A Gesualdo il Polo di Produzione Culturale.
Progetto in Regione

Il Comune di Gesualdo "cabina di regia" per un turismo integrato tra i borghi irpini. Parla il consigliere comunale Michele Di Foggia.

Gesualdo e il patrimonio culturale sul modello della Cappella degli Scrovegni di Padova. Il Comune ha presentato in Regione progetto relativo al Polo di Produzione Culturale. Un modello turistico-culturale integrato e organizzato sul territorio. Il punto di partenza è il Castello e Palazzo Pisapia.

L’intento è ambizioso. “Vogliamo utilizzare al meglio queste strutture – dichiara il consigliere   – lo scopo è seguire il turista. Nello specifico vogliamo adibire una stanza del Castello per accogliere i visitatori intrattenendoli con un video illustrativo relativo a ciò che andranno a vedere. Vogliamo ultilizzare tale luogo come punto di partenza del tour turistico culturale che continua con la visita nei palazzi nobiliari Mattioli e Pisapia per poi immergersi nelle bellezze del centro storico ed infine nella visita delle chiese e delle opere d’arte”.

Una seconda stanza sarà adibita a centro di alta formazione e una terza ad attività convegnistica. “Abbiamo redatto progetto e lo abbiamo presentato in Regione. Contiamo avere pronta risposta in modo da poter avviare la fase esecutiva entro fine anno – prosegue Di Foggia – è importante guardare i Comuni vicini, creare sinergia e pianificare un vero marketing territoriale. Il Castello si trova a Gesualdo ma non possiamo pensare solo ai nostri residenti, ci rivolgiamo all’intero comprensorio. Questo è importantissimo”

Per il consigliere comunale con delega al turismo, è importante partire da “una cabina di regia per sviluppare un percorso turistico che coinvolge più paesi. Abbiamo accennato all’Unione dei Comuni dell’Ufita l’importanza di un turismo sinergico in un incontro tenuto lo scorso luglio. Dobbiamo riprendere l’argomento. Il turista dalle nostre parti deve venire con entusiasmo e soprattutto deve sapere dove e come andare. Non possiamo pensare una persona da fuori regione venga a Gesualdo e dopo due-tre ore ha finito l’esperienza. Deve girare e trovare soluzioni funzionali, pratiche e accoglienti”.

Allo stato il turista che giunge in uno dei paesi incastellati della Provincia, se gli va bene, riesce a capire preventivamente se il sito prescelto è aperto al pubblico. Questo se ha avuto l’acume di consultare siti o informazioni in merito on line. Diversamente, la sorpresa del trovare tutto chiuso è all’angolo.

Turismo organizzato è anche lavoro – prosegue il consigliere comunale Di Foggia  e prosegue – è importante che chi arriva ad esempio da Milano a Gesualdo deve sapere cosa fare e magari come raggiungere un altro borgo irpino (anche se sprovvisto di auto propria), facendo riferimento a servizi navetta appositamente predisposti. Con regolarità ed efficienza. Il nostro turista non è diverso da chi visita Assisi o un altro borgo del centro Italia. Quello che offriamo è evidentemente diverso dal mare però è comunque di interesse”.

Il Sito della Cappella degli Scrovegni, preso ad esempio nel progetto, fa gola persino agli internauti più sprovveduti. Previste visite serali e animate. Queste ultime fanno riferimento ad un modello tutto americano. Attori di compagnie teatrali rivivono in loco le scene rappresentate. Si tratta di una tipologia di visita guidata molto utilizzata negli States  con le scolaresche. Lì dove c’è poca storia, quello che c’è viene presentato e “offerto” al meglio. Il sito della Cappella degli Scrovegni ha un layout a dir poco elementare, cioè chiaro e preciso. Con questa logica di assoluta linearità si riesce a comunicare anche a quanti non sono poi così abili nella rete.

Le previsioni rispetto al finanziamento del progetto del Polo di produzione Culturale sono positive. La Regione Campania ha aperto al turismo e soprattutto ha delle cifre da spendere e in fretta pena rispedirle indietro in sede UE.

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