Aiello del Sabato è uno dei pochissimi comuni della provincia di Avellino che ha quasi raddoppiato la popolazione e investe in servizi e sull’espansione edilizia. Forte della posizione geografica strategica rispetto alla città capoluogo e agli assi infrastrutturali di riferimento, il paese è riuscito a calamitare nuovi residenti non solo dal napoletano, – differenziando il target dai comuni in prossimità dei caselli autostradali -, ma anche da Avellino, per godere dei vantaggi della città e la sicurezza e la tranquillità del piccolo paese. Facciamo il punto con il numero due dell’amministrazione Urciuoli, Sebastiano Gaeta, amministratore ad Aiello dal 2011, in carica al secondo mandato.

In netta controtendenza agli andamenti demografici della provincia, Aiello registra un incremento positivo. Quali sono le ragioni di questa crescita?

“Il paese è cresciuto di ulteriori 30 unità negli ultimi mesi: i nuovi residenti arrivano dal napoletano, ma anche da Avellino e per ragioni più o meno simili. Nel primo caso, i residenti che dal napoletano arrivano ad Aiello sono differenti da quelli che stanno acquistando casa a Mercogliano, Monteforte e nella cintura urbana legata all’uscita del casello autostradale. Non acquistano immobili per usufruire del fondo regionale destinato al piano di evacuazione dalle zone vesuviane, ma per godere della quiete del piccolo paese che consente attraverso gli assi viari, di raggiungere gli uffici di Napoli in breve tempo e senza lo stress della città”.

Gli avellinesi invece?

“Piuttosto che acquistare casa in Contrada Archi, preferiscono investire da noi e godere della posizione favorevole di Aiello, che consente di vivere i vantaggi della città ma anche i benefici del piccolo paese, che sono la tranquillità, la sicurezza, i servizi”.

Quanto è cresciuto il comune?

“In 15 anni è cresciuto da 2mila e 500 abitanti a 4mila e 100 di oggi. Per noi la capacità di attrattività è diventata un indirizzo politico su cui ampliare gli orizzonti. Investire da noi conviene, e lavoriamo molto per mantenere vive le tradizioni e rafforzare le radici, e puntiamo sull’accoglienza alle giovani coppie, per invitarli a crearsi una famiglia. Con bambini piccoli a iscrivere all’asilo o a scuola è molto più facile integrare una coppia nella società”.

All’accoglienza seguita l’offerta dei servizi.

“Puntiamo a migliorare l’offerta e a garantire la crescita dei bambini in un contesto sicuro e tranquillo, pur godendo dei vantaggi della città. In soli tre minuti si arriva ad Atripalda, a Solofra, ma anche al raccordo autostradale per Salerno; senza contare la prossimità della variante con le uscite ai caselli autostradali di Avellino est e Avellino ovest”.

L’amministrazione comunale ha adottato un Piano Urbanistico Comunale per rispondere a queste nuove esigenze.

“Abbiamo adottato il nuovo Puc nel 2014, che recepisce il Ptcp della provincia, e ha stabilito una crescita ordinata del paese, con la previsione di una espansione dei servizi e dei sotto-servizi: sono stati fissati dei limiti di costruzione corrispondenti alla tutela e salvaguardia dei boschi, la nuova cementificazione è stata programmata sulla base dell’urbanizzazione già completata, e le nuove costruzioni sono parte di un disegno già approvato”.

Qual è la vocazione di Aiello del Sabato?

“Senza dubbio una vocazione agricola. L’amministrazione è particolarmente impegnata sia nell’opera di valorizzazione delle aziende agricole esistenti, ma anche sulla campagna di incentivo sui giovani, attraverso un’ampia diffusione delle misure disposte dalla Regione Campania e dal Governo centrale. Dal Psr al bando Resto al sud. Sul nostro territorio sono presenti cinque aziende agricole, che sono il nostro fiore all’occhiello e rappresentano punti di riferimento di primo piano per l’intera economia locale”.

Cosa producono?

