Rifiuti in Campania, sì della Giunta al nuovo calcolo della differenziata

Pieni poteri su banche dati e Catasto dei Rifiuti all'ORGR che completa il riassetto stabilito dalla legge 14/2016. Avrà il controllo del ciclo integrato e misurerà l’efficienza del sistema Verso un rafforzamento della organizzazione a partire dal 2019

Via libera della Giunta regionale al nuovo sistema di calcolo in materia di rifiuti in Campania.

Nella seduta del 24 ottobre la Giunta regionale ha approvato il documento “Metodo per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani”, al fine di garantire l’incremento della qualità della raccolta differenziata e allineare i dati regionali con le percentuali di raccolta certificate dall’ISPRA a livello nazionale, secondo le Linee guida ministeriali del 26 maggio 2016.

Si tratta di un provvedimento atteso, frutto dell’impegno che l’Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti in Campania, presieduto dal sen. Enzo De Luca, ha prodotto proprio a partire dall’autunno del 2016, quando l’ORGR si è insediato nel nuovo assetto stabilito dalla Legge regionale 26 maggio 2016, n. 14 (Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti).

Il Vicepresidente della Giunta Regionale della Campania Fulvio Bonavitacola. Tra le sue deleghe, quella all’Ambiente

In concreto, questa delibera conferma il ruolo e i pieni poteri dell’Osservatorio in materia di monitoraggio e controllo sull’intero ciclo, dalla attività dei Comuni ai gestori degli impianti e dei servizi, già esteso alla responsabilità attribuita per il Catasto dei Rifiuti.

In questo scenario, il nuovo “Metodo per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani” rappresenta il perno del sistema rinnovato e unificato sistema di controllo e monitoraggio della raccolta differenziata e del ciclo integrato dei rifiuti, permettendo l’acquisizione dei principali indicatori utili a verificare l’efficienza del servizio.

L’introduzione dell’applicativo web denominato ‘Orso’ consente all’Osservatorio di ricevere da enti locali e gestori degli impianti dati certi e certificabili sulla attività e la performance di ogni Comune e struttura operante sull’intero territorio regionale, informazioni indispensabili a fotografare con precisione e affidabilità scientifica l’andamento della gestione ambientale e dei rifiuti in Campania.

Il nuovo metodo di calcolo responsabilizza maggiormente le autonomie locali, in piena coerenza con il ripristino dei poteri ordinari, che in base alla Legge 14/2016 tornano in capo ai Comuni nella forma associata degli Enti d’Ambito.

Il logo dell’ISPRA

A questo si aggiunge il ruolo che l’Osservatorio oggi ha nel nuovo Catasto dei Rifiuti, in base alla legge n.29 dell’8 agosto che ha stabilito “Modifiche alla legge regionale 26 maggio 2016, n. 14 (Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti)”.

Con il Catasto Rifiuti si completano le informazioni inerenti le attività gestionali ambientali a disposizione dell’ORGR, che da ora avrà la responsabilità totale sulla raccolta dei dati e sulla trasmissione delle informazioni, che dovranno essere condivise con Giunta e Consiglio Regionale, con le autorità nazionali preposte dall’ISPRA al Ministero dell’Ambiente.

Volontà del Presidente dell’Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti, sen. Enzo De Luca, è mettere le banche dati a disposizione delle istituzioni impegnate nel controllo preventivo del territorio, finalizzato al contrasto delle attività illegali ed illecite connesse al ciclo integrato dei rifiuti.

Il Palazzo di Governo al corso Vittorio Emanuele II ad Avellino

Un protocollo d’intesa è stato già sottoscritto con la Prefettura di Avellino, prologo di un più ampio accordo con gli altri Uffici Territoriali di Governo. L’accordo prevede la condivisione su richiesta delle Forze dell’Ordine e dell’Autorità Giudiziaria dei dati e delle informazioni.

A questo punto, si può dire completato il riassetto nelle funzioni e nelle responsabilità dell’Osservatorio Regionale dei Rifiuti, che dal 2019 rafforzerà anche la propria organizzazione interna per assicurare al Governo regionale e, soprattutto, ai cittadini della Campania, la maggiore efficienza ed efficacia nel raggiungimento degli obiettivi di trasparenza, legalità e tutela dei diritti in materia ambientale stabiliti dalle norme che ne hanno ridisegnato la missione.


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