Unpli, nasce il cartellone degli antichi “Falò d’Irpinia”

L'Unione Nazionale delle Pro Loco presieduta da Giuseppe Silvestri ha presentato il primo elenco dei falò in provincia di Avellino e le manifestazioni collegate

L’Unpli Provinciale di Avellino, l’Unione Nazionale delle Pro Loco presieduta a livello provinciale da Giuseppe Silvestri, nell’ambito della promozione culturale e turistica ha presentato il primo elenco dei falò in Irpinia e delle manifestazioni ad essi collegate in questo periodo presso il Circolo della Stampa Avellino 3 dicembre scorso.

Giuseppe Silvestri, presidente dell’Unpli in provincia di Avellino

Nel corso della presentazione sono intervenuti numerosi relatori. Don Enzo de Stefano, Parroco del Duomo di Avellino e vicario del Vescovo di Avellino, che ha portato i saluti del Vescovo Mons. Arturo Aiello. Nel suo intervento ha sviluppato una ricca relazione con riferimento al vecchio e nuovo Testamento. «Il fuoco come presenza del divino, come nel Roveto ardente in cui Mosè fa l’esperienza divina». Ancora «il fuoco nuovo che rivive nella notte di Pasqua». Nella veglia pasquale ci sono quattro momenti, ha spiegato: «Si inizia con la benedizione del fuoco nuovo simbolo del Cristo risorto. Il senso della tradizione intorno al fuoco. Il fuoco è uno dei quattro elementi della vita insieme alla terra, acqua e aria. Il fuoco che riunisce, per ritrovarsi insieme per raccontare ai figli la propria storia».

Valerio Saldutti, Presidente della Pro Loco di Castelfranci, ha presentato la Focalenzia ed il programma dell’enogastromia locale tra cui la “maccaronara”, visite alle aziende vitivinicole del taurasi e dell’aglianico, di spettacoli, e la per lista degli agriturismi e di BB e hotel.

Giuseppe Buccio Presidente della Pro Loco di San Nicola Baronia ha presentato la decima edizione de I Falò di San Nicola e ha parlato della tipcità locali, tra cui il “callariell” che è un peperone rotondo essiccato e cotto sulla brace dopo averlo condito all’interno con olio extra vergine di oliva della Baronia e gli spettacoli di gruppi musicali locali.

Massimo Vietri, in rappresentanza della “Associazione Terra Fuoco” ha parlato del focarone in onore di San Ciro e «della validità di mettere in rete tutti i falò della provincia per sentirci uniti su una ricca tradizione che viene prevalentemente svolta nel periodo invernale».

Gaetano Grasso ha rappresentato l’esperienza dell’Associazione “A Focara” di Quindici. Lì la tradizione prevede «la realizzazione di una costruzione imponente in legno, che ogni anno impone uno sforzo notevole di progettualità e artigianalità per variare il soggetto di anno in anno». Per il prossimo anno è stato scelto come modello il castello in legno, che verrà acceso nel giorno di Sant’Antonio Abate. Poi ci sono i tradizionali falò in Piazza Municipio, Via Sant’Antonio e nella frazione di Bosagro di Quindici.

Tony Lucido, referente regionale dell’Unpli Campania, ha messo in evidenza la desertificazione delle aree interne e ha parlato della necessità di invertire questa tendenza. «I falò appartengono alla nostra storia dove si riunisce la comunità. Il Turismo può svolgere un’azione di dare lavoro ai giovani per cui bisogna investire risorse nel portare i turisti nell’entroterra campano».

Giuseppe Silvestri, presidente Provinciale dell’Unpli Avellino, ha presentato il primo elenco dei falò in provincia, con le date i luoghi e i nomi in dialetto dei falò. Nell’ambito del ruolo di promozione culturale l’obiettivo è di mettere in rete tutte le eccellenze irpine come è avvenuto per altri tipi di manifestazioni e come avverrà per altre ancora. «A proposito dei falò, interessante averli chiamati con il nome in dialetto. Molti falò sono rimasti a carattere locale, altri si sono evoluti in eventi come nel caso di Castelfranci, San Nicola Baronia, Lioni, Zungoli, Luogosano».

Palazzo

Ancora, è intervenuto infine il vice-presidente della Provincia, Fausto Picone, che si è soffermato sulla legge regionale del turismo e sulla promozione territoriale che vuole mettere in campo la Provincia, tenendo dentro le associazioni, gli enti che possono fare rete sul territorio e coinvolgendo le istituzioni scolastiche al fine di far riscoprire le eccellenze irpine. Picone ha confermato che «c’è la volontà di costituire da parte della Provincia una Fondazione aperta a tutti che ha come scopo l’obiettivo di promuovere il brand Irpinia denominata Destinazione Irpinia».

A margine dell’iniziativa, l’ intrattenimento musicale del noto gruppo irpino “I Lumanera” di Massimo Vietri, Walter Vivarelli, Gioacchino Acierno, che ha eseguito anche la novena di Natale con Carlo Preziosi. Presenti in sala tra gli atri il presidente della Pro Loco di Avellino, Mauro Napolitano, di Aiello del Sabato, Eugenio Cucciniello, di Rotondi, Felice Stanzione con i volontari del servizio civile, compresi quelli di Atripalda.

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