Provincia: strappo nel Pd, Galdo con Biancardi

La coalizione del presidente della Provinica regge e guarda in avanti. Proposta civica resta con il centrodestra ed incassa la vicepresidenza, mentre Gerado Galdo del Pd è passato con gli avversari. Presto distribuite anche le deleghe operative.

Provincia di Avellino. La sede di Palazzo Caracciolo

Provincia: strappo nel Pd, Biancardi ha i numeri per governare in autonomia.

Il presidente dell’amministrazione di Palazzo Caracciolo è riuscito a tenere unita la coalizione venuta fuori dalle urne, raccogliendo anche il sostegno del consigliere Gerardo Galdo, consigliere comunale di minoranza a Pratola Serra, eletto tra le fila dei democratici alle provinciali e passato immediatamente con il fronte avversario.

E’ quanto emerso durante la riunione convocata ieri pomeriggio in Provincia, alla quale hanno partecipato i consiglieri di Forza Italia (Franco Di Cecilia e Girolamo Giaquinto), di Prima gli Irpini – Lega (Damiano Genovese) e di Proposta civica per l’Irpinia (Giandonato Giordano, Fausto Picone e Antonio Mercogliano), ai quali si è aggiunto il consigliere del Pd vicino a Gianluca Festa. Così sono 7 i rappresentanti del Parlamentino schierati con Domenico Biancardi, che ha confermato la volontà di non allargare l’area di governo ad altre forze politiche, che peraltro avevano già annunciato la propria indisponibilità.

La compagine promossa dal consigliere regionale, Vincenzo Alaia, ha invece retto, nonostante al suo interno vi fossero esponenti che provengono dal centrosinistra, oggi pronti ad accordarsi alla destra. Ed anche se l’impianto delle amministrazioni provinciali, venuto fuori dalla legge Delrio, ha creato confini politici più labili, in un’ottica di collaborazione istituzionale, che si regge sul verticismo del presidente, Biancardi ha preferito sottolineare l’identità politica della maggioranza, nonostante la sua eterogenea composizione.

Durante il faccia a faccia di ieri, il presidente ha auspicato una stretta collaborazione con tutti i consiglieri dell’area, rinviando la distribuzione delle deleghe ad un successivo incontro. E’ stato, invece, indicato un criterio per la nomina del vicepresidente. Sarà sicuramente uno dei tre consiglieri di Proposta civica, che risulta essere il gruppo più numeroso della coalizione. Le ipotesi più accreditate sono quelle di Fausto Picone e Giandonato Giordano.

Gli assetti del consiglio provinciale, inoltre, testimoniano la deflagrazione dei vecchi equilibri politici, con un rimescolamento delle carte in una parte dei settori centristi ed una fuga in avanti di Festa, che fa pensare all’eventualità che anche alle prossime scadenze, possano essere sperimentati percorsi più o meno inediti.

Il numero uno della Provincia arriva quindi con una inattesa posizione di forza all’assemblea dei sindaci, convocata per lunedì, durante la quale comunicherà il nome del suo braccio destro.

Non mancano però tensioni tra i partiti di destra, che considerano estranei al proprio orientamento i consiglieri di Proposta civica. A Forza Italia e Lega, quindi, saranno riservate molto probabilmente deleghe operative di maggior peso.

 

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