra su un territorio vasto e multiforme. Il turismo matrimoniale è un settore in crescita, si calcola un fatturato annuo vicino ai 380 milioni di euro. “Tutti gli attori che operano nel mondo dell’organizzazione dei matrimoni, italiani e stranieri, saranno nostri ospiti in primavera, nel castello di Gesualdo – afferma la wedding planner, Elisabetta Picardi –  organizzeremo un incontro per presentare l’Irpinia, un territorio pronto per ospitare matrimoni da favola”.  Nell’entroterra campano si trovano borghi medievali, oasi naturali, abbazie, cattedrali, laghi, fiumi, cascate, vigneti, una ferrovia turistica, cibo ricercato. Aspetti trascurati per anni che sulla spinta della riscoperta della natura e dell’incontaminato ritornano in auge. “Gli stranieri sono attratti dalla magia di questa terra, ricca di storia e tradizioni. L’Irpinia – continua la wedding planner – ti lascia dentro un senso mistico di piacere sensoriale. L’incoming wedding può essere una vetrina per il territorio, gli ospiti sono turisti che per un po’ di giorni lo vivono e spesso decidono di investirci”.

Hirpinia Wedding Destination

Il progetto è la sintesi di un lavoro di squadra: Andrea Riccio con la sua Wedding Solution è un architetto degli allestimenti, il suo laboratorio fatto di sarti, fabbri e falegnami crea scenari unici per ogni matrimonio. Antonella Melles, con l’agenzia Acheloo viaggi, intercetta il mercato di riferimento diffondendo il progetto Hirpinia. L’accoglienza e la gestione degli invitati, che soggiorneranno per più giorni, sono affidate al tour operator che organizza delle visite guidate ad hoc. Elisabetta Picardi accompagna gli sposi nella scelta della location, dell’abito, del cibo, intrattenimento, addobbi.

“Ogni matrimonio è una sfida che si rinnova. Noi cerchiamo – conclude Elisabetta Picardi – di realizzare il loro sogno con cerimonie non convenzionali. L’Irpinia ha un’enorme potenzialità, abbiamo selezionato i siti già pronti ma l’ambizione è di aprirci a tutta la provincia. Le uniche cose che mancano sono le strutture di super lusso in questo la vicinanza con Napoli ci facilità”. L’idea registra pareri favorevoli tra le amministrazioni comunali, albergatori e ristoratori. L’apertura del territorio verso un tipo di turismo ancora vergine da queste parti potrebbe contribuire all’arrestarsi del fenomeno delle emigrazioni e magari anche l’indice Istat, che vede l’Irpinia tra le province con meno matrimoni rispetto alla popolazione residente, potrebbe invertirsi.

Stella Colucci

 

 

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