Pd: Palmieri ritira la candidatura, crescono le quotazioni di Vignola per Palazzo Caracciolo

Per la presidenza della Provincia si lavora ad una soluzione unitaria super partes. Il sindaco di Solofra in pole position. Il primo cittadino di Montemarano, proposto da De Caro, ha invece deciso di lasciare.

Palmieri ritira la candidatura, crescono le quotazioni di Vignola nel Pd. Dopo la disponibilità offerta dal sindaco di Teora, Stefano Farina, a compiere un passo indietro (leggi l’articolo) ed il via libera ricevuto dal segretario Di Guglielmo dalla Direzione provinciale, si lavora ad una ipotesi di candidatura alternativa, per la presidenza di Palazzo Caracciolo, che possa trovare tutte le componenti del Pd d’accordo o quantomeno allargare la base del consenso.

L’obiettivo è trovare una figura che non sia riconducibile alle componenti politiche protagoniste dello scontro registrato in questi giorni a via Tagliamento: l’aggregazione che sostiene l’esecutivo provinciale (D’Amelio, Festa, D’Agostino, Paris e Iannace) e l’area De Caro.

Il nome che in questo momento appare più accreditato è quello del sindaco di Solofra, Michele Vignola, che ha seguito da vicino gli sviluppi delle trattative, senza mai farsi avanti.

La sua candidatura è sostenuta dai franceschiniani, nelle cui posizioni egli si riconosce, e che finora hanno preferito tenersi fuori dalla diatriba scoppiata nel partito.

L’area guidata dall’ex senatore Enzo De Luca, che durante la fase congressuale aveva condiviso con i decariani il giudizio critico sulla gestione del tesseramento e sull’anagrafe degli iscritti, decidendo di non partecipare all’assise, nelle scorse settimana ha lanciato ripetuti segnali di distensione all’esecutivo provinciale.

Vi sarebbero, dunque, almeno in linea teorica, tutte le condizioni per svolgere il ruolo di garanti della sfida elettorale e di pontieri tra le fazioni in lotta nel partito.

Resta però da vedere se il deputato sannita, Umberto Del Basso De Caro, sostenitore della candidatura del sindaco di Montemarano, Beniamino Palmieri, e fautore della linea oltranzista, sarà disposto a sottoscrivere una tregua.

Il primo cittadino di Montemarano, dal canto suo, avrebbe già fatto sapere nella giornata di ieri di non voler compiere alcuna forzatura e di essere tornato sui suoi passi, dopo l’indicazione ufficiale di Farina, da parte della Direzione. Di fatto, quindi, sul tavolo della discussione non ci sarebbe più una candidatura dei decariani.

Roma, intanto, sta seguendo con molta attenzione le dinamiche irpine e spinge per chiudere la questione, con una soluzione unitaria. Ogni fuga in avanti o sabotaggio, perciò, non sarebbe tollerato.

Ma il tempo a disposizione è ormai scaduto. Domani, infatti, si depositano le liste per le provinciali e gli alleati di centrosinistra attendono novità, per decidere il da farsi.

Dopo la riunione della Direzione provinciale, sarebbero iniziati i primi contatti esplorativi con il sindaco e gli esponenti di AreaDem.

Nella giornata di ieri, Michele Vignola ha incontrato l’ex senatore De Luca, ed altri dirigenti dell’area, come Carmine De Blasio e Ida Grella, per un approfondimento sulla situazione.

L’accordo quindi è a portata di mano. Se, invece, De Caro, non dovesse accettare la mediazione, le altre compagini potrebbero portare lo stesso avanti l’operazione, stringendo nell’angolo l’ex sottosegretario. Il passo successivo sarebbe mettere in salvo la coalizione, sempre che i Popolari non spingano nel frattempo il piede sull’acceleratore della corsa in solitaria.

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