“L’azienda agricola ‘Poggio del Picchio’ ad esempio, si occupa di trasformazione della frutta di stagione, e in Cina ha incassato un premio di rilevanza internazionale per la produzione del ketchup all’arancia. Ma c’è anche un’azienda biologica che produce melograni, e che ha avviato un interessante lavoro di ricerca di concerto con una casa farmaceutica per sperimentare un farmaco anticoagulante a base di chicchi di melograno. La stessa azienda è riuscita a far registrare due piante al registro regionale in via di estinzione”.

Avete un prodotto tipico da candidare nel corollario del brand irpino?

“Stiamo lavorando per candidare una tradizione popolare a Patrimonio immateriale dell’Unesco: la Rosa Marina. Ogni sabato Santo consegniamo una fascia di abete con due arance e 1 limone

È presente anche l’industria pesante?

Taglio del nastro Fiano Music Festival 2016 con il Sindaco Urciuoli

“No. Non abbiamo industrie pesanti per scelta. Abbiamo assunto delle decisioni- anche particolarmente coraggiose- di investire tutti gli spazi nella vocazione agricola del territorio. Abbiamo scartato proposte interessanti, ma sapevamo che avrebbero alterato la nostra connotazione. La nostra area Pip si estende su 4mila metri quadrati, e abbiamo da poco affidato un capannone ad un’officina meccanica che si è trasferita da Pianodardine. Mantenere inalterata la vocazione del paese è stato determinante per il nostro successo”.

Complici anche i prezzi del mercato immobiliare?

“Il mercato immobiliare è sicuramente competitivo rispetto a quello di Avellino, e di altre città, ma i prezzi rientrano nella media dell’andamento generale. Nel 2010 i terreni costavano 100 euro a metro quadrato”.

La prossimità ad Avellino e la posizione strategica rispetto agli assi viari portano a considerare Aiello anche un paese dormitorio.

“Una parte dei nuovi residenti lo considerano così, perchè lavorano altrove e non hanno famiglie con bimbi piccoli da crescere, e quindi non si vivono la società, non partecipano alle feste di paese e non si integrano nel tessuto sociale complessivo”.

Quali sono i prossimi investimenti su cui vorrà scommettere l’amministrazione comunale?

“Senza dubbio sulle strutture sportive: credo molto nella capacità e nella forza dello sport di fare aggregazione, nuova socialità e disciplina. E’ l’unico elemento che manca ad Aiello, e parlando con tanti genitori, è anche una delle richieste più costanti. Ci impegneremo per costruire un palazzetto dello sport o una palestra, mentre abbiamo completato gli interventi sulle scuole, a partire dall’asilo e abbiamo ottenuto un finanziamento del Cipe per la scuola media. La formazione per noi è determinante: il Comune mette ogni anno a bilancio una spesa di 8mila euro da destinare alle borse di studio per i ragazzi meritevoli”.

Aiello è un comune molto attivo anche sul fronte dell’aggregazione.

“Abbiamo ben tre centri di aggregazione che funzionano a pieno ritmo e stiamo predisponendo l’apertura di un nuovo centro a San Raffaele a confine con Bellizzi”.

Alla luce dell’interesse registrato, avete messo in campo una politica abitativa comunale?

“Il Comune ha sottoscritto diverse convenzioni con le cooperative edilizie impegnate nelle costruzioni, ottenendo una riduzione sulla percentuale del costo a metro quadro per le famiglie intenzionate ad acquistare. Tutto rientra nell’housing sociale predisposto per le giovani coppie, ma anche per gli anziani”.

Cosa manca?

“Aiello punta ad inserirsi nel ciclo urbano dei trasporti di Avellino attraverso la filovia. Oggi arriva ad Alvanite, ad Atripalda e a Cesinali, ma è un tassello fondamentale anche per noi, che consentirebbe non solo di rafforzare la nostra capacità di accoglienza e catturare nuovi residenti, ma di consentire un netto miglioramento della qualità della vita di quanti già hanno scelto di abitare qui. La mobilità garantita ogni ora, completerebbe il quadro e consentirebbe agli operai di spostarsi con i mezzi pubblici, e agli studenti di frequentare Avellino e le con più facilità”.

Avete candidato la proposta agli organi competenti?

“Sono state presentate diverse proposte alla Commissione Trasporti, ma sappiamo che la mancanza di fondi rende impraticabile il nostro obiettivo. Intanto puntiamo ad entrare nella programmazione, poi si vedrà”.

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