Comune di Avellino, Pd: «Insieme a ‘Davvero’ firmiamo la mozione di sfiducia a Ciampi»

CONCLUSE LE RIUNIONI DEI CONSIGLIERI. I Democratici con i colleghi del Gruppo guidato da Gianluca Festa confermano la linea: voteranno in aula la fine della Amministrazione pentastellata. Incontreranno gli altri firmatari prima della riunione consiliare di lunedì. In aula poi il confronto sui temi finanziari. Il nodo default e le feste di fine anno

I consiglieri comunali del Pd e di Davvero voteranno la sfiducia al Sindaco Vincenzo Ciampi, archiviando la breve storia della attuale consiliatura. Lo hanno concordato questa sera, incontrandosi per fare il punto sulla situazione al Comune di Avellino, ma anche in vista della scadenza elettorale alla Provincia di lunedì prossimo. Convergenza sui due fronti, con sostegno compatto sulla candidatura di Michele Vignola.

Le opposizioni al Sindaco Vincenzo Ciampi oggi si sono incontrate per verificare la sussistenza numerica di una maggioranza in grado di far decadere il Consiglio comunale e l’Amministrazione, a quasi quattro mesi dal ballottaggio. Già nel pomeriggio le dichiarazioni indicavano segnato il destino del Sindaco e della sua Giunta. La decisione è coerente con la linea già concordata all’unanimità qualche settimana fa, quando si decise di temporeggiare sulla decadenza, in attesa di procedere al voto in aula sul Consuntivo 2017, elaborato dal commissario prefettizio, e per consentire lo svolgimento delle elezioni provinciali.

La decisione della sfiducia era maturata a settembre, avendo preso atto dopo oltre due mesi della situazione di stallo politico, secondo le Opposizioni determinata dalla chiusura dei Cinque Stelle e del Sindaco a qualunque ipotesi di collaborazione nell’aula consiliare. Pur avendo sconfitto nel ballottaggio il candidato di Pd e Popolari Nello Pizza, infatti, al primo turno il Movimento di Luigi Di Maio, Davide Casaleggio e Beppe Grillo aveva ottenuto meno del 20 per cento, soccombendo di fronte alla affermazione del Centrosinistra, che con le sue liste aveva superato il 53 per cento dei consensi. Di fronte a due mandati popolari contrastanti il Primo cittadino ha sempre ritenuto prevalente quello riservato alla sua candidatura, rifiutando pertanto ogni possibile forma di collaborazione, sia pure alla luce del sole in aula, come avevano proposto molti gruppi. Alle firme già agli atti, tra le altre quelle di Luca Cipriano e Dino Preziosi, si aggiungeranno quelle dei Democratici, dal Pd a Davvero.

La consigliera comunale del Pd Laura Nargi accanto ad Enza Ambrosone, capogruppo dei Democratici

PRE-DISSESTO E CONCERTONE. Quella di oggi è una giornata decisiva, in vista lunedì di una seduta di Consiglio importante. All’ordine del giorno ci sono temi di rilievo a livello finanziario. Il Sindaco punta a recuperare, con la riproposizione della delibera giá bocciata ad agosto, le risorse per finanziare un programma ricco di iniziative natalizie, in particolare con il concerto di Capodanno, di cui già si parla. Una questione delicata, viste le cifre che vengono fatte negli ambienti comunali. La città difficilmente potrebbe comprendere spese sostenute solo per le feste mentre poi tra qualche giorno si dovrà parlare di dissesto o pre dissesto…

LUNEDÌ IN AULA. Il Presidente Ugo Maggio ha inserito all’ordine del giorno la elezione del Vicepresidente del Consiglio, alla vigilia della presentazione della mozione di sfiducia da parte delle opposizioni. Lunedì in aula sarà questo il primo punto in discussione dopo le interrogazioni fissate a partire dalle ore 16. Solo a seguire sono previsti gli argomenti finanziari con la proposta di ratifica della variazione al bilancio già bocciata nello scorso mese di agosto e la nuova deliberata il 18 settembre scorso. L’adempimento anticipa la discussione sui provvedimenti finanziari, che ripropongono il problema dei numeri per l’Amministrazione. La discussione sulla vicepresidenza del consiglio proprio lunedì coincide con la finestra per il deposito della mozione di sfiducia da parte delle opposizioni. Con il passaggio formale si avvierebbe l’iter per un approdo in aula che per statuto deve avvenire al massimo entro i trenta giorni. Se sulla carta la mozione può disporre di 20 voti, conteranno solo quelli che saranno espressi individualmente all’atto del dibattimento in Consiglio comunale.

I banchi del Consiglio comunale di Avellino

GLI ARGOMENTI IN DISCUSSIONE. C’è la nomina dei componenti della Consulta Comunale del Commercio, dellArtigianato e del Turismo e la mozione presentata dal Gruppo Pd sulle stabilizzazioni dei contratti interni. Prevista anche la discussione sulla mozione presentata dal Gruppo Si Può” ad oggetto: Piena applicazione della L. 194/78, potenziamento della rete dei consultori familiari e individuazione di un immobile comunale da destinarsi a terzo consultorio familiare in applicazione della L. 405/75 e della L. 34/96. Il sindaco, infine, farà un’Informativa sulla Azienda Speciale per i servizi sociali nell’ambito A4. Nel caso mancasse il numero tutto slitterebbe in seconda convocazione il 23 ottobre.


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