Novolegno, la Filca chiede un incontro con i vertici.
Melchionna: qui può ancora investire

L'esponente della Filca Cisl Irpinia Sannio Giovanni Lo Russo chiede la proroga del contratto di solidarietà per i lavoratori in scadenza nei prossimi mesi, e annuncia il prepensionamento di 50 unità. "Su eventuali investimenti in Friuli non siamo stati informati: vogliamo delle spiegazioni"

Il contratto di solidarietà della Novolegno scade fra pochi mesi, e la Filca Cisl Irpinia Sannio guidata da Giovanni Lo Russo conferma che i sindacati hanno già fissato un incontro per chiedere al Gruppo Fantoni una proroga del contratto di solidarietà per tutti i lavoratori in forza agli stabilimenti di Pianodardine e impedire i licenziamenti. Ad oggi la categoria che si interfaccia ai tavoli con i vertici aziendali ignora i progetti di investimento fuori dalla provincia di Avellino, così come esclude la possibilità che l’azienda possa venire meno al piano industriale.

“Il nostro auspicio è che vengano assorbite nuove unità e che il contratto di solidarietà possa limitarsi col tempo, soprattutto alla luce della riforma pensionistica per cui è prevista la fuoriuscita anticipata delle maestranze in età pensionabile” ha spiegato Lo Russo. “Il gruppo Fantoni è titolare di diversi stabilimenti all’estero, fra cui l’Europa dell’est, e non ci sorprenderebbe sapere di nuovi investimenti, ma senza alterare gli equilibri della Novolegno di Avellino. Qui c’è una eccedenza di manodopera, e per evitare i licenziamenti, 50 in tutto, abbiamo raggiunto un accordo, che si concretizza col contratto di solidarietà che ormai dura da due anni” continua.

Lo stabilimento dell’area industriale di Montefredane ha un portafogli di 130 dipendenti diretti, a cui si aggiungono gli operatori spalmati sull’indotto, fra manutentori e impiegati nella logistica, che ammontano intorno alle 50 unità. A seguito dell’incendio che colpì il capannone, “l’azienda si è impegnata nella riqualificazione del sito, ambientale e strutturale” sottolinea il coordinatore di categoria. “L’impatto ambientale è stato superato, e sono stati fatti degli investimenti per rassicurare le comunità della Valle del Sabato” conclude.

Il segretario generale Cisl Irpinia Sannio Mario Melchionna

Sull’ipotesi dell’investimento di 50 milioni di euro in Friuli Venezia Giulia da parte del Gruppo Fantoni, tuona Mario Melchionna, segretario generale della Cisl Irpinia Sannio, che scende in campo a sostegno della categoria. “La Filca si riserva di incontrare i vertici aziendali per fare chiarezza, sulle condizioni attuali ma anche in prospettiva futura. Se confermerà gli investimenti in Friuli dovrà anche motivarli: la Novolegno non può chiudere o sacrificarsi in funzione dello stabilimento a Nord”.

Melchionna sottolinea la presenza storica dell’azienda a Pianodardine, in cui lavorano centinaia di persone e da cui dipendono diverse famiglie. “Non possiamo rischiare di perdere ulteriori posti di lavoro, il territorio è già abbastanza martoriato” ribatte. “Ci sono le sedi opportune per discutere. La Cisl ha sempre creduto che l’azienda possa avere una maggiore rilevanza nell’area industriale, per la sua storia e la sua tradizione ormai consolidata, e che ha sempre registrato risultati importanti sulla qualità della produzione”.

Intenzione del segretario generale della Cisl è quello di rasserenare i lavoratori. “Dobbiamo lavorare tutti insieme per garantire tranquillità ai lavoratori, ma l’azienda deve avere la capacità di guardare lontano e di avere il coraggio di investire” prosegue. “A Pianodardine ha ottimi rapporti sindacali, specializzazione dei lavoratori e una posizione strategica per la logistica, con un filo di appena 100 metri dal casello autostradale. E’ necessario sedersi e parlare per trovare una soluzione comune. Leggiamo le notizie di stampa, e chiediamo insieme alla categoria un confronto diretto con i vertici per fare luce sulle questioni” conclude.

 

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