I Cinque Stelle promuovono un incontro con il sindaco del Comune di Conza Luigi Ciccone e l’Onorevole Generoso Maraia per discutere della possibilità di bloccare la costruzione del parco eolico a ridosso dell’oasi del Wwf di Conza della Campania. Il primo cittadino ha smentito di aver convocato una riunione allargata ai comitati impegnati nella battaglia contro l’eolico selvaggio e degli amministratori altirpini, per promuovere iniziative tese a tirare il freno a mano sui lavori portati avanti dalla società Conza energia.
Tenendo conto dei passi già compiuti dalle precedenti amministrazioni comunali, e delle autorizzazioni già incassate dalla Regione ad aprire il cantiere, gli attivisti della battaglia contro l’eolico cosiddetto ‘selvaggio’ tenteranno di vagliare tutta la documentazione del caso per ottenere l’annullamento dell’opera. Dall’incontro è emersa in sostanza la disponibilità di Maraia a verificare i termini della questione e produrre una risoluzione.
In attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato interpellato dal Comune di Sant’Andrea di Conza, che si oppone da anni alla costruzione della sottostazione annessa all’opera, e deputata al convogliamento dell’energia prodotta dalle torri a ridosso dell’oasi, comitati civici, l’Unmpli provinciale, associazioni, Wwf Italia e amministratori restano col fiato sospeso.
La stessa magistratura ha ordinato il sequestro di tutti gli atti depositati in Comune, e si attende l’esito dell’istruttoria. Si ricorda che l’apertura del cantiere da parte della società presente sul posto si è inserita in un lasso di tempo utile fra il pronunciamento della Consulta che ha abrogato la moratoria della Regione Campania e il pronunciamento del Consiglio di Stato atteso a breve.
Oltre all’elenco di argomentazioni fornite dal Wwf Italia, dalla direzione dell’oasi del Wwf di Conza e dalle Pro Loco- sull’azzeramento delle politiche di promozione turistica che gli impianti comporterebbero-, il sindaco di Calitri Michele Di Maio ha fornito ampia documentazione tesa all’impugnabilità. In testa, il decreto dirigenziale numero 205 del 4 agosto 2016 recante “la presa d’atto della variante non sostanziale per la costruzione ed esercizio di un impianto eolico nel Comune di Conza” che avrebbe consentito al Comune di emettere una ordinanza di chiusura del cantiere.
Il Dipartimento della Programmazione e dello Sviluppo Economico aveva decretato la sostituzione degli aerogeneratori utilizzati con altri di dimensioni inferiori, la soppressione di tre aerogeneratori che da 13 passano a 10, e di prorogare l’inizio dei lavori ad avvenuta definizione del contenzioso del Consiglio di Stato promosso dal Comune di Sant’Andrea di Conza. Il decreto inoltre, cita espressamente: “Avverso la presente autorizzazione è ammesso il ricorso giurisdizionale al Tar competente, o in alternativa il ricorso straordinario al Capo dello Stato nel termine rispettivamente di sessanta e centoventi giorni dalla notifica, nei modo previsti, del presente decreto”. Ma da quel decreto sono trascorsi due anni, e sarà necessario l’intervento di un legale per vagliare la questione.
ARTICOLI CORRELATI