Elezioni provinciali: torna in campo il centrosinistra. Entro 48 ore il candidato

Il Pd incassa il sostegno dei partiti dell'area progressista. Un risultato che Di Guglielmo potrà giocarsi al vertice di Roma, per superare le ultime resistenze interne. Da decidere il nome per la presidenza.

L'ingresso alla amministrazione provinciale di Avellino

Il Pd incassa il sostegno dei partiti di centrosinistra nella corsa per Palazzo Caracciolo, ma occorre trovare un nome che possa mantenere unito il partito e ricevere il via libera degli alleati.

Per il segretario provinciale dei Democratici, Giuseppe Di Guglielmo, è un risultato importante, venuto fuori dopo la riunione del tavolo interpartitico e la fase d’ascolto dei sindaci del territorio, avviata nelle ultime 48 ore. Un risultato che potrà essere speso nel vertice convocato a Roma, per lunedì, dal responsabile Enti Locali della segreteria nazionale, Matteo Ricci.

Sarà quello, infatti, l’ultimo passaggio prima dell’ufficializzazione della proposta dei democratici, sulla quale sono pronti a convergere gli altri partiti e movimenti della coalizione.

I segnali emersi durante la riunione tenuta a via Tagliamento sono stati incoraggianti. Dopo giorni di incertezze, i rappresentanti delle forze di centrosinistra hanno superato i tentennamenti, non senza chiedere al Pd maggiore chiarezza e disponibilità al confronto. Della partita, dunque, saranno i Popolari, guidati da Giuseppe Del Giudice e Nello Pizza, Articolo Uno, coordinato dal consigliere regionale, Francesco Todisco, il Psi di Giuseppe Romano, Più Europa, rappresentato dal sindaco di Summonte, Pasquale Giuditta, e Davvero, la compagine del consigliere comunale di Avellino, Gianluca Festa, rappresentata al tavolo da Assuntina Iannaccone.

«E’ stato già un risultato significativo – ha precisato il numero uno dei Popolari, Del Giudice – vedersi dopo tanto tempo tutti assieme e discutere a trecentosessanta gradi. Il momento che stiamo attraversando è delicato e l’unità di intenti è un obiettivo importante».

Apprezzamento è stato espresso per il percorso avviato dal Pd: «Abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci senza riserve, registrando una comunanza di vedute. Il rilancio della politica non può che avvenire sui contenuti. Bisogna dare nuovo slancio all’ente Provincia, valorizzandone le competenze amministrative. I temi della viabilità, dell’edilizia scolastica e della riorganizzazione dei servizi pubblici locali, a cominciare da quello idrico fino alla gestione dei rifiuti, debbono essere le tracce su cui lavorare».

Le forze politiche del centrosinistra hanno convenuto sulla necessità di ridare senso e forza al ruolo dei partiti, come ha spiegato Del Giudice: «Va superata la logica personalistica, ricostruendo i luoghi del confronto democratico e dell’elaborazione collegiale».

Gli alleati del Pd hanno chiesto al segretario dei Democratici di formulare un’unica proposta di candidatura che possa raccogliere il consenso delle diverse correnti interne.

«Vista la pluralità di posizioni – ha sostenuto il segretario dei demitiani – appare evidente che c’è un problema da risolvere. I nomi sinora indicati sono tutti di per sé apprezzabili, ma bisogna fare sintesi. Entro lunedì, il Pd dovrà sciogliere il nodo. Gli altri partiti della coalizione poi esprimeranno la propria valutazione».

Si avvia quindi a conclusione l’iter per la definizione di alleanze e candidature dei Democratici e dell’intero centrosinistra. La giornata più lunga, quella decisiva, sarà lunedì. (Leggi l’articolo)

Il nome per la presidenza potrà essere scelto all’interno della rosa sin qui proposta (Ernesto Urciuoli, Beniamino Palmieri e Stefano Farina) o raccolto all’esterno di essa. Le verifiche di queste ore peseranno sulle scelte future.

Salvo forzature dell’ultim’ora, il Pd ha la possibilità di uscire indenne da questa nuova difficile prova e non ripetere gli errori del passato, mettendo in campo per le provinciali tutte le energie di cui dispone, insieme agli alleati.

 

 

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