Provincia: il gruppo Pd pronto a collaborare con Biancardi. Di Guglielmo torna sui suoi passi

La linea è stata definita, ieri pomeriggio, in un faccia a faccia tra consiglieri e segretario provinciale.

L'ingresso alla amministrazione provinciale di Avellino

Provincia: il gruppo Pd è pronto a collaborare con il presidente Domenico Biancardi. E’ la posizione emersa durante la riunione tenuta, ieri pomeriggio, a via Tagliamento, alla presenza del segretario del partito irpino, Giuseppe Di Guglielmo.

«Abbiamo compiuto – ha affermato la consigliera provinciale, Rosanna Repole – una valutazione serena della situazione. Si tratta di un ente di secondo livello ed il compito degli eletti è rappresentare i territori. Siamo quindi disponibili al confronto e alla collaborazione».

Il percorso amministrativo di Palazzo Caracciolo entra nel vivo, con la prima assemblea dei sindaci, convocata per lunedì. «Ci attende – ha proseguito l’ex sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi – un impegno sui temi di competenza della Provincia, a partire dall’ambiente, dalla viabilità e dalle scuole, che ognuno è chiamato a svolgere in base al proprio ruolo. Non ci sottrarremo nemmeno di fronte all’esigenza di offrire un riferimento ai territori e ai Comuni, senza però dimenticare i fini istituzionali».

In teoria, non verrebbe esclusa nemmeno l’ipotesi di una compartecipazione all’azione di governo, con eventuali deleghe, nel caso in cui il presidente dell’ente volesse assegnarne anche agli esponenti di centrosinistra.

Una linea condivisa dagli altri consiglieri democratici, Caterina Lengua, Nicolino Santoro e Gerardo Galdo, ma anche dal numero uno del partito. «C’è piena sintonia – ha precisato Repole – tra il gruppo ed il segretario provinciale del Pd».

Di Guglielmo, dunque, avrebbe fatto un passo indietro o quantomeno rimodulato la propria posizione, visto che nella prima riunione di segreteria all’indomani del voto, convocata il 6 novembre, nel censurare il comportamento dei franchi tiratori, dei quali si chiedeva l’espulsione dal partito, ribadiva la necessità di lavorare senza ambiguità ed incertezze ad un progetto di centrosinistra: «Un campo politico che combatta i populismi, i sovranismi e i nazionalismi e che sia alternativo alle destre. A partire dalla Provincia dove saremo chiaramente una forza politica alternativa a Domenico Biancardi. Solo ricostruendo cornici politiche chiare, credibili e nette si può eliminare ogni tipo di ambiguità, di distinguo e di indistinto».

Un percorso confermato e riproposto qualche giorno dopo in direzione provinciale, con il placet dell’organismo, su una ipotesi di costruzione di un’alternativa al centrodestra, anche in consiglio provinciale.

Il messaggio, dunque, è stato lanciato. Adesso bisognerà vedere come risponderà Biancardi, che fino a ieri ha ribadito di voler puntare su una aggregazione di governo incentrata sulle tre liste che lo hanno sostenuto: Moderati per l’Irpinia (Forza Italia), Prima gli Irpini – Lega e Proposta civica per l’Irpinia, ai quali si è aggiunto, nel primo vertice interno, anche il consigliere Pd, Gerardo Galdo.  (Leggi l’articolo)

Sul futuro dell’amministrazione provinciale pesano, dunque, ancora una volta, una buona dose di incertezza e di ambiguità politica.

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