Per le forze politiche, soprattutto sul versante del centrosinistra, sono ore di incontri e trattative frenetiche, per decidere alleanze e candidature, in vista delle elezioni provinciali.

Il quadro generale che emerge è di incertezza e confusione. Al centro dell’attenzione il Pd, che procede con grande cautela, con il rischio di perdere il controllo della situazione, per evitare rotture tra le diverse componenti interne.

Un atteggiamento che sta provocando malumori tra i potenziali alleati, a cominciare dai Popolari, ed anche nette prese di distanza, come quella del consigliere regionale, Vincenzo Alaia, che con i sindaci vicini alla sua area moderata, sono pronti ad offrire il proprio sostegno al primo cittadino di Avella, Domenico Biancardi, il cui nome è stato proposto dal centrodestra, ma che dovrebbe essere spendibile in un’operazione alternativa di larghe intese.

Il Pd, ieri, ha avviato una campagna di ascolto degli amministratori locali, direttamente sui territori. Il segretario provinciale, Giuseppe Di Guglielmo, ha fatto tappa nel Vallo di Lauro, toccando Sperone, Sirignano e Taurano, e successivamente nella Valle dell’Irno, raggiungendo Solofra, Serino, Forino ed Aiello del Sabato. Il vicesegretario Rino Buonopane, insieme al responsabile della Comunicazione, Claudio Mazzone, invece è andato a Montella ed Ariano. Oggi sarà il turno di San Mango, Paternopoli e Fontanarosa.

Non sono mancati, poi, contatti con l’arcipelago di sigle, gruppi e sindaci, non di rado pronti ad offrire collaborazione a titolo personale, millantando talvolta non ben definite schiere di amministratori al proprio seguito, pur di strappare un impegno di riconoscimenti futuri.

E’ soprattutto nella frastagliata area centrista che si registra un particolare attivismo, con il sindaco di Summonte, Pasquale Giuditta, ex Centro democratico, e con Campania Popolare che hanno offerto, ognuno per proprio conto, disponibilità ad aprire un confronto.

I demitiani, intanto, attendono risposte dal Pd, avendo messo sul tavolo anche i nomi dei propri sindaci: Costantino Giordano (Monteforte Irpino), Giuseppe Spagnuolo (Atripalda) e Vito Pelosi (Serino).

Ma a preoccupare la segreteria di via Tagliamento è la decisione del sindaco di Montemarano, il democratico Beniamino Palmieri, un tempo vicino all’ex parlamentare Luigi Famiglietti, oggi sponsorizzato principalmente dal deputato sannita, Umberto Del Basso De Caro, di convocare per questo pomeriggio gli altri sindaci e consiglieri della provincia di Avellino. Una sorta di prova generale di divorzio.

«Le fughe in avanti – ha commentato Di Guglielmo –  non servono, creano soltanto problemi. Con un Pd spaccato è molto difficile portare avanti le trattative. Bisogna perciò evitare di compiere gli stessi errori del passato. Il nostro obiettivo è vincere le elezioni. Ma non è facile aggregare sui contenuti. Molto più semplice invece è lavorare contro».

I candidati alla presidenza del Pd, al momento, sono tre: Ernesto Urciuoli (Aiello del Sabato), Stefano Farina (Teora) e lo stesso Beniamino Palmieri. Dietro l’angolo però c’è anche il primo cittadino di Solofra, Michele Vignola, che sta cautamente lanciando segnali al partito.

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