Preentazione a Napoli della Guida-catalogo delle aziende vitivinicole e vinicole della Campania 2018-2019

Un incremento delle esportazioni di vino del 130 per cento in dieci anni rappresentano per la Campania la conferma delle sue potenzialità in campo enologico. Lo ha affermato a Napoli Vincenzo De Luca, intervenendo alla conferenza stampa per la presentazione della  “Guida-catalogo delle aziende vitivinicole e vinicole della Campania 2018-2019”.

Il Governatore ha voluto essere presente all’esordio pubblico di quello che è la sesta edizione dell’opera, realizzata dalla Regione Campania in collaborazione con la sezione campana dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS). «Sono presenti oltre 180 aziende campane con oltre 400 tipologie di vino ed è destinata agli operatori della filiera enologica, nazionale ed estera, e ai numerosi appassionati di vino», hanno spiegato i promotori dell’iniziativa.

L’occasione è stata propizia al Presidente della Giunta Regionale per chiarire la posizione della Campania e del suo Governo in materia di Vino nel contesto molto favorevole dell’agricoltura, oggi motore dell’economia regionale, stante le difficoltà dei comparti tradizionali, dall’industria manifatturiera alla edilizia, soprattutto. Gli investimenti garantiti dai fondi del Psr spingono l’espansione di tutti i segmenti dell’agricoltura multifunzionale, della imprenditoria in campo rurale e della zootecnia, ma anche lo stesso Vino, settore di eccellenza in rapida crescita, può rivelarsi nel tempo un pilastro della strategia agroalimentare campana.

«Negli ultimi tempi si registra un significativo ritorno dei giovani all’agricoltura e, in particolare, al comparto enologico che appassiona centinaia di ragazzi e ragazze»

L’obiettivo è aumentare i campi destinati alla vite, potenziando la capacità produttiva, ancora lontanissima dai numeri richiesti a livello internazionale. «Stiamo lavorando da anni e a pieno ritmo per il definitivo rilancio del comparto enologico della Campania, facendo leva su tutti gli strumenti finanziari a disposizione con un obiettivo ben preciso: rafforzare la nostra presenza sui mercati nazionale e internazionale», ha affermato il Governatore, mirando all’obiettivo di offrire uno sbocco occupazionale, soprattutto ai giovani. «Negli ultimi tempi si registra un significativo ritorno dei giovani all’agricoltura e, in particolare, al comparto enologico che appassiona centinaia di ragazzi e ragazze. Una scelta lungimirante, visto che la Campania, sebbene non possa essere annoverata tra i grandi produttori, ha registrato un incremento del 130% delle esportazioni nell’ultimo decennio a testimonianza che esiste un mercato pronto a recepire la nostra offerta di qualità», ha osservato. «Rilanciare il comparto significa valorizzare i territori e la loro identità culturale, dare nuova linfa al turismo eno-gastronomico, contrastare il fenomeno dello spopolamento delle aree interne, insomma offrire un lavoro gratificante agli imprenditori di oggi e domani».

«La Guida-catalogo, realizzata anche in lingua inglese, sarà diffusa negli eventi fieristici in Italia e nel mondo dove la Regione Campania parteciperà al fianco delle aziende inserite nella filiera»

«La Guida è un prodotto editoriale che si rinnova di anno in anno, diventando sempre più rappresentativo della nostra offerta enologica», ha spiegato il Capo della Segreteria del Governatore, Franco Alfieri. «Due le novità di questa edizione: ogni azienda è rappresentata da due vini e, soprattutto, la presenza degli spumanti campani, la cui qualità è sempre più apprezzata su scala nazionale». Quest’anno la Guida-catalogo è stata realizzata anche in lingua inglese per essere diffusa nei principali eventi fieristici in Italia e nel mondo cui la Regione Campania parteciperà con le aziende della filiera.

«Il vino può essere un ambasciatore formidabile dei nostri territori nel mondo Occorre individuare gli investimenti giusti per far crescere le aziende con la competitività»

«Questa pubblicazione è una delle azioni di una più articolata strategia regionale che considera il vino un ambasciatore formidabile dei nostri territori nel mondo. Occorre, dunque, valorizzare sempre più e meglio le nostre produzioni, soprattutto quelle di qualità, potenziando le sinergie con le altre istituzioni, pubbliche e private, che operano, a vario titolo, nel comparto. I tre protocolli d’intesa sottoscritti stamane con l’Associazione nazionale Città del Vino, i cinque comuni sanniti ed AIS Campania si muove proprio in questa direzione», ha concluso Alfieri.

Città del Vino Sannio Falanghina 2019

I TRE ACCORDI SOTTOSCRITTI. La Regione Campania ha sottoscritto accordi:
con l’Associazione nazionale Città del Vino, con i comuni di Guardia Sanframondi (capofila), Castelvenere, Sant’Agata de’ Goti, Solopaca, Torrecuso e l’Associazione nazionale Città del Vino, quindi, con la sezione campana dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS). Ecco il dettaglio delle intese. Nel primo caso, con l’Associazione nazionale Città del Vino si è definita una intesa finalizzata a «mettere in campo una serie di azioni tra cui un piano strategico condiviso per la valorizzazione del patrimonio vitivinicolo regionale, in linea con i principi espressi dall’Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale, e volto, attraverso l’innovazione, al miglioramento della competitività con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e dell’intera filiera vitivinicola regionale». Con i Comuni sanniti (di Guardia Sanframondi, capofila, Castelvenere, Sant’Agata de’ Goti, Solopaca, Torrecuso) e l’Associazione nazionale Città del Vino, l’accordo mira a «dare concreta ed efficace attuazione alla prestigiosa candidatura ‘Città Europea del Vino 2019’ e, più in generale, per valorizzare la Valle del Vino del Sannio beneventano». Infine, con la sezione campana dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS), l’obiettivo è la promozione e la valorizzazione dei territori vitivinicoli e dei vini campani, soprattutto quelli a marchio. Le intese sono state siglate dal Presidente De Luca, Floriano Zambon, presidente dell’Associazione nazionale “Città del Vino”, Floriano Panza, sindaco di Guardia Sanframondi e Nicoletta Gargiulo presidente dell’AIS Campania.

Dal 26 al 28 ottobre al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa “Eruzioni del gusto”, degustazione dedicato alle oltre 400 tipologie di vino raccolte nella Guida-Catalogo

LE PREMIAZIONI. Nel corso della conferenza stampa «sono state premiate le 28 aziende campane insignite del massimo riconoscimento – tre cornetti d’oro – nella Guida-catalogo e i cui vini, insieme ad altri 100 che hanno ricevuto i tre cornetti come valutazione», si legge in una nota diffusa dalla Regione Campania. «Altri vini saranno presentati dai sommelier dell’AIS nel corso del Merano Wine Festival, in programma dal 9 al 13 novembre, nello spazio Enoteca regionale e che accompagneranno i numerosi show-cooking organizzati durante la manifestazione». Inoltre, «è stato presentato l’evento di degustazione dedicato alle oltre 400 tipologie di vino raccolte nella Guida-Catalogo, che si terrà il 26 ottobre nell’ambito della manifestazione “Eruzioni del gusto” in programma dal 26 al 28 ottobre al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa».

Il padiglione IRPINIA all’Expo di Milano nel 2015

Alta formazione e ricerca sono gli strumenti indispensabili per mutare in una industria di livello internazionale un comparto irpino che si presenta come un’eccellenza per pochi sui mercati, dove si chiede di mantenere la qualità con le grandi quantità…

UN’OPPORTUNITÀ PER L’IRPINIA. La prospettiva di nuovi massicci investimenti della Regione Campania nel settore del Vino come volano occupazionale e di crescita economica impone al territorio iniziative coordinate. Alta formazione e ricerca sono gli strumenti indispensabili per mutare in una industria di livello internazionale un comparto irpino che si presenta come un’eccellenza per pochi sui mercati, dove il fabbisogno è molto più elevato rispetto a quanto l’intera Campania possa produrre. La sfida su una “quantità di qualità” impone l’investimento nell’università applicata. L’idea avanzata proprio dalle colonne digitali di Nuova Irpinia dalla ex dirigente della Provincia di Avellino, Liliana Monaco, va proprio in questa direzione. Il Sannio non rappresenta un ostacolo, ma un alleato nella strategia possibile di un grande distretto del Vino in una Campania interna che soprattutto in Irpinia ha i margini per espandersi. Chimica e know how, più che l’ubicazione dei suoli, può fare molto per arrivare a produrre in grandi quantità la qualità a cui il vino locale ha abituato i suoi estimatori nel mondo. Realizzare una cittadella universitaria dell’alta formazione e della ricerca, come propone Liliana Monaco nel cuore avellinese di viale Italia, sede storica dell’Istituto Agrario Francesco De Sanctis che è la grande Scuola Enologica da quasi un secolo e mezzo, oppure altrove poco importa. La sfida raccolta dall’Università Federico II deve poter recuperare a pieno titolo anche l’Istituto Agrario, le imprese, i giovani desiderosi di mettersi in gioco in questo campo. Serve un piano strategico per la crescita della produzione a parità di qualità proiettato nel lungo periodo. Gli investimenti, ha spiegato il Governatore, parlando delle prospettive competitive del comparto enologico in Campania, ora si possono fare.

